Vento di guerra

91 27 42
                                    

Giunti nella piccionaia si accucciarono e attesero l'inizio del consiglio. Con il passare dei minuti la sala si riempì di tantissime persone, tutti gli adulti del villaggio, d'altronde era un evento più unico che raro. Jace intravide arrivare anche i propri genitori. Solitamente la piccionaia era utilizzata dai popolani più poveri, ma in questa occasione, a causa di una manutenzione, essa non era utilizzabile.

Una volta che tutti gli adulti furono arrivati, le luci si spensero e le voci tacquero; come per magia comparve sul palco Rendbach, il Re.
Molte erano le voci che circolavano sulla sua sinistra figura: era un uomo alto, spigoloso, con dei capelli neri unti che gli cadevano sulle spalle. La faccia, sempre torva, era messa in risalto dagli occhi, neri come la pece, sempre contornati da uno strato di colore nero, che gli conferivano uno sguardo penetrante ed inquisitorio. Nessuno conosceva o si ricordava le sue origini, era da talmente tanto tempo a capo di Eterland che ormai non ci si ricordava nemmeno chi ci fosse prima. Alcuni dicevano che in segreto, la notte, fosse dedito al culto della Magia Nera e delle arti oscure. Jace e la sua famiglia non erano soliti credere a queste dicerie, ma non si poteva dire che fosse una figura autoritaria e inquietante.
Altre persone sostenevano invece che il Grande Viaggio fosse in realtà un sacrificio di massa effettuato da lui ai danni degli Anziani, per invocare e ingraziarsi qualche misterioso e tenebroso Dio. Jace si ricordò ancora quella volta in cui i suoi genitori gli raccontarono la storia del Grande Viaggio, e ricordò anche perfettamente la paura e la tristezza che provò nel sentirlo. Aveva all'incirca 10 anni quando sua madre gli disse che tutti gli Anziani, una volta raggiunta una tarda età (solitamente i 1000 anni) decidevano di loro spontanea volontà di abbandonare la vita a Eterland, imbarcandosi su una barca e partendo verso un luogo ignoto, abbandonando per sempre i propri cari; da qui il nome di Grande Viaggio.

