17) è davvero incinta?

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Christian point of view
Mi sono spaventato quando l'ho vista cadere davanti a me ma una delle cose positive che quello sfigato ha fatto è stato afferrarla giusto prima che cadesse di faccia sul pavimento. Quando è entrata volevo dirle che sapevo tutto quello che è successo quella sera e che me lo ricordavo benissimo ma ovviamente il tempismo non è stato perfetto. La sua amica, dannato me che non mi ricordo il suo nome nemmeno se è un'impiegata, mi ha detto che soffre di pressione bassa quindi dopo averla appoggiata sull'unico divano disponibile ovvero quello nel mio ufficio vado ai distributori automatici a prenderle qualche cosa contenente zucchero. Ho così tanta voglia di prendere a schiaffi quel tipo che almeno ha avuto la decenza di andarsene, la verità è che devo fare finta di niente perché è il figlio del rettore della NYU, quindi non posso picchiare uno che, cito testuali parole pronunciate da mio padre ' è il figlio di chi istruisce le menti brillanti di questo Paese'.
Si vede che sta con i repubblicani ed è un sostenitore di Trump? Di conseguenza quindi è una testa di cazzo?
Quando torno in ufficio non posso fare a meno di notare il suo sguardo, sicuramente si sente imbarazzata per quella che considera una sua debolezza e non vorrebbe che fosse successo davanti ad altre persone.
"La bella addormentata nel bosco si è risvegliata, non c'erano gli Happy Hippo ma spero tu ti possa accontentare di qualche barretta al cioccolato e noci"
"Mh si sto bene devo tornare a lavoro"
"Col cazzo ti riporto a casa"
"Ho detto che sto bene, lo zucchero mi farà riprendere, ho una montagna di lavoro da fare perciò io andrei di la e Cheryl, ero venuta a cercarti perché devo parlare con te"
Si alza senza guardare nessuno in faccia e si chiude nel sto ufficio insieme alla sua amica e Amy si stende nel divano al posto suo, a volte è davvero una scansafatiche.
"Ehi le è caduto il bracciale, portaglielo tu che non ho voglia di alzarmi e tanto mi odia in ogni caso"
Ho già detto che è una scansafatiche? Sento per sbaglio una conversazione che probabilmente non avrei dovuto sentire visto anche se sto praticamente origliando ma l'affermazione che fa la sua amica mi obbliga a rimanere con i piedi attaccati al suolo.
"Non ti sei resa conto che gli piaci?"
"Che diavolo stai dicendo, siamo amici e in ogni caso non sono interessata"
Okay ora non so per quale delle due informazioni sono rimasto più sbalordito, se quella nella quale la sua amica dice che a me lei piace o se quella nella quale lei dice di non essere interessata. In ogni caso non le restituisco il bracciale, bensì abbandono l'ufficio e vado a fumarmi una sigaretta per scaricare la tensione.
Torno in ufficio 20 minuti dopo soddisfatto ma la mia soddisfazione dura poco vista la quantità di lavoro che devo fare e nemmeno ho voglia, è impressionante come io debba continuare a stare in questo stupido posto che nemmeno mi piace a sorbire le lamentele di mio padre. La verità è che non gli sono mai piaciuto, sarà perché mi hanno costretto ad andare in Inghilterra con mia madre o perché sono un rompipalle ma quel che è sicuro al 100% è questo, non mi sopporta.
"Ehi Chris ti stavo cercando devi firmare queste cose, tra l'altro, hai idea di quando tuo padre mi promuove perché non ho più voglia di fare questi lavoretti qui"
"Siamo passati a Chris adesso? No non so"
"Okay signorino Quinn sono lunatico cambio umore ogni mezz'ora, mi scuso per l'interruzione anche se non stavi facendo niente"
"Quindi stasera che cosa fai"
"Niente che ti riguarda, ciao"
Vaffanculo, ma chi si crede di essere? Anche se sono io che le ho risposto male in primo luogo, dovrei calmarmi, alla fine ha solo detto che non le piaccio, sono in grado di passare sopra una cosa del genere a 25 anni. Intanto mi ha già detto cosa farà questa sera quindi mi presenterò anche se non ha voglia di vedermi.

Dopo un pomeriggio che sarebbe dovuto essere estenuante ma nel quale non ho fatto un cazzo, mentre vado nell'ufficio di mio padre per dirgli che deve farsi portare a casa da Amy perché ho da fare, sento la voce di mia madre perciò senza nemmeno bussare entro e quello che vedi non mi piace perché Adèle è seduta sulla sedia e assiste impassibile alla scena dei miei genitori che litigano
"Che cazzo sta succedendo? E che cazzo ci fa questa qui ad assistere a questo circo?"
Vengo totalmente ignorato da loro due che continuano a discutere ma la cosa che non mi passa inosservata è lo sguardo che mi lancia lei quando non dico il suo nome ma dico questa qui; non so nemmeno perché sono così arrabbiato con lei, forse perché sono troppo egocentrico e lei ha detto che non le piaccio, quel che certo è che non avrei dovuto usare certi termini, soprattutto considerando quei passi piccoli che abbiamo fatto ieri, infondo può essermi amica anche se non mi trova attraente giusto?
"Non me ne frega niente, da quando abbiamo divorziato possiedo il 50% delle azioni e sicuramente non te le vendo, cosa avevi detto una volta? Questa azienda esiste perché volevo creare un futuro migliore per i nostri figli, che ipocrita, adesso vuoi vendere tutto portando al licenziamento dei tuoi dipendenti per i quali ti vanti sempre di riservare il miglior trattamento e te ne freghi dei tuoi figli"
"A loro non interessa nemmeno stare qui, se ne fregano, uno si scopa la mia segretaria credendo che non me ne accorgo mentre l'altra è pazza, gli unici sani di mente qui sono i dipendenti"
Nel pronunciare questa frase indica Adèle che sembra stia per esplodere mentre io resto passivo davanti a questa situazione che in realtà mi diverte: non mi toccano nemmeno le sue parole ormai, sono come buttate al vento.
"Con tutto il rispetto signore ma francamente non c'entro nulla nella conversazione, non faccio parte della famiglia e sono qui solo perché mi ha chiamato per discutere di qualcosa che non mi è stato riferito perciò non penso che mettermi in mezzo a una discussione familiare sia la cosa giusta, gliel'ho già detto in precedenza"
Cosa intende? Chissà cosa le avrà chiesto mio padre.
"Scusa tesoro ti ho fatto chiamare io perché volevo parlare con te ma non sapevo che una volta ero sposata con uno che ha un criceto al posto del cervello, mi dispiace che tu abbia assistito, ti va se mi aspetti nel tuo ufficio e prendiamo un thè caldo insieme più tardi?"
Mi va bene che mia madre conservi la tradizione inglese ma cosa significa che deve bere un thè con lei? Tra l'altro quando ho fatto notare la sua presenza non mi hanno nemmeno rivolto mezzo sguardo. Quando lei si alza per andarsene, la seguo e la fermo prendendola per un braccio perché  in due secondi è già in corridoio, sembra flash da quanto è veloce.
"Spero tu ti sia lavato le mani, andiamo signorino Quinn, con la segretaria? Un po'cliché non credi?"
"Sei meglio tu con il tuo... Com'è che lo chiami tu? Toy boy? Ah no quelli sono altri, un amico con benefici? Scopamico? Amico di letto?"
Mi ignora totalmente e chiude la porta dell'ufficio alle sue spalle, peccato che non posso ammirare uno dei suoi lati migliori perché ha il cappotto che copre tutto. 
Ma che diavolo mi viene in mente ora?
Mi dirigo direttamente verso l'uscita e una volta in macchina faccio il giro lungo della città perché sono in anticipo e guidando mi rilasso e in questo momento ne ho proprio bisogno, un tempo sfogavo la rabbia tirando pugni alla gente ma ci ho messo troppo per capire che non è il modo migliore, ecco perché vorrei andare a sfogarmi in palestra, ma la palestra è chiusa, quindi tiro un pugno al volante dalla frustrazione, sperando non parta un clacson accidentalmente. Continuo a pensare a Adèle e mia madre, so che conosce i suoi genitori ma sua madre rimane per me sempre un punto interrogativo, non parla mai di lei, quando si parla di madri di irrigidisce e fa la tipica faccia di chi non vede l'ora di cambiare argomento e no non è la faccia che faccio io quando voglio fare la vittima per farmi consolare da qualche ragazza conosciuta al bar, se capite cosa intendo, è la faccia di chi non vuole parlarne perché potrebbe davvero crollare e sarebbe la fine.
Mi sembra di essere in macchina da un'eternità, a NY è quasi impossibile girare in macchina per via del traffico super intenso a qualsiasi ora del giorno, un motivo in più per continuare ad innervosirsi oggi.  Dopo un'ora bella e buona parcheggio nel giardino di casa mia ma mi ritrovo la mia migliore amica seduta sul bordo della piscina e mi chiedo come mai è qui.
"Ehi Lily, che succede?"
"Ho bisogno di parlarti"
Beh questo penso di averlo capito nell'esatto istante nel quale l'ho vista li, insomma, lei ha le chiavi di casa mia e tutto il resto ma non si è mai presentata qui se non quando era in difficoltà e questo probabilmente è uno di quei momenti
"Che succede?"
"H-ho un ritardo di 2 mesi e penso di... Solo che... Ho paura di fare il test e... Non so come lo dirò a..."
La mia migliore amica potrebbe essere incinta? Ha 23 anni, andiamo, non può essere o almeno, è quello che continuo a ripetermi da quando è seduta sul mio divano che fissa il vuoto davanti a sé, so a cosa sta pensando, i suoi genitori la ucciderebbero, non per un bambino in sé perché ha 23 anni non 16, il che spesso è un problema, la verità è che i suoi genitori sono super religiosi e la possibilità che lei abbia un figlio fuori da un matrimonio per loro è inconcepibile; oltre a questo, avere un figlio comporta molti problemi, soprattutto se il compagno non è una persona stabile e io so per certo che in questo caso, non lo è.
"È di Santiago vero?"
"Non sono sicura"
Ecco cosa intendo, non sa nemmeno lei che diavolo fa.
"Il test l'hai fatto?"
"Ho paura"
"Senti ti sembrerò un rompi palle ma non mi interessa, sei tu quella che ha deciso di fare sesso non protetto, non io e se non ti è nemmeno passato per la testa quella volta di utilizzare una protezione, adesso ti assumi le tue responsabilità e fai il test, non puoi basare tutto su un insicurezza, quando saremo sicuri penseremo al resto, se è negativo significa che ti sei fatta tutti questi problemi per nulla, letteralmente"
"Puoi andare tu?"
Vorrei dirle di no ma la realtà è che farei qualsiasi cosa per lei, ed è ciò che faccio. Una volta in farmacia chiedo un test di gravidanza e il commesso mi guarda compassionevole, come se avessi confessato un delitto.
"Mi dispiace, fossi in te le chiederei di abortire"
"No non... E poi che vuol dire, ognuno fa quello che vuole"
"Te ne pentirai quando sarà nato vedrai"
Che gente strana, doveva solo vendermi un dannato test, non dirmi hey Chico escápate en México. Prima che diventi padre io ci vorrà del tempo, se mai succederà, io sto attento, non come gli pseudo fidanzati della mia migliore amica. Una volta a casa, la trovo stesa sul divano a gambe in aria con una mano sulla pancia mentre fissa il soffitto, non oso immaginare come si sente, poi non lo capirei e siccome non so fare il serio quando si tratta di questioni importanti, faccio lo scemo
"Spero tu abbia bevuto abbastanza perché devi pisciare su questo coso"

Abbiamo dovuto aspettare 20 minuti e sono stati i 20 minuti più lunghi della mia vita ma finalmente possiamo vederlo. Lei non se la sente, perciò lo prendo e all'improvviso mi si gela il sangue nelle vene: positivo.
Evidentemente non sono così difficile da capire perché si mette a piangere e inizialmente non capisco se sono lacrime di gioia o di dolore ma quando mi dice 'diventerai zio', per la prima volta dopo tanto tempo mi commuovo anche io.
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L'ho convinta a venire in discoteca con me nonostante non se la sentisse, ho dovuto prometterle che non avrei ancora detto nulla della sua gravidanza a nessuno anche se probabilmente non ci sarebbe stato nessuno dei nostri amici e inoltre, le avrei comprato bottigliette d'acqua per tutta la serata. Sembra che la sua preoccupazione iniziale sull'avere un bambino, di chi è o come dirlo ai suoi sia svanita non appena questa supposizione è diventata reale. La osservo mentre guarda fuori e sorrido come un'idiota perché lei è nata per diventare una madre, nonostante i mille problemi che si è causata da adolescente e devo dire anche recentemente, è la persona più dolce e altruista che io conosca.
"Dici che si vede la mia pancia?"
"Hai solo una piccola sporgenza per ora e quella maglia è larga, per oggi sei apposto ma tra due mesi dovrai dirlo agli altri e magari ancora prima al padre. Se fossi io avrei voluto saperlo. Menomale che non ti ho fatto notare che eri un po'ingrassata"
"Non sono ingrassata idiota, non distogliermi l'attenzione, voglio conoscere la tua nuova fiamma"
"Cosa stai dicendo"
"Amy mi ha detto tutto quindi risparmiati la scenetta, muovi il tuo bel culo e presentamela"
Fortunatamente non c'è così tanta gente all'entrata quindi una volta dentro cerco con lo sguardo la mia bella assistente e la trovo in uno dei divanetti in alto, il problema? C'è quella sottospecie di Ken umano con cui va a letto, grandioso.
"Dimmi un po' con chi è che passeremo la serata oh... Adèle"
Si conoscono? Mi chiedo come facciano a conoscersi e quando pongo la mia domanda a Adèle, Lily si affretta a rispondermi con 'ci siamo incontrate un un negozio' e poi la guarda in maniera comprensiva. Quanto odio quando mi vengono nascoste le cose e questo è proprio il caso, queste due mi nascondono qualcosa.
Il Ken umano va a prendere da bere o a fumare o qualcosa che non mi interessa perciò occupo il suo posto vicino alla mia bella assistente.
"Qualcuna è arrabbiata con me? È perché ho fatto quella cosa da grandi con la segretaria?"
"Partiamo dal fatto che non sono arrabbiata e se lo fossi non sarebbe certo questo il motivo, tra l'altro da te mi aspettavo qualcosa di più originale, andiamo, la segretaria di tuo padre? È praticamente l'inizio di un qualsiasi orribile por..."
"Ah ah ah non si dice quella parola. Come fai a conoscere Lily?"
E bingo, quello sguardo inizialmente spaventato e poi finto.
"Te l'ha detto, stavo vedendo questa gonna orribile e lei mi ha detto oh quella gonna è terribile e ci siamo messe a chiacchierare un po' ma niente di impegnativo, perché me lo chiedi?"
"Nah così"
Si proprio così, tanto chiederò a Lily più tardi, non riesce a mentire, soprattutto a me, intanto questa sera ho voglia di divertirmi.
"Vieni a ballare?"
"Mm no"
"Perché no?"
"Perché oggi mi hai fatto arrabbiare, amico, in più ho il sonno arretrato per colpa tua"
"Ti riporto a casa presto"
"Non ho bisogno di essere accompagnata sai, sono venuta qui con la mia macchina e così ci torno"
Okay ora sto perdendo la pazienza, perciò la prendo per il braccio e la trascino in mezzo a tutte le altre persone che sono intente a ballare e quando si mette a ridere, realizzo che in realtà aveva voglia di ballare ma è troppo orgogliosa per dirlo. Scorgo il Ken umano al bancone intento a parlare con una ragazza e ridò tra me e me, figuriamoci se avrò la possibilità di prendere il suo posto, per ora mi godo questo che sta succedendo adesso. Che poi, non so nemmeno io, il suo posto per cosa?
"A che pensi?"
"Eh?"
"Sembri tutto teso, comunque non ho più voglia di ballare"
Fa per allontanarsi ma mi metto davanti a lei per bloccarle la strada e, anche se alza gli occhi al cielo, si avvicina nuovamente a me e comincia muoversi leggermente, forse si sente a disagio? Vorrei avere le sue stesse capacità nel capire gli altri.
"Sei molto carina oggi"
"Oggi? E poi carina? Quanti anni hai?"
"Se devi fare la stronza penso che ti lascerò qui a farla da sola, so essere ben peggiore di te ma non mi voglio rovinare la serata"
Io che rispondo in maniera matura? Sarebbe stato più da me aver fatto una scenata da bambino ma ehi, sto per diventare zio.
"Stavo scherzando idiota"
Appoggia le sue braccia intorno al mio collo e si attacca a me muovendo i fianchi a ritmo di musica, dovrei fare l'adulto più spesso se questo è l'effetto.

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