Cap. 13: Prince

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Una volta svegliata mi ero girata verso Michael e mi ero messa ad osservarlo: " com'era bello quando dormiva. Aveva delle labbra bellissime e sembrava tanto un bambino. Ero fiera di essere sua moglie."

Poi lui si era svegliato e vedendomi sveglia mi aveva abbracciato:
Michael:
<< È da tanto che sei sveglia? >>
Io:
<< No >>
Michael:
<< Ti eri messa ad osservarmi, dimmi la verità? >>
Io:
<< Sì, perché sei un uomo bellissimo che quando dorme assomiglia a un bambino >>
Michael:
<< È tu sei una donna bellissima sia fuori che dentro >>
Io:
<< Vuoi che ti prepari la colazione? O prima facciamo un bagno insieme? >>
Michael:
<< Io opterei per la seconda scelta >>
Io:
<< Ok, allora vado a preparare l'acqua nella vasca >>

Ero andata nel bagno e avevo preparato la vasca e una volta pronta avevo chiamato Michael.

Michael mi aveva spogliata ed io avevo spogliato lui e ci eravamo infilati nell'acqua. Era così bello stare appoggiata al suo petto mentre lui mi lavava dolcemente i capelli e una volta finito toccava a me lavarglieli ed era come toccare una piccola nuvola.
Una volta terminato eravamo usciti e uno alla volta ci eravamo asciugati e rivestiti.

La colazione era stata ottima e già sentivo la mancanza di quel luogo perché quel giorno stesso dovevamo ritornare a Los Angeles.

Appena eravamo ritornati a Neverland i bambini ci avevamo abbracciato forte ed io avevo iniziato a giocare con loro.

Da quel momento era ricominciata la routine: Michael stava a registrare il nuovo album, io e mio padre stavamo con i bambini e quando mio marito tornava a casa, spesso molto tardi, gli preparavo la cena e giocavo con lui e molte volte finivamo per fare l'amore.

Il 20 giugno 1995 era uscito il nuovo disco e Michael era sempre impegnato fuori da Neverland per ricevere i vari premi e mi mancava.

Il 6 dicembre Michael era collassato e io mi ero diretta all'ospedale dove era ricoverato.
Sapevo che tutto questo era dovuto allo stress della stampa e delle prove continue per il tour che tra poco avrebbe dovuto ricominciare.

Una volta entrata nella sua stanza avevo chiesto a un medico cosa fosse successo:
Dottor. Lucas:
<< Ha avuto una grave forma di disidratazione e la pressione sanguigna estremamente bassa dovrà stare qui per un mese >>
Io:
<< Ok, grazie >>

Io mi ero avvicinata a lui e gli avevo preso la mano e avevo iniziato a piangere: " perché la stampa vuole uccidere l'amore della mia vita!? Perché!"
Ancora in lacrime mi ero addormentata.

Il giorno successivo lui non si era ancora svegliato e così per molti giorni a venire.

Il 6 gennaio avevo ricevuto notizia dal medico che era uscito dal coma ed io corsa da lui.

Appena entrata nella sua stanza lo avevo abbracciato forte:
Io:
<< Michael ho avuto tanta paura di perderti! Se tu non ti fossi svegliato io non sarei più riuscita a vivere! >>
Michael:
<< Ora sono qui, tranquilla. Su smetti di piangere! >>
Io:
<< Michael io ti amo tantissimo >>
Michael:
<< Anch'io cucciola >>

Dopo l'incidente io lo avevo accompagnato a tutte le cerimonie e, come medico quando stava particolarmente male, gli davo gli antidolorifici.

Il 7 settembre era iniziato il tour per promuovere il nuovo disco.

I concerti di questo tour erano ancora più belli per la presenza di due canzoni particolari e straordinarie: Earth Song e Heal The World.

Durante la prima noi ballavamo insieme su un braccio meccanico che si alzava sopra il pubblico mentre durante la seconda venivano introdotti sul palco un gruppo di bambini e alla fine lui ne prendeva in braccio uno. Quello era il momento più tenero di tutto lo spettacolo.

Nel giugno del '96 avevo scoperto di essere incinta.

Michael appena aveva saputo la notizia stava per piangere dalla gioia e aveva iniziato a darmi piccoli baci sulla pancia.

In quel primo mese avevo avuto frequenti nausee e per questo non potevo partecipare ai concerti e sulla mia assenza i giornali speculavano.

Durante la mia prima visita dal ginecologo quando Michael aveva visto sullo schermo nostro figlio si era messo a piangere dalla gioia: " già da questo avevo compreso che lui sarebbe stato il padre migliore sulla faccia della Terra".

I mesi volavano e a ottobre avevamo scoperto che era un maschietto.

Sempre in quello stesso mese il nostro piccolo Prince, come aveva voluto chiamarlo Michael, si era mosso per la prima volta e mio marito aveva avvicinato l'orecchio al mio ventre per ascoltare i suoi piccoli movimenti mentre con una mano lo accarezzava.

Il 13 febbraio dell'anno nuovo eravamo a Honolulu quando il piccolo Prince aveva deciso di venire al mondo.

Michael era in casa e appena erano iniziate le contrazioni lo avevo chiamato:
Io:
<< Michael sono iniziate le contrazioni! >>
Michael:
<<  Ti accompagno in macchina >>

Mi aveva preso tra le braccia e mi aveva sdraiato sul sedile della limousine mentre io facevo grandi respiri profondi.

Una volta in ospedale i medici mi avevano portato in una stanza e lì ci dovevo stare finché non sarebbe arrivato il momento giusto per andare in sala parto.

Le ore passavano e le contrazioni si facevano sempre più vicine e dolorose e finalmente un'ostetrica mi aveva detto che era arrivato il momento.

Io ero stata stesa su un lettino con le gambe divaricate mentre Michael si era messo in prima fila per accogliere tra le sue mani nostro figlio.

Dopo molte spinte avevo sentito un piccolo pianto e avevo capito che il nostro principino era nato e avevo visto Michael che piangeva dalla gioia mentre lo teneva tra le mani:
Michael:
<< Tesoro guarda quanto è bello! Sono papà! >>
Io:
<< È bellissimo! Ehi, ehi, ssh non piangere! Ci sono io! >>

Una volta nella mia stanza mi ero messa a sedere per allattare il piccolino mentre Michael ancora piangeva e quando Prince si era addormentato lo avevo messo tra le braccia di suo padre.

Quella scena mi è rimasta impressa nel cuore e oggi quando ci penso il mio cuore si sbriciola e piango

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Quella scena mi è rimasta impressa nel cuore e oggi quando ci penso il mio cuore si sbriciola e piango. Era veramente il padre migliore di tutti.

Un sorriso che vale più di mille parole ( FUTURA REVISIONE ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora