𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 7

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Durante il tragitto verso casa nessuno dei due parla. So che gli  ha fatto lo stesso effetto che ha fatto a me, si notava.

Arrivati sotto casa, mi giro verso di lui

"Grazie per avermi accompagnato" apro lo sportello

"Prego, stasera vieni con me alla festa non posso lasciarti da sola adesso" dice stringendo le mani sul volante

"Ah vabene, grazie ancora" chiudo lo sportello e mi ricordo delle merendine, "Mattia, ho preso le merendine ti va di mangiarle assieme mentre mi preparo?"

"Certo, vado un attimo a casa a vestirmi, è abbastanza tardi, arrivo tra poco"

Entro in casa e inizio a lavarmi. Poi mi ricordo di Mattia. Cazzo sono in accappatoio.

Din don

"porca puttana" dico in italiano e sento il ragazzo ridere da dietro la porta.

"Ciao, scusa vado a vestirmi un attimo" dico aprendo la porta e lasciandolo entrare

"Per me puoi stare anche così, non mi dispiace affatto" dice avvicinandosi

"Ma che stai dicendo Polibio"

"Sto dicendo che non sarebbe affatto male, scoparti qui. Ora. Magari senza questo" ammicca all'accappatoio. 

"Ma vai a cagare, stronzo" dico e vado di sopra, offesa è dire poco. Mi vede solo come le sue puttane. Che schifo.

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