Capitolo 17

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QUESTO ERA UN CAPITOLO CHE SOGNAVO DI PUBBLICARE DA TROPPO TEMPO. SO PER CERTO CHE DOPO AVERLO LETTO MI ODIERETE. PURTROPPO DEVO AVVISARVI CHE DA QUI IN POI LE COSE SI COMPLICANO QUINDI PRESUMO CHE LE BESTEMMIE SUL MIO NOME CRESCERANNO :') LOL, MI COMMUOVO.

VOLEVO ANCHE AVVERTIRVI CHE MANCANO POCHI CAPITOLI E ANCHE IL SECONDO LIBRO FINISCE. CON POCHI NON INTENDO DUE O TRE, INTENDO QUASI UNA DECINA, PER ME SONO POCHI POI BOH. VOLEVO RINGRAZIARVI PER TUTTI I CONSIGLI CHE MI AVETE DATO, NE TERRO' A MENTE. VI AMO TUTTI COME LUKE AMA EVELYN. :*

BUONA LETTURA. XX

LUKE'S POV

"La mia testa sta per scoppiare dannazione!" imprecai verso Lily. Non mi sembrava neanche lei con quel camice da chirurgo. La faceva sembrare più seria di quello che era in realtà.

"Piantala di frignare." picchiettò l'ago di una siringa prima di infilarlo nel braccio della creatura.

"Tu fallo stare calmo allora." il pelle-ossa non aveva ancora smesso di urlare.

"Non posso, puzzi di umana." mi lanciò un'occhiataccia prima di riportare l'attenzione sul paziente. Corrugai la fronte. Non potendo vedermi ne approfittai per annusarmi la maglia. Io non sentivo nulla.

"Io non puzzo."

"Se lo dici tu.."

Lily posò la siringa e si allontanò dal lettino. Quella cosa si dimenava, le cinghie venivano strette dalle sue mani e forate dalle sue unghie. Mi angosciava il pensiero che una volta quella creatura aveva dei capelli, un colorito roseo, un nome, una famiglia..una vita.

Avevamo provato con diversi antidoti in diverse parti del corpo, quella era la nostra ultima spiaggia. Lily mi strinse forte il braccio, era agitata e sperava solo che quella fosse la volta buona. Lo speravo anch'io, forse anche più di lei. La guerra era ancora un tormento per me.

Il pelle-ossa cominciò a calmarsi e a dimenarsi sempre meno. Il suo respiro rallentò e i suoi occhi divennero pesanti. Lily sorrise stringendo maggiormente il mio braccio. Forse c'eravamo, forse avevamo trovato l'antidoto giusto. Forse stavamo per salvare migliaia di vite.

Il suo sorriso svanì quando le macchine a cui era collegata la creatura segnarrono l'assenza di battito. Forse era tutto falso, forse stavamo solo sprecando tempo. Lily si precipitò su di esso con un defibrillatore in mano.

"No..no..no." continuava a ripetere. Mise quell'arnese sul petto del pelle-ossa per poi farlo vibrare a causa della scarica elettrica.

Chiusi gli occhi. Troppi ricordi, troppo dolore. Abbandonai il laboratorio lasciando Lily da sola con quel mostro. Continuava a rianimarlo e non fui più in grado di guardare la scena.

Non potevamo fallire, il piano doveva funzionare. Ci doveva essere un'altro modo per calmare quelle creature senza combattere, ma più pensavo più arrivavo alla conclusione secondo la quale la guerra fosse ormai inevitabile.









****









Dopo un paio d'ore Lily mi raggiunse di sopra. Aveva l'aria distrutta e non indossava più alcun camice.

"Cosa fai?" si sedette accanto a me sul divano.

"Guardo la tv ma non c'è granché."

"Evelyn?" chiese.

"L'ho riaccompagnata ore fa."

"Non ci avevo fatto caso." pizzicò il tessuto del divano. "Con lei è okay?" chiese dolcemente. Mi fece strano quella domanda, non era da lei.

Over Light 2 [Luke Hemmings] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora