I due ragazzi iniziarono dunque la loro camminata, alla ricerca degli altri due partecipanti da salvare.
"Chi sono gli altri ragazzi da salvare? Come si chiamano?" esordì Jace, curioso di conoscere chi altri potesse essere in pericolo.
"Sono un ragazzo ed una ragazza, Minor e Maya, i loro genitori, come i tuoi, sono contrari alla guerra contro Mynargul, e quindi anche contro il Re. Minor è un ragazzo di 17 anni, alto, muscoloso e molto scaltro, sarà una preda tosta per gli altri. Maya invece ha la tua età, è anche lei molto furba ed agile, speriamo possano farcela anche senza il nostro aiuto." rispose Bastien mentre cercava una pista da seguire.
"Come fai a conoscere tutti?" domandò curioso Jace.
"Beh Minor era abbastanza famoso in città. E' il classico ragazzo di bell'aspetto che fa strage di ragazze ma, a differenza degli altri, è molto sensibile e dolce. Maya... Beh Maya la conosco solo di vista, mi pare di averla incontrata di sfuggita a qualche bancarella al mercato con i suoi genitori" rispose cupo il ragazzo.
Passarono le ore ma Bastien e Jace stavano ancora vagando nel nulla più totale: nessuna traccia, nessun rumore e nessun odore giungeva loro.
"Bastien, forse dovremmo arrenderci e uscire noi stessi dalla foresta, probabilmente ce l'avranno già fatta. Stiamo girando da ore ma non abbiamo visto niente, non è possibile!" disse, quasi speranzoso, Jace.
"Non mi arrendo, sono qui da qualche parte, dobbiamo solo impegnarci di più. Rendbach ci ha fatto portare il più possibile nel folto della foresta appositamente per fare durare la sfida molti giorni. Continuiamo coraggio!" rispose Bastien, mentre con gli occhi scandagliava tra gli alberi e tra i cespugli, sperando di trovare qualcosa.
Ad un certo punto un urlo ruppe il silenzio della foresta.
"Shh Bastien hai sentito?" sibilò Jace "Qualcuno ha urlato, si trovano a nord rispetto a noi ma non dovrebbero essere lontanissimi, dobbiamo sbrigarci prima che sia troppo tardi!" esclamò.
"Si, deve essere Maya, la voce mi sembrava quella di una ragazza. Povera, l'hanno presa." quasi urlò Bastien.
I due iniziarono così una folle corsa contro il tempo, le urla si facevano sempre più insistenti e vicine.
Quando capirono di essere ormai arrivati si nascosero dietro ad un folto cespuglio e osservarono con cautela.
Al di là del loro riparo vi era una radura erbosa, al centro della quale si stagliava un albero, una sequoia giudicò, dall'altezza del fusto, Jace.
Legata all'albero c'era una ragazza. Era alta e slanciata, i capelli mori, tagliati corti le ricadevano sulle spalle, e i suoi occhi neri come la pece la rendevano una ragazza molto attraente ma dall'aspetto autorevole.
Davanti a Maya si stagliavano tre ragazzi che, maliziosamente, sogghignavano e si divertivano a vedere la ragazza legata all'albero.
"Ehi Damaris che ne dici se prima di ucciderla ce la spassassimo un po'?" disse uno dei tre, un ragazzo alto e magrissimo, con un viso truce.
"Si, secondo me Morzug ha ragione, guarda che fisico... sarebbe un peccato sprecarlo cosi, semplicemente uccidendolo!" lo appoggiò un altro dei due, stavolta un ragazzo basso e senza capelli.
"Non saprei ragazzi, gli ordini sono ordini, Rendbach vuole un'esecuzione pulita ed in regola, e se il piano dovesse fallire per noi sarebbe la fine." rispose un po' titubante quello che doveva essere Damaris, un ragazzo dall'aspetto malvagio, molto alto e muscoloso, che sfoggiava sulla fronte una cicatrice enorme. Il cranio, coronato da una folta cresta rossa, era ricoperto ovunque di misteriose rune disegnate.
"Suvvia Damaris, quando mai ci potrebbe ricapitare un'occasione del genere?? Rendbach non lo saprà mai, nasconderemo poi il corpo e tutto filerà liscio" insisté Morzug.
Maya, che fino a quel momento era rimasta in silenzio mantenendo però uno sguardo torvo sui ragazzi, decise di intervenire: "Toccami anche solo per sbaglio e ti taglio le mani e te le infilo.." ma la sua frase fu interrotta da uno schiaffo in piena faccia rifilatole da Damaris.
"Stai zitta, osi ribellarti? Se vuoi avere una morte pulita e indolore è a me che devi appellarti, smettila di fare l'eroina della situazione" disse con un perfido ghigno il capo dei tre.
Nel frattempo Jace, giratosi verso Bastien, notò che questi stava digrignando i denti e aveva i pugni chiusi e stretti: "Bastien stai bene?" chiese.
"Si Jace sto bene, ma mi da fastidio vedere che una ragazza venga trattata così male!" rispose Bastien, la bocca incurvata e lo sguardo minaccioso a formare una maschera di odio con la quale osservava la scena.
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Eterland
FantasyEterland è un felice villaggio sperduto situato ai margini di un'enorme foresta. Un giorno una misteriosa morte turba la quiete quotidiana all'interno della società, scatenando il panico. Renbdach, il Re, è pronto a svelare la causa della morte e i...