Eight

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Jungkook andò al bar, dove si sarebbe incontrato con Jin, da lì sarebbero andati in una sala giochi tutti insieme. Si trovava in quella situazione perché ci teneva che il suo amico si fidanzasse, sopratutto se il ragazzo in questione si fidanzava con il presidente del Consiglio Studentesso, vincitore di ben due concorsi scolastici di lettura e calligrafia. Era una persona apposto, Jungkook lo sapeva bene.

Anche l'altro amico, Yoongi, lo sapeva, ma la sua gelosia verso le cose che lo riguardano lo accecava.

Una moto familiare accostò davanti a lui, e il guidatore, dopo essersi levato il casco, scoprì di essere Jin.

"Woah frena, quella è la moto di Yoongi. Come fai ad averla senza aver perso un arto?" disse prendendo il casco offerto dallo hyung.

"Una cena gratis e le nuove cuffie uscite sul mercato. Spenderò due paghette mensili ma almeno posso fare il figo con Namjoon" fece un piccolo sorriso Seokjin e partì velocemente verso la sala giochi.

Arrivati in poco, grazie alla velocità della moto, già davanti la sala giochi si vedevano dei ragazzi, riconoscendo Namjoon, Yoongi e Jimin. Quest'ultimo stava guardando la sua cotta di nascosto, sospirando di tanto in tanto.

Forse quel TaeTae aveva ragione.

"Siete qui! Finalmente!" esclamò Yoongi interrompendo la sua conversazione con Namjoon "Fatemi salutare la mia piccola" si avvicinò alla moto accarezzandola dolcemente, come un bambino.

"Si stiamo bene, grazie mille" disse ironico Jungkook alzando gli occhi al cielo

Dopo le presentazioni, dove ebbe il piacere di conoscere Hoseok, Jungkook si avvicinò a Namjoon, notando che da sette, ne aveva contati sei.

"Scusa Namjoon-hyung, ma non manca qualcuno?" chiese guardando intorno la sala giochi, notando che la luce offuscata aveva delle colorazioni di blu.

"Oh si, ma non è più voluto venire. Doveva studiare" disse mostrando le fossette. Se non fosse più grande di lui di tanto, e se non fosse nel mirino di SeokJin, un pensierino lo avrebbe fatto.

Annuì, sedendosi su una poltrona, nel mentre aspettava che gli amici tornassero con i ticket da gioco, prese il telefono, vedendo la solita notifica di Telegram.

TaeTae: Allora? Come va biscottino?

Ormai, a quel soprannome, arrossiva sempre

Tu: Siamo in una sala giochi e non ho più voglia di stare qui

TaeTae: Dai, ricordati del regalo.

Tu: Mi preoccupo però, che regalo è?

TaeTae: Il mio cazzo :D

Tu: ...

TaeTae: E' un regalo enorme eh, ma proprio grande

Tu: Io non ti voglio più parlare.

TaeTae: Biscottinooooooo

TaeTae: bIsCoTtInO

Tu: Che palle che sei

TaeTae: Va bene niente cazzo, ma una chiamata possiamo farla se vuoi

Tu: Davvero? Allora cercherò di sopravvivere

Da quel telefono, "TaeTae" per la prima volta, si sentì importante.

SexThing ~Vkook~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora