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Hinata pov's

Sono passati ormai 3 anni dalla nascita di Tokyo io e Hinata siamo stati accettati in squadre diverse, e così anche gli altri nostri ex compagni e amici ma ci siamo comunque rimasti tutti amici. Mi sono svegliato alle 6:30 come ogni mattina, mi alzai e con un bacio svegliai kageyama che si alzò e andò a fare colazione, e io intanto mi facevo una doccia. Finita la doccia mi infilai una felpa blu e dei jeans chiari, poi scesi a fare colazione mentre kageyama andava a fare la doccia. Finita la routine andai da Tokyo e lo vestii e lo misi in macchina sul seggiolino. Tobio si mise al volante prima di arrivare a scuola dovevamo portare Tokyo al nido, poi andavo io e poi kageyama. Arrivato a scuola mi avviai verso la palestra infondo andavo all'università solo per poter avere un futuro nello sport. Arrivato in palestra salutai i miei compagni e iniziammo l'amichevole. A fine partita andammo tutti in classe e poi ci mettemmo a prendere appunti di biologia. Finita l'ora il coach ci disse che saremmo andati a fare una partita contro una squadra LA SQUADRA DI KAGEYAMA!!?!?!!?! be' forse i sentimenti faranno il loro gioco ma infondo so che nessuno sarà mai più forte di me e kageyama messi assieme. A lezioni finite andai a prendere Tokyo e poi kageyama ci portò a casa. Io e il mio fidanzato eravamo in cucina a fare la cena, quando kageyama ruppe il silenzio con questa frase "ti hanno detto della partita" io un po' serio risposi "si" lui mi guardò e mi disse "chi vincerà andrà a New York" io lo guardai a mia volta e gli risposi "lo so, quindi chiunque vinca uno dei due se n'è andrà" una piccola lacrima mi scivolò sul viso, subito il mio ragazzo mi abbracciò e mi disse con voce calma e rassicurante "sarà solo per un mese e poi tutto tornerà alla normalità" io gli presi il viso fra le mani e lo baciai, un bacio celestale che pur essendo semplice ti faceva provare tutto ciò che provava l'altro, un contatto di cui sai che non potrai fare più a meno. La settimana passo velocemente e il giorno della partita arrivò. Eravamo in palestra e io e kageyama ci eravamo promessi che niente sarebbe cambiato fra noi e che i sentimenti non dovevano essere in campo oggi. La partita iniziò e la squadra di kageyama vinse il primo match, noi il secondo e via così alla fine la squadra vincente fu la nostra. A casa tra noi c'era un po' di tensione "mi dispiace che abbiate perso" gli dissi con voce triste lui mi rispose iniziando a piangere "non è per quello che sono triste, ma per il fatto che non sarai qui con me" io lo abbracciai e poi gli dissi "anche tu mi mancherai" lui ricambiò l'abbraccio Tokyo ci corse incontro piangendo e disse "papa cherpe piangi" io lo presi imbraccio e lo strinsi fra di noi non poi dissi "io tornerò e voi intanto dovrete farmi una sorpresa" kageyama mi prese il viso fra le mani poi appoggio la sua fronte sulla mia e poi mi disse "solo non mi tradire ok?" Io lo guardai con occhi tristi e poi gli dissi "certo che non ti tradirò, e se qualcuno mi bacerà sappi che per me non vorrà dire nulla, perché io ti amo" lui mi baciò e poi baciò e poi diede un piccolo bacio sulla fronte a Tokyo. Andammo a dormire verso le 21 kageyama e io decidemmo di andare a fare la il bagno assieme. Eravamo nella vasca io ero seduto su di lui quando ad un certo punto sotto il mio sedere sentii qualcosa di duro guardai kageyama che sembrava allarmato, ora che ci pensavo era da un po' che io e lui non lo facevamo, quindi lo baciai un bacio che piano piano andava sempre di più ad approfondirsi anche io mi stavo eccitando, kageyama lo notò e senza smettere di baciarmi prese la mia erezione fra le mani e cominciò a muoverla su e giù lentamente facendomi gemere e soffocando i miei gemiti con i baci, andò avanti per qualche minuto, poi venni nell'acqua, per mancanza d'aria dovettimo staccarci per qualche secondo e per poi ri attaccarci subito, senza smettere di baciarmi mise le sue mani sui miei fianchi e mi alzo, per poi entrare dentro di me in colpo solo, all'inizio ho sentito un po' di dolore ma venne subito rimpiazzato con il piacere, la stanza si riempì dei nostri gemiti, kageyama spingeva ad un ritmo costante e abbastanza lento ciò li permetteva di penetrare in profondità, io gemevo il suo nome e ansimavo sentivo che stavo per venire "ka-kageyama......ah~.....mh....sto..sto per-" non riuscii a finire la frase che venni nuovamente ma anche lui venne dentro di me. Mi staccai da lui e misi sul suo petto mentre lui mi abbracciava. Quando siamo usciti dalla vasca ci siamo asciugati e dopo esserci messi il pigiama siamo andati a dormire.

Kageyama pov's

Mi sono svegliato alle 5:00, le valigie non erano più in camera, mi sono alzato molto velocemente e sono corso giù per le scale pregando che il mio amore non fosse già partito per l'aeroporto. Arrivato a fine scale mi precipito in salotto e col fiatone vedo Hinata con le valigie all'ingresso, "stai bene?" Mi chiede un po' scioccato io li corro incontro e lo abbraccio, lui è un po' sconvolto, gli dico "pensavo fossi già andato" tiro un sospiro di sollievo, lui mi dice "be stavo per uscire, il mio volo è alle 6:30"  oggi è sabato quindi voglio accompagnarlo, "ok però aspetta che ti accompagno" vado su, mi vesto velocemente, con un jeans nero e una felpa blu, vado da Tokyo e lo vesto, scendo le scale prendo le chiavi dell'auto e usciamo. Durante il tragitto in auto Hinata era strano, gli chiedo un po' preoccupato "cos'hai?" lui mi guarda un po' triste e mi risponde "ho paura che i miei compagni mi prendano in giro, come sempre per la mia statura e poi tu non sarai lì a consolarmi....", Tolgo una mano dal volante e inizio ad accarezzare il viso di Hinata, che avevo iniziato ad avere gli occhi lucidi, e gli dico "non ti preoccupare se qualcuno ti farà qualcosa, mi chiamerai subito" lui mi cinge le braccia alla vita e mi dice "ti amo tanto" io gli rispondo "anche io ti amo tanto mio Boke". Arrivati in aeroporto ci salutiamo. A casa Tokyo aveva iniziato a piangere chiedendo dove fosse Soyo, io cercavo di consolarlo ma sentirlo piangere per la mancanza di Hinata, faceva venire nostalgia anche a me, così ho deciso di portarlo da sua nonna per qualche giorno, massimo 3 giorni.

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