Capitolo 6

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I sat on the roof and kicked off the moss
Well, a few of the verses, well, they've got me quite cross
(Mi sono seduto sul tetto e ho tolto il muschio con un calcio.Beh alcuni versi mi sono proprio balenati nella mente)

Quando il corvino in questione senti le parole pronunciate da Anna,si vergognò di se stesso,Anna aveva ragione,sarebbe dovuto restare a casa.Ma non capiva "Cosa c'entrava Winniefred?"
Fondamentalmente,da un punto di vista esterno,Winniefred si trovava alla base dei problemi dei due giovani.Detto ciò Gilbert decise di non rispondere,anche per non mettere troppa carne al fuoco,e andò a sedersi al suo banco molto amareggiato.
La mattinata passò presto e Anna non vedeva l'ora di iniziare a dipingere,disegnare,progettare decorazioni per il "Ballo di Fine Anno" e a questo proposito,durante la pausa ,i compagni scelsero il tema e il nome per la nuova traduzione.Infatti Anna,doveva arricchire la classe con decorazioni in bianco e nero,le stelle e scrivere uno striscione con la scritta "Formal 1881".La squadra capeggiata dalla rossa lavorava meravigliosamente e senza fermarsi mai,allietati anche dalla musica di Moody e Charlie che facevano le prove.Gilbert stava preparando delle decorazioni ma non riusciva a concentrarsi,pensava sempre e solo ad Anna e a cosa significassero quelle parole.
Intanto Moody e Charlie volevano prendersi una pausa e quest'ultimo decide di approfittare e invitare Anna al ballo.
Le mani sudavano per l'agitazione,ma niente e nessuno gli avrebbe impedito di invitarla.Prese un bel respiro e andò da lei.
Gilbert stava attento ad ogni mossa di Anna e Charlie e infatti appena lo vide muoversi verso Anna decide di raggiungerli.
"Ciao Anna senti mi chiedevo se..."
"Anna abbiamo un problema"
i due parlarono contemporaneamente  e Anna non sapeva chi ascoltare per primo
"Ok uno alla volta" disse ridendo
A Gilbert si fermò il cuore per qualche secondo e sentiva le farfalle nello stomaco che si ribellavano.
"Anna ti porterò via solo un paio di minuti devo chiederti una cosa importante.."
"Oh Anna ti è quasi finita la vernice,se vuoi ti accompagno a comprare l'altro barattolo"chiese Gilbert
"Non ce ne bisogno,basterà questo"
Ebbene,come abbiamo già visto in precedenza Gilbert non è mai stato molto bravo a inventare scuse,però sapeva agire d'istinto.Infatti prese con una mano il barattolo di vernice e lo rovesciò su di se.
Anna lo guarda sbalordito:
"Gilbert ma cosa ti passa per la testa?Devo andare fino a Charlottetown per prendere un altro barattolo!"urlò esasperata la ragazza,ma quelle cose le pensava davvero,cosa stava prendendo a Gilbert quei giorni?Prima vuole baciarla e poi si rovescia la vernice addosso...qualcosa non andava.
Charlie intanto aveva assistito al teatrino di Gilbert ed era stanco,ogni volta doveva rimandare a chiedere di invitare Anna al ballo e niente e nessuno glielo avrebbe impedito.
Nemmeno Gilbert riusciva a credere di averlo fatto,da quando era così?Il suo obbiettivo era quello di evitare che Charlie invitasse Anna,ma non aveva pensato al fatto di dover andare fino a Charlottetown per prendere un barattolo di vernice.
"Ragazzi tornate a casa,per oggi abbiamo finito"disse la rossa
"Ma come Anna,stavo giusto ritagliando le ultime decorazioni"
"Non ho la vernice,credo di andare a Charlottetown non prima di Sabato"
Charlie a sentire questo si rattrista,ciò significava non poter andare alla festa con lei,aveva intenzione di presentarla ai suoi genitori.
"Anna e la festa?Te la perderai?"
"Mi spiace Charlie"
Anna era davvero dispiaciuta,anche se non era innamorata di Charlie ci teneva a lui e voleva andare a quella festa,ma la signorina Stecy aveva dato a lei il compito delle decorazioni e non voleva assolutamente deluderla.
I ragazzi sistemarono la classe per l'indomani,indossarono le giacche e ognuno di si diresse a casa propria.
Gilbert stava ripulendo il casino che aveva combinato e con lui rimase Anna.
Non si sentiva volare una mosca:il moro aveva paura di parlare e Anna era troppo arrabbiata.
Quando il pavimento tornò pulito come prima Anna andò via senza salutare il ragazzo,e quest'ultimo avendo capito di aver commesso un errore si sentiva di dovere di rimediare.
Si diresse a casa,prese alcuni spiccioli e una mela,le mise in borsa e si diresse alla stazione:
"Scusi,a che ora è il primo treno per Charlottetown?"
"Tra 10 minuti dovrebbe arrivare"
"Un biglietto per favore"
Doveva arrivare a Charlottetown prima del crepuscolo o altrimenti non avrebbe trovato
nessuna bottega aperta per comprare la vernice.
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Cari Lettori,
mi scuso per il ritardo,avrei dovuto mettere il capitolo sabato ma non ero convinta,non è granché però è solo un capitolo di passaggio,spero vi piaccia lo stesso.
Voi come state?Tutto bene?
Per chi fosse interessato,io e alcune fanpage di AWAE abbiamo creato un gruppo Instagram,se volete farne parte scrivetemi così vi aggiungo.
Buona Giornata❤️

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