Nel frattempo, sul palco, l'apparizione di Rendbach provoco' il totale silenzio e il Re, compiaciuto della propria autorità, attaccò a parlare: "Cari amici e cittadini, siamo qui riuniti oggi in questa seduta speciale del Consiglio. Tutti voi sapete il motivo per cui vi ho convocati: ieri, a causa di una malattia fulminante è venuto a mancare il signor Smith, uno dei nostri più abili calzolai nel villaggio, un uomo come noi, dedito al lavoro e al culto della famiglia. Tutti noi sappiamo la storia di Eterland, la storia delle nostre origini, di come mai non moriamo e del perché l'ultima morte all'interno del villaggio sia stata circa mille anni fa. Vedete, miei cari amici, devo comunicarvi con somma preoccupazione che la Pietra si sta per esaurire". Rendbach aspettò che il boato di sbigottimento cessasse e, sceso un tesissimo silenzio, riprese a parlare: "Sono sicuro che in questa stanza ci sia qualcuno che non sia a conoscenza di questa storia... non è vero signor Ward?" e dicendo ciò rivolse lo sguardo verso la piccionaia, esattamente dove erano nascosti i tre ragazzi. "Che ne dice di scendere insieme ai suoi amici e farci compagnia quaggiù?".
Jace aveva il sangue congelato nelle vene, come dannazione aveva fatto a essere scoperto? Si girò verso i propri amici e notò che entrambi avevano la stessa espressione di paura.
Con estremo stupore di tutti gli adulti i tre ragazzi fecero capolino dal ballatoio e scesero nel salone.
Una volta giunti al cospetto di Rendbach questi riprese a parlare: "Bene, ora che ci siamo realmente tutti, racconterò la storia di Eterland ai nostri nuovi giovani ospiti. Tanti tanti anni fa, fu scoperta nel nostro villaggio una Pietra, quella che noi oggi chiamiamo Pietra Arcana della Vita, la quale, se riempita di sangue umano prelevato contro il volere di una persona, consentiva agli abitanti del nostro villaggio di poter diventare immuni alle malattie e a diventare pressoché immortali, infatti solamente un potente colpo mortale può ucciderci. Per anni abbiamo sacrificato i nostri carcerati per alimentare di sangue la Pietra. Questo fino a mille anni fa. Un millennio fa infatti è stato scoperto da degli esploratori di Eterland che, a quasi un giorno di marcia da noi, esiste un altro villaggio abitato che noi chiamiamo Mynargul. Ma forse voi di questa parte siete già al corrente ... non è vero ragazzini?" sibilò "perché non ci raccontate cosa avete scoperto l'altro giorno? Perché non raccontate a tutti come avete varcato i confini di Eterland fino a giungere a pochi chilometri da Mynargul?" e ancora una volta smise di parlare, per godersi la reazione di tutti gli adulti.
Tornato a regnare il silenzio Rendbach disse: "Ma ora passiamo alle cose importanti, vi stavo dicendo che mille anni fa fu scoperto questo villaggio vicino al nostro e dopo lunghi dibattiti nel Consiglio fu stabilito di attaccarlo e di prelevare il sangue per poter riempire la Pietra per altri mille anni. L'attacco si risolse in un massacro dei nostri nemici, molti furono anche i nostri caduti, ma la nostra fu una vittoria schiacciante. Oggi purtroppo, come già detto, la Pietra sta esaurendo il sangue, ed io sono qua a porvi il medesimo quesito. Cittadini di Eterland, volete ricalpestare le gesta dei nostri antenati e distruggere Mynargul per sempre... o preferite trovare delle vittime sacrificali tra di noi? Volete assicurare un futuro ai vostri figli e ai figli dei vostri figli o volete vederli morire uno ad uno per terribili malattie? Volete vedere i vostri amici di una vita venire sacrificati per il bene comune o volete attaccare, uccidere, eliminare i nostri nemici e consentire così al regno di Eterland di espandersi e prosperare, senza alcuna malattia e senza alcuna morte, come ha sempre fatto?? Ebbene io, Rendbach , dico UCCIDIAMOLI TUTTI, chi è con me si faccia avanti!".
In tutta risposta un boato di urla esplose, quasi all'unanimità tutto il Consiglio si espresse a favore di una spietata guerra nei confronti di Mynargul. Nel frattempo Jace, Evelin e Tristan, sconvolti dalla storia appena udita, approfittarono del disordine per sgattaiolare via e uscire dall'edificio e proprio mentre la porta si stava per chiudere dietro di loro si udirono chiare le parole del Capo: "Bene, e allora che guerra sia!" ed una nuova esplosione di grida raggiunse i tre ragazzi, diffondendosi nella tiepida serata primaverile di Eterland.

Una volta lontani dal Municipio i tre ragazzi si fermarono e tutte le loro paure ed emozioni vennero alla scoperta: Evelin scoppiò a piangere e si aggrappò al collo di un imbarazzato ma felice Tristan, mentre Jace si chiuse nel suo solito silenzio. Dopo pochi minuti di sconforto quest'ultimo prese la parola "Ebbene... almeno abbiamo scoperto che quelle case che abbiamo visto sono un villaggio, e non è disabitato".
"Si un villaggio, popolato da gente come noi, da ragazzi con sogni come noi, da genitori che amano i propri figli e che presto verranno tutti sterminati inconsci del destino che li attende!" disse in lacrime Evelin.
"Hai ragione Evelin... dovremmo fare qualcosa, ma cosa?! Siamo solo degli stupidi ragazzini che non riescono nemmeno a non farsi scoprire" rispose Tristan.
"Tris ha ragione, ma, a proposito, come ha fatto Rendbach a scoprirci? Nessuno ci ha visto salire ne son sicuro... e soprattutto come ha fatto a sapere della nostra esplorazione nel bosco?" disse cupo Jace.
"Non lo so ragazzi, io ho paura... soprattutto dei miei genitori, chissà che punizione escogiteranno una volta giunto a casa; a proposito, è tardi ormai, credo di dover tornare a casa" risposte Tristan.
"Si, Tris ha ragione, andiamo a dormire" approvò Evelin.
I tre amici dunque, uno più cupo dell'altro, si salutarono e tornarono ognuno alla propria abitazione.

EterlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora