Dicembre (in revisione)

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Dicembre ormai era arrivato e come tutti durante l'ultimo mese dell'anno si tirano le somme dell'anno appena trascorso.

Il mio era stato un anno molto, ma molto burrascoso. Avevo appena terminato una conoscenza durata fin troppo e diventata pesante, forse solo per me. Ma come si può lottare per una persona se non trova più interesse?

Non era l'unica nota negativa del mio 2017, da quando ero single ero un problema per le ragazze del mio gruppo... avevano paura che portassi via i loro fidanzati.
Beh si, ho sempre avuto dei bellissimi rapporti con i miei amici maschi, ma non sarei mai stata una minaccia per loro e non ci avrei mai provato per nulla al mondo. Perché per me o deve prendermi nei primi 5 minuti una persona altrimenti non mi prenderà più.
Inoltre erano felicissime che non ci fossi a capodanno così da non poter dire la mia su cosa fare perché secondo loro i ragazzi pendevano dalle mie labbra, tanto da attribuirmi il soprannome di "Ape regina".

Per me era tutto molto divertente, perché mentre loro si facevano mille pippe mentali e litigavano con i ragazzi, io mi godevo il loro rosicare e ci ridevo anche con il loro fidanzati.

Giuro, ancora ad oggi non capisco la loro gelosia nonostante siano passati anni e siamo diventati tutti un po' più grandi.
Delle volte penso che noi ragazze siamo proprio cattive, perché fare una coalizione contro una ragazza per salvare la loro relazione non è affatto bello. Ma per mia fortuna ho così tanti amici che loro per me adesso sono diventato un lontano ricordo, ma i loro fidanzati sono e saranno sempre presenti nella mia vita.

Tornando al mio reso conto, tutto sommato avevo fatto anche degli esami all'università che erano andati bene e quindi avevo qualcosa per la quale essere fiera.
Ma l'anno non era ancora finito e quello che mi aspettava avrebbe stravolto ogni singola particella del mio corpo.

Verso la metà di dicembre ci riunimmo una sera con tutti i miei cugini, volevamo organizzare qualcosa per i nostri.
"Facciamo i fiori" disse Francesco.
"Mandiamo la colazione" ribadì Luigi.
"Regaliamo una cornice di tutti noi assieme" esordì mio fratello Giuseppe.
"No dai, queste cose sono così scontate. Visto che nonna ormai è nell'ottica del vero matrimonio, perché non organizziamo una serenata, con palloni, buffet e dj?" dissi io.
Tutti furono d'accordo così, ci mettemmo tutti in moto, ognuno con i rispettivi compiti e con la decisione che si sarebbe svolto il tutto il 23 dicembre.
Io mi occupai del dj e di preparare il tutto con l'aiuto delle fidanzate dei miei cugini.
Arrivò il fatidico giorno della serenata, già dalle ore 15 ero a preparare con le altre le decorazioni, palloni e addobbi. Quando arrivò la sera ed il buffer era pronto.
Con una scusa chiamammo i nostri nonni per raggiungerci.
Spegnemmo tutto con un silenzio tombale.
Entrarono con l'aiuto del mio cugino più piccolo Marco, e appena la porta si chiuse alle loro spalle si accesero le luci, il dj fece partire "un amore così grande" ed iniziammo ad applaudire.
I miei nonni scoppiarono in un pianto di felicità, non avevo mai visto mio nonno emozionarsi, fu una sensazione meravigliosa.
Ballammo per tutta la notte, tra balli di gruppo, karaoke e musica dance, fu una di quelle serate che nessuno di noi potrà mai dimenticare.
Noi nipoti avevamo regalato una gioia ai nostri nonni, che ancora oggi ci ringraziano per quel che abbiamo fatto.
Ma siamo noi a dover ringraziare loro ogni singolo giorno per tutto l'amore che ci danno, sono i nostri angeli custodi.

                          25 Dicembre
Il grande giorno era arrivato! Non era solo Natale per noi, ma era anche il giorno della celebrazione dell'anniversario dei miei nonni.

Sveglia alle 7, parrucchiera, estetista, abiti già appesi fuori gli armadi e grande confusione nelle case della mia famiglia.
Io indossai un gonnellone e top nero, con tacchi altissimi (che odio) ed un pellicciotto.
Fu una delle poche volte dove mi sentì bella.

Alle ore 11 tutti già in chiesa, seduti ai primi banchi e impeccabili come non mai.
Il sacerdote durante la predica si rivolse ai miei nonni dicendo:
" Siete delle persone da ammirare, non solo per aver creato una famiglia ma soprattutto per l'amore che traspare nei vostri occhi. Ed è proprio quell'amore che si vede nei vostri occhi che è valore più grande che trasmette ad ogni singola persona che vi guardi"
Mentre il sacerdote pronunciava quelle parole mi chiedevo tra me e me se avessi mai trovato un amore come il loro, se avessi mai avuto la fortuna di creare quella famiglia e se avessi mai trovato una persona che mi guardasse come mio nonno guarda mia nonna.

Finita la celebrazione, tutti fuori pronti per il lancio del riso e pronti per dirigerci verso la sala ricevimenti.

Eravamo al tavolo tutti i cugini, per l'esattezza c'erano: Mio fratello e mia cognata, mio cugino Francesco e Martina, mio cugino Luigi e Federica con la mia nipotina Noemi, mio cugino Francesco e Floriana, mio cugino Walter ed Ilaria, il più piccolo Marco ed infine una mia cugina acquista Arianna.

Ci sfrenammo così tanto che ricordo che avevo i piedi pieni di bolle, abbiamo mangiato così tanto che il mio gonnellone ormai era pronto per scoppiare.
Ma tutti questi dolori erano superflui in confronto alla gioia di essere tutti assieme.
Mia madre con sua sorella e suo fratello, regalarono ai miei nonni la presenza di una violinista, molto brava, che con il suo violino fece emozionare e ballare l'intera sala, risuonando tutte le canzoni più belle.

Alla fine come ogni matrimonio che si rispetti, eravamo lì tutte le ragazze single e non sposate, pronte dietro la nonna per prendere il bouquet...
1,2,3 via...
Ed ecco qui, a chi poteva mai arrivare il bouquet in testa? Ovviamente a me.
Vidi questo gesto così casuale come uno scherzo del destino, single e con un bouquet in testa.
Le mie cugine scoppiarono a ridere e continuavano a prendermi in giro per tutto il resto della serata. Le amo, ma quel giorno esagerarono, ricordandomi che fossi single e che quel bouquet fosse sprecato nelle mie mani. Stronze direi...

Verso le 22:30 la festa ormai era giunta al termine e tutti eravamo già con la mente sulla nave da crociera a parlare di quello che avremmo fatto e di quali posti a avremmo visitato. Avevamo già in mente molti scherzi da fare...Si, la mia famiglia ama divertirsi costantemente.

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