E a te, amica mia
parte 1– Congratulazioni Eyleen; hai completato il circuito in soli due minuti e cinquantatré secondi, il tempo più veloce dell'intera classe!
Lucee, ansante dietro l'amica agitava la testa e le mostrava il pollice in su. Leen sorrise poggiando le mani sulle ginocchia per la stanchezza.Eyleen, nei giorni, mesi, che passavano, diveniva sempre più abile e forte. Aveva finalmente sviluppato un'armoniosa muscolatura sulle braccia e si sentiva maturata anche dal punto di vista psicologico. Era in grado di poter pensare meglio, più velocemente, più opportunamente; cercava di essere il meno irrequieta ed impulsiva possibile e per ciò Eyleen si trovava a ringraziare spesso mentalmente la scomparsa di Riordan Sonne.
A tal proposito Eyleen non aveva mai aperto bocca sulla conversazione avuta con il ragazzo. Nessuno le aveva mai posto una domanda e di conseguenza lei non aveva mai trovato il motivo per cui dovesse parlarne. Le seccava tenere qualcosa nascosto a Lucee, ma preferì pensare che quello di Riordan fosse un ultimo dei suoi vaneggi atti a confonderla ed infastidirla. Nulla di cui preoccuparsi troppo.
La Glacier stava bene. Non aveva più fatto incubi sul suo acerrimo nemico ed il suo volto, nella sua mente, non era più vivido e preciso, ma tremulo, come un riflesso su una pozza d'acqua nella quale viene lanciato un sasso. Alla ragazza però sembrava che, quando la notte pareva non appesantirle le palpebre, sentisse sulle sue dita la stretta leggera quanto decisa di Riordan. Immaginava quello sguardo dorato ghermirla e si ritrovava spesso a chiedersi se nelle notti più scure lui la pensasse come lei pensava lui. Ogniqualvolta la sua mente si rifugiava in quell'effimero calore, Eyleen faceva di tutto per scacciare il pensiero molesto (spesso il suo metodo era quello di gettare la testa all'interno di un secchio riempito di acqua ghiacciata); ma la domanda più importante continuava a stressarla: Riordan cosa ti ha portato a fuggire in fretta e furia? Perché fra tutti avvertire proprio me?
Durante i pranzi nessuno aveva mai più parlato di Caiya Stress; era come se non fosse mai accaduto niente, e perfino Alsie e i fratelli Millford avevano ritrovato il solito sorriso dopo un lasso di tempo più o meno breve.
Nessuno più sentì parlare di attacchi durante simulazioni o fuori esse, l'infermeria continuava a rimanere vuota come sempre prima di allora. MM aveva ripreso a parlare con loro nei momenti morti della giornata; regalava alle due ragazze biscotti al cioccolato ma dalle sue labbra non uscirono più le parole "Gregor" o "Arcangelo". Eyleen non se la sentiva di chiedere direttamente, aveva paura di farla finire nei guai ed era quasi seccata dal menefreghismo dell'amica sopra quegli argomenti.Forse era lei che rimuginava troppo a fondo.
Lucee, infatti, sembrava fosse tornata la solita adorabile svampita, tutta chiacchiere sui vestiti e sui ragazzi e ad Eyleen, in fin dei conti, andava bene così.
Andava tutto bene.
Una nuova lezione e dei nuovi complimenti privi d'amore da parte di professori ai quali Eyleen proprio non si era affezionata.
Erano passati mesi e mesi fatti di monotonia all'Accademia e la bionda aveva compiuto finalmente diciotto anni. Dal momento del proprio compleanno, giorno in cui Lucee decise, con l'aiuto di MM, di realizzare una torta con le sue sante manine (era orribile nel gusto ma questo Eyleen non glielo disse), la Glacier si sentiva molto più allegra.
Mancavano pochissimi giorni ormai alla famosa cerimonia di diploma che cercava di raggiungere da ben dieci anni. Certo, sapeva che ad aspettarla sarebbe probabilmente stato un futuro pericoloso ma la celebrazione le occupava, con una nota di agitata eccitazione, entrambi gli emisferi del cervello.Eyleen si alzò dal proprio letto di buon umore e, con un sorriso a trentadue denti, fu contenta di scrivere con un pennarello rosso "meno tre!" sul calendario appeso alla porta del bagno.
STAI LEGGENDO
One Winged Queen
FantasyIn un mondo spezzato dalla guerra fra Angeli e Demoni, luce e ombra, la Capitale, con la sua periferia, risulta essere uno dei pochi territori emersi rimasti in mano agli essere umani. Aiutati dalle creature celesti benevole, questi devolvono le pr...