Un sorriso che vale più di mille parole ( FUTURA REVISIONE )

Cap. 7

Il mese successivo all'intervento io lo avevo dovuto accompagnare alla Casa Bianca per ricevere un premio dal presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, dovuto al sostegno che il cantante aveva dato agli enti benifici nella lotta contro l'alcool e la droga, dal momento che aveva utilizzato una sua canzone in uno spot pubblicitario su tali tematiche.

Una volta tornati nella sua dimora lui si era ricordato della domanda che gli avevo posto all'ospedale:
Michael:
<< Ma aspetta un minuto... Tu non sai chi sono? >>
Io:
<< In che senso? >>
Michael:
<< Tu non hai mai ascoltato una delle mie canzoni, vero? >>
Io:
<< Non ho avuto molto tempo nella mia vita per dedicarmi alla musica, però ora che siamo in casa potresti cantarmene una >>
Michael aveva sorriso timidamente:
<< Io... Cioè... Non mi piace ballare davanti alle persone >>
Io:
<< Ma come? Tu balli davanti a miliardi di persone e ti vergogni a ballare davanti a me!? >>
Michael:
<< Quando sei sul palco la prospettiva cambia totalmente e non pensi ad altro che alla musica >>
Io:
<< Ti prego Michael! >>
Michael:
<< D'accordo ma lo faccio solo per te >>
Così era andato a prendere un vinile con su scritto Billie Jean e una musica travolgente aveva riempito la stanza.

Dopo che la musica era partita Michael si era messo a ballare e a cantare ed io ero estasiata.

Quando la musica era terminata io avevo applaudito:
Io:
<< Ma tu sei bravissimo! Ma quel passo che hai fatto alla fine come si chiama? >>
Michael facendo la moonwalk:
<< Intendi questa? Si chiama moonwalk >>
Io:
<< Me la puoi insegnare? >>
Io:
<< Certo! >>

Nei giorni successivi mentre curavo Michael dalla vitiligine ascoltavo le altre sue canzoni e lui in cambio mi insegnava alcuni suoi passi di danza.

Tra me e lui si stava creando un grande legame non solo d'amicizia ma anche d'amore: era veramente gentile, amorevole, premuroso e aveva un carattere da bambino, ed era proprio per quest'ultima caratteristica che io avevo ritrovato la spensieratezza dell'infanzia.