Punto di non ritorno

VIII

Anche qualcun altro stava versando un fiume di lacrime in quel momento, ma in un posto molto lontano e ben diverso dal covo dei villain.

Steso sul proprio letto, abbracciando un cuscino dalla federa ormai zuppa di lacrime, Bakugou Katsuki si tormentava, non riuscendo a capacitarsi di come la sua vita fosse stata sconvolta così tanto nel giro di pochi giorni.

Come era potuto succedere...

Di certo per la morte di All Might non aveva colpe... non sapeva neanche esattamente come fosse stato ucciso, perché durante lo scontro non si trovava nella sua stessa zona.

Lui e Kirishima erano impegnati dall'altro lato della città, ma se solo avesse saputo cosa sarebbe accaduto di lì a pochi secondi...

Cercò di scacciare questo pensiero.

All Might era morto settimane prima, ormai si sarebbe dovuto abituare.

Non avrebbe più dovuto pensarci.

Ad occupare i suoi pensieri, continuamente, giorno e notte, senza interruzione, condizionando ogni sua azione, erano i sensi di colpa per aver lasciato Deku da solo.

Non se lo sarebbe mai perdonato.

Un'azione sbagliata aveva portato a quello...

Aveva fatto un casino.

"Se lo avessi portato con me..." pensava tra i singhiozzi.

Affondò il viso nel cuscino ed urlò.

Urlò la sua frustrazione, la sua disperazione, il suo dolore.

Non aveva detto una sola parola dalla scomparsa dell'amico, né ai professori, né agli amici, né a sua madre.

Si era come estraniato dal mondo, passava ore tra i propri pensieri o a piangere chiuso nella propria camera.

Quando era in compagnia restava in disparte, non interagiva con nessuno.

Spesso non rispondeva alle domande o ai richiami, troppo lontano con la testa per sentire.

Era sul punto di lasciare la scuola.

Tutto quello che avrebbe voluto fare era sparire.

Svanire nel nulla.

Rinchiudersi in un angolo, da solo, gridare fino ad esaurire la voce...

...farsi del male, uccidersi...

Aveva scacciato quei pensieri troppo a lungo.

Avrebbe potuto cedere da un momento all'altro.