SETTE

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Avevo provato sei diversi outfit prima di deciderne uno. Ero un disastro, la mia fronte era umida e il mio cuore mi batteva forte mentre mi avvicinavo al ristorante.

Il posto era molto piccolo e accogliente, ma pulito. A differenza della caffetteria, i pavimenti furono spazzati e gli impiegati erano sorridenti.

-Come posso aiutarla signore?-

La mia testa si girò verso la padrona di casa e notai subito i suoi quattro piercing all'orecchio sinistro e un tatuaggio sul lato destro del collo.

-Sono qui per incontrare qualcuno.- risposi, il mio cuore saltò un battito. Stavo davvero andando ad un appuntamento, un vero appuntamento.

-Come si chiama?- scrutò la lista davanti a sè, aprendo il fianco e guardando da sotto le ciglia finte.

-Il suo nome è Harry.- amai la sensazione del suo nome sulla mia bocca. È cosi meravigliosamente strano.

-Oh.- le sue sopracciglia si sollevarono leggermente e si voltò, indicandomi di seguirla. -Lo ricordo. Ha chiamato circa un'ora fa.-
Mi condusse in fondo al corridoio, i tacchi delle sue scarpe colpiscono le piastrelle rotte sotto ai suoi piedi. Si fermò davanti a una piccola cabina sollevata in un angolo.

Il mio respiro si bloccò. Sul tavolo c'erano sette candele e due bicchieri pieni di vino. Ma soprattutto c'era Harry che stava sorridendo con le sue due fossette lampeggianti. E sopra di lui c'era una pittura dell'Italia.

-Non è bella come Parigi.- borbottò mentre ci accomodavamo -Ma em, ho pensato che ti sarebbe piaciuto.-

La cameriera ci appoggiò due menu di fronte a noi e io ero particolarmente infastidito.
Doveva andarsene perchè se non fosse li, lo giuro su Dio avrei baciato Harry ben due volte.

-È cosi meraviglioso.- dissi. Guardai in alto, ammirando il dipinto. Non era assolutamente stupendo come Parigi, ma era comunque bello. Aveva sfumature di giallo e rosso che turbinavano intorno al marrone, ed ero cosi felice. Avrei voluto piangere (ben due volte).

-Penso che tu abbia un piccolo fetish per la pittura.- Harry stava ridendo ed io ero innamorato.

-Apprezzo l'arte.- risposi, guardando il mio piatto e il mio bicchiere di vino.

-Lo so.-
Il silenzio cadde tra di noi. Ho contato 23 secondi e poi parlò.

-Penso che tu sia un po' sexy.-

E io pensai che forse avrei dovuto indossare dei jeans più larghi.

Underneath Paris |L.S.| (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora