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Stavo sistemando le ultime cose nella mia camera nuova, quando mia madre mi chiamò.
Mi disse che avevo una visita così andai ad aprire.
Mi trovai davanti Takami con dei pantaloni da ginnastica grigi e una maglietta ispirata ad Hawk.
Avevo appreso che l'eroe alato era il suo personaggio preferito tra i tanti eroi del manga da cui proveniva.
Mi salutò con la sua solita allegria, alla quale non potevo fare a meno di sorridere.
Ricambiai il saluto chiedendomi la porta di casa alle spalle per evitare che orecchie indiscrete potessero ascoltare la nostra conversazione.

"Hey T/c, hai da fare?"
"Nulla di importante, perché?"
"Volevo stare un po'con te"
Ok, questo non me l'aspettavo.
"Oh. Ok"
Takami deve aver notato la mia espressione confusa perché fece una faccia preoccupata
"Se non vuoi possiamo fare un altro giorno"
"No, scusa, oggi va benissimo"
Il suo viso si rilassò per poi far spazio ad un sorriso che ricambiai immediatamente.
Era carino quando sorrideva in quel modo, sembrava un bambino.

Ci incamminammo verso casa sua e girammo nella strada affianco e ci ritrovammo in un' area boscosa.
La strada asfaltata lasciava il posto ad un ciottolato affiancato da panchine di acciaio.
Ci sedemmo su una di queste, abbastanza lontano dall' ingresso.
L'odore fresco del fogliame ci avvolgeva completamente e il rumore del vento che spostava le foglie delicatamente rendeva l' ambiente molto rilassante.
Takami posò la sua mano sulla mia. La sua pelle era calda, una sensazione piacevole e rilassante.
Sapevo quale era il suo scopo però, e nonostante il ragazzo fosse una bravissima persona, non avevo intenzione di avere una relazione, né con lui, né con nessuno degli altri ragazzi.
Ero leggermente in imbarazzo per questo gesto e per il silenzio quasi inquietante che ci circondava.
Silenzio che venne rotto dalla voce allegra del ragazzo.
"Allora, ti spiace se ti faccio una domanda?"
"No, di che si tratta?"
"Come mai ti sei trasferita?"
Non mi aspettavo una domanda del genere.
"Mio padre ha cambiato lavoro"
Risposi semplicemente.
"Mh... E avevi tanti amici?"
"No, non direi"
Sentivo i suoi occhi dorati su di me, in un espressione interrogativa.
Sospirò e si appoggiò allo schienale della panchina guardando il cielo pomeridiano.
"Takami"
Sì girò tranquillamente verso di me
"Mh?"
"Cosa pensi di Mitsuki?"
Non mi interessava la sua vita sentimentale, ma sembrava a disagio con lei.
"Non... Non so che dirti"
Non era vero, sapeva cosa dire, e lo sapeva bene.

Keigo Takami, devi dare più importanza ai tuoi sentimenti.

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Il weekend passò in fretta, e senza che me ne accorgessi arrivò il lunedì.
Mi stavo sedendo, e la voce fastidiosa di Mitsuki mi fece girare.
"Sei incredibile sai? Hai pure il coraggio di farti vedere"
La guardai confusa per un attimo, non avevo voglia di litigare con lei.
"Se non vuoi vedermi girati dall'altra parte"
Non la sopportavo.
"Dopo quello che hai fatto sabato pensi che possa semplicemente ignorarti?"
Scossi la testa sospirando
"Sì, penso che tu possa"
La guardai confusa per un po', la sua espressione arrabbiata non accennava ad andarsene.
"Scusa cos'è che avrei fatto sabato?"
Mi guardò sconcertata per poi sospirare.
Nel frattempo si stavano avvicinando i nostri compagni di classe, curiosi di cosa stesse succedendo.

"Hai proprio una bella faccia tosta sai?"
Disse mentre prendeva una foto sul telefono, che mostrò agli altri studenti e poi a me.
Raffigurava me e Takami seduti sulla panchina nel boschetto che abbiamo visitato sabato.
"Oh, ora ho capito"
Sorrisi leggermente, e ciò fece solo arrabbiare di più la ragazza.
"Senti, abbiamo solo parlato"
Spazientita, la bionda ingrandí  un dettaglio nella foto: la mano di Takami poggiata sulla mia.
Quell'immagine fece arrabbiare anche le altre ragazze che si avvicinarono di più a me.
"Senti, se sei una sorta di yandere sappi che non ho paura di te"

Quel commento la fece solo innervosire ulteriormente.
La sua figura incombeva sul mio banco, i suoi capelli biondi raccolta dietro le sue spalle, ricadevano in avanti finendo sul suo viso.
"Se pensi che il tuo sarcasmo ti aiuterà hai sbagliato completamente mia cara T/c"
Disse per poi girarsi. Fece per andarsene ma la chiamai.
"Non vedermi come un ostacolo tra te e Takami, io non sono interessata ad avere una relazione, né con lui, né con  nessun altro. Quello che hai visto sabato, be', ha fatto tutto lui"
Quando si girò verso di me era decisamente più rilassata.
"Bene. Ma ti conviene stargli lontano"
Detto questo se ne andò al suo posto, imitata da tutti coloro che avevano assistito.
Aspettammo l' arrivo del insegnante senza che nessuno osasse dire qualcosa.

L' espressione delusa sul viso del biondo affianco a me mi si impresse nella mente, un immagine che non avrei dimenticato facilmente.

Spazio autrice

Hello.
Oggi capitolo più corto ma spero vi piaccia.
Volevo dirvi che se avete qualcosa da dire su questa storia, positiva o meno, ditemi, e se possibile seguirò i vostri consigli.
E sto finendo le immagini da mettere a inizio capitolo.

Ci vediamo.

Destiny// (Keigo Takami/Hawks x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora