L'urlo del gigante

43 15 9
                                    


Intanto, legata all'albero, Maya, in tutta risposta alle minacce di Damaris, sputò in faccia al ragazzo.

"Brutti vermi schifosi, lasciatemi andare immediatamente, combattiamo onestamente, toglietemi queste corde e vediamo chi uccide chi!" tuonò la ragazza.

Damaris, furioso per la reazione della prigioniera che rischiava di fargli perdere la stima degli altri due, e quindi anche il comando dell'operazione, acconsentì alle richieste dei compagni: "E va bene, l'hai voluto tu. Morzug, Rendrock, divertitevi pure" disse, con lo sguardo fisso su quello della ragazza.

"Finalmente ti sei deciso capo" disse il ragazzo basso, Rendrock, mentre si avvicinava a Maya sogghignando.

Il ragazzo avvicinò lentamente il viso all'orecchio della ragazza e sussurrò: "Sei pronta? Ora ti faccio vedere ciò di cui..." ma la frase fu interrotta dalla reazione di Maya che con un guizzo addentò il lobo dell'orecchio di Rendrock e lo staccò violentemente di netto.

L'urlo del ragazzo squarciò il silenzio della foresta e il suo amico, Morzug, per vendicarlo diede un pugno in pieno volto a Maya. Il sangue cominciò a scorrerle copioso dal naso.

Dietro al cespuglio intanto Jace stava a fatica tenendo fermo Bastien, impedendogli di lanciarsi nella radura contro i tre ragazzi: "Bastien aspetta, non puoi lanciarti così. Dobbiamo prima ideare un piano, magari far si che si dividano e poi colpirli" disse.

"Come facciamo Jace!? Non posso lasciare lì Maya indifesa mentre riceve pugni e sberle. NON POSSO ASPETTARE!" e mentre il suo urlo ancora si stava spegnendo, Bastien si lanciò alla carica, la lancia, aggiustata, puntata verso il gruppo di ragazzi, e il volto deformato dall'odio e dalla rabbia.

Jace, scioccato ancora una volta dalla facilità con cui l'amico si era liberato dalla sua presa, non potè che seguirlo a ruota libera con i due coltelli di Mira in mano.

"Capo, due ragazzi ci stanno attaccando, presto guarda là" urlò Morzug.

"Hai ragione, Morzug... Ehi aspettate ma quello è Jace Ward, è anche lui uno dei quattro che dobbiamo catturare! Uccidete il gigante, ma l'altro lo voglio vivo. Magari possiamo torturarlo e vedere se sa dove siano gli altri due ragazzi. Andate!." disse Damaris.

Nel frattempo Bastien era giunto a contatto con Morzug dando il via ad una feroce lotta. Morzug provò a colpire il ragazzo con la spada ma Bastien, con un'innata agilità nonostante la sua mole, evitò il colpo e afferrò la lama dell'arma di Morzug, dopodichè, con una violenta ginocchiata la spezzò in due e la scagliò via.

Morzug rimasto a bocca aperta dallo stupore, e ormai terrorizzato dal dover fronteggiare Bastien cercò di girarsi e fuggire ma questi lo afferrò e gli rifilò una potente testata in pieno volto e, come se fosse un sacco, lo scagliò via.

Accanto all'amico intanto Jace stava dando battaglia a Rendrock, anch'egli dotato di spada. Anche Jace si distinse per l'agilità con la quale riusciva a schivare i fendenti dell'avversario.

Dopo una serie di tentativi andati fuori bersaglio, Rendrock era stremato, e Jace potè, con un'ottima mira, scagliargli un coltello che andò ad infilarsi tra gli occhi del ragazzo.

"Fermi!" risuonò alta la voce di Damaris.

I due si girarono e ciò che videro li pietrificò.

Damaris aveva slegato Maya e ora la teneva salda a sè, con un lungo coltellaccio puntato alla gola.

"Se ci tenete alla vita della ragazza gettate le armi a terra!" disse.

In tutta risposta Bastien fece per avanzare minaccioso ma Damaris aumentò la pressione del coltello sul collo della ragazza, provocandole un taglio. Del sangue cominciò a intravedersi.

"NO! Fermo, non farlo. Ecco, getto la lancia" disse Bastien, lasciando cadere l'arma.

EterlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora