You were right

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Alexa stava correndo da molto tempo in cerca di acqua.
Correva per cercare di allontanare i pensieri, correva per non posare lo sguardo sul suo corpo sporco di sangue, correva cercando di lasciarsi tutto alle spalle.

Si fermò di botto quando vide finalmente una fonte d'acqua.
Cadde in ginocchio col respiro affannato a causa della corsa.
Immerse una mano nell'acqua e chiuse gli occhi beandosi della sensazione delle goccioline che scorrevano sul suo palmo.

Iniziò a passarsi l'acqua sul braccio, ma il sangue ormai secco non se andava tanto facilmente e questo volta non riuscì a bloccare i pensieri.

"Sangue nero." Sentì nella sua testa la voce di Hank.
Chiuse gli occhi di scatto come se quel gesto potesse attutire il dolore che stava provando, iniziò a sfregare più forte il braccio.

"Il tuo sangue può aiutare tