SEDICI

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-Beh prima di tutto, è il mio compleanno.-  Disse Harry, il suo sorriso così grande che i suoi occhi si socchiusero.

N.B. L'autrice sa perfettamente che il compleanno di Harry non è a Novembre ma era necessario per la storia.

-Ma non è nemmeno la migliore notizia!-

Aspetta, era il compleanno di Harry? Merda, merda e merda, che grande amico/ragazzo sono.

-È il tuo compleanno?- Chiesi. Il mio viso tradiva la mia emozione. Ero triste, deluso di me stesso per non averlo saputo, per non essermi alzato e aver fatto la colazione a letto a Harry, ma piuttosto Harry ha fatto qualcosa di carino per me.

Anne annuì. -Diciannove oggi, piccolo mio.-

Aspetta, dicianove? Supponevo che avesse vent'anni, come me. Per tutto il tempo eravamo andati ad appuntamenti, a bere caffeina, a baciarci in bocca, e aveva diciotto anni?

Immagino di sapere molto meno di Harry di quando pensavo di sapere.

-Va bene, va bene, mamma.-  Borbottò Harry, cercando di tornare al lavoro. -Comunque, mamma, non vive a Londra come me. Vive con il mio patrigno.-

-Bene.-  dissi, non stavo proprio seguendo la conversazione. Stavo mentalmente cercando di capire cosa avrei potuto fare tra le ore di oggi e la mezzanotte per il compleanno di Harry. Forse delle rose? Musica francese?

-Già bene, vive un po' lontana, ma ci andrò la prossima settimana fino a Natale.-  Potevo sentire le vene raffreddarmi, il cuore che mi cadeva nello stomaco. Sarebbe andato via per un mese? Un mese intero?

In realtà sentii quella sensazione imbarazzante e terribile nella mia gola, quella che accade prima che tu pianga, che mi ha solo procurato molto imbarazzo.
Ero sicuro di sembrare un bambino, con le lacrime agli occhi e le guance rosa. Riesco malapena a passare un giorno senza Harry, figuriamoci un mese intero.

-Oh.- dissi con una voce soffocata.

Harry guardava Anne e sorrideva, e io sentii un'ondata di rabbia. Perché era così fottutamente felice? Per quanto ne sapessi, Anne poteva vivere a Los Angeles, e Harry si sarebbe innamorato dell'idea di sedersi sotto le palme invece di Parigi e sarei rimasto seduto da solo per sempre.

-E mia mamma è d'accordo sul fatto che, finché sarai disponibile e vorrai, puoi venire con me!-

-Ora non voglio che ti senta sotto pressione, Louis. Harry mi ha detto che ti piace l'ordine, i modelli e tutte queste cose.-

Sembrava generalmente preoccupata che l'avessi attaccata o qualcosa del genere. -Ma Harry mi ha detto quanto ami questo posto e gli piaci molto. Sei il benvenuto in famiglia.-

Se fosse stato possibile, il mio cuore probabilmente sarebbe esploso dall'amore in quel momento.
Harry.
Harry.
Harry.

-Mi piacerebbe venire.- dissi.

-Mia mamma vive a Parigi.- Rispose Harry.

E in realtà iniziai a piangere.

Underneath Paris |L.S.| (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora