8. Aftermath

618 36 2
                                    

It’s you and I against the world
We are free

***

Quella sera fu dopo la mezzanotte che Silente rientrò a casa. Cercò di essere il più silenzioso possibile per non svegliare Grindelwald, convinto che stesse dormendo. Si tolse il cappotto, si levò le scarpe ed entrò in silenzio nella loro camera per andare a prendere un cambio.

La luce era accesa. Aprì la porta con maggior convinzione e guardò Grindelwald, seduto sul suo letto, intento a guardare fuori dalla finestra assorto nei suoi pensieri.

«Gellert», lo chiamò. Il mago subito si girò verso di lui e sorrise. Lo stava aspettando.

«Credevo dormissi», disse andandogli davanti e prendendogli una mano. Lui gliela strinse e disse: «Non riesco più. Non se non ci sei».

«Mi vado a cambiare e sono tutto tuo».

Fece più in fretta possibile, pur di non lasciarlo solo per ancora più tempo. Nel giro di cinque minuti era sdraiato sul letto di Grindelwald e stava stringendo il suo amato tra le braccia.

«Com’è andata oggi?», chiese Grindelwald, accarezzandogli la schiena.

«Ho litigato con praticamente tutto il Wizengamot e con il ministro della magia, ma alla fine hanno ceduto. Le tue accuse per omicidio sono decadute perché hai agito per salvare una vita, e le circostanze non permettevano alternative. Ammetto di aver un po’ modificato i fatti, ma piuttosto che vederti ad Azkaban a soffrire ancora, ho preferito dire qualche bugia. Ora sei di nuovo libero», disse Silente con un sorriso sul volto.

Grindelwald lo guardò e gli dedicò un sorriso sincero, non furbetto come quelli che faceva di solito, e lo baciò. Nessuna parola avrebbe potuto esprimere quello che provava.

Aveva patito le pene dell’inferno nelle mani di Voldemort, e l’averlo ucciso lo aveva quasi fatto finire ad Azkaban. Quando aveva saputo che era lì che sarebbe potuto finire, Grindelwald era crollato. Aveva pianto, addirittura, e Silente lo aveva consolato, poi aveva iniziato ad agire per impedire che finisse laggiù.

Ci era voluto un mese, durante il quale il mago aveva a stento dormito per colpa di incubi che solo la presenza di Silente riusciva a mandar via.

E finalmente era finita. Niente Akzaban, niente notti senza di lui.

Finalmente tutto era concluso.

From this moment
From this moment
You will never be alone
We're bound together
Now and forever
The loneliness has gone

***

Canzone originale:

Drones || GrindeldoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora