Strusciai i piedi sul tappetino di casa di Jayden, e bussai al campanello situato sulla destra.
Venerdì era arrivato ed io e Jayden dovevamo realizzare un progetto su Miguel de Cervantes, uno degli esponenti maggiori della letteratura spagnola.In attesa che Jayden mi aprisse la porta, mi guardai intorno. Viveva in un condominio, ad uno degli ultimi piani.
C'erano alcune piante poste agli angoli di ogni parete, qualche fiore e dei tappeti, tutti dello stesso colore.Quando sentii la porta aprirsi, mi ritrovai Jayden davanti, con un sorriso a trentadue denti, esattamente come il giorno in cui si era presentato a me. "Ciao, Alison! Ci ho messo troppo ad aprire? Dovevo indossare una maglietta." Mi disse, facendomi spazio per entrare.
Strusciai un'altra volta i piedi sul tappeto prima di entrare. "No, sta tranquillo, non sono qui da molto." Ribattei.
Una volta entrata, mi guardai intorno. L'appartamento, almeno a prima vista, sembrava davvero grazioso. Le pareti erano completamente bianche -un classico degli appartamenti newyorkesi- e su di esse erano affissi vari quadri, tutti colorati.
Sulla mia destra c'era un piccolo salotto, con alcuni divanetti color vaniglia e qualche cuscino beige; sulla mia sinistra, invece, appariva la cucina. Non era molto grande, ma Jayden mi aveva confidato di vivere da solo e per una persona era più che sufficiente."Vuoi bere qualcosa?" Mi chiese, facendomi distogliere lo sguardo dall'appartamento.
"Sì, un bicchiere d'acqua, grazie." Replicai. Annuì e si spostò in cucina, mentre io mi avvicinai per osservare i vari quadri.
Ne erano davvero tanti: alcuni ritraevano cesti di frutta, altri invece rappresentavano dei paesaggi.
La mia attenzione fu catturata da una cornice bianca con all'interno una fotografia, ritraente Jayden ed una ragazza dai capelli ramati e gli occhi color nocciola. Cavolo, se era bella."Lei è Jessie." Parlò Jayden, facendomi sobbalzare. Mi porse il mio bicchiere d'acqua, quasi in un gesto meccanico, tenendo lo sguardo fisso sulla cornice. "Era... Beh, lei era la mia ragazza." Confessò, abbassando lo sguardo. Poi, lo riportò di nuovo sulla cornice.
"Oh... E dov'è ora?" Chiedi ingenuamente, e anche con un pizzico di timore. Jayden aveva cambiato umore improvvisamente, e non ci voleva di certo un indovino per comprendere che quella fotografia gli avesse buttato l'umore sotto i piedi.
"Non lo so, ci siamo lasciati qualche mese fa, quando io mi sono trasferito." Confessò. "Lei non accettava la mia decisione, diceva che la distanza ci avrebbe separati e che non avrebbe sopportato l'idea di non avermi lì accanto a lei. Ne abbiamo parlato, ho provato a farle capire che lei sarebbe potuta venire da me qualunque volta ed io l'avrei raggiunta non appena ne avessi avuto la possibilità. All'inizio aveva capito, ma qualche giorno prima di partire ha deciso di chiudere la storia." Mi raccontò. Per tutta la durata del discorso, aveva tenuto gli occhi fissi su quella cornice, quasi come se la figura di Jessie avesse potuto ascoltarlo o rispondergli in qualche modo.
Gli poggiai una mano sulla spalla, sentendomi a disagio in quanto non avevamo chissà quanta confidenza. "Mi dispiace davvero, Jayden, sul serio. Ma sai cosa credo? Penso che se il vostro sia davvero amore, sarete destinati sempre a ricontraevi. So che è una frase banale e ripetitiva, ma ci credo davvero e da un lato sono abbastanza sicura che il vostro amore non svanirà per qualche chilometro di distanza e qualche giorno in più senza vedervi." Provai a confortarlo. Si voltò verso di me e abbozzò un sorriso.
"Grazie, Alison. Nessuno mai mi aveva ascoltato, davvero." Ribatté, abbracciandomi d'impulso. Restai per un attimo immobile; non mi aspettavo un abbraccio eppure, in quel momento, mi sentii di ricambiare.
"Dai, ora discorsi tristi a parte, sei pronta il nostro progetto?" Mi domandò, facendo finta di rimboccarsi le maniche.
Scoppiai a ridere. "Sì, lo sono. Hai già qualche idea?" Gli domandai, ma lui scosse il capo, grattandosi i capelli.
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AGAIN 2
Teen Fiction-ECCO IL SEQUEL DI AGAIN- Dopo aver scoperto Davis e Lauren a letto, Alison decide di scappare ad Orlando, con l'intenzione di restare lì qualche settimana. In realtà, tornerà solamente quattro mesi dopo, a metà settembre, dopo aver ricevuto la lett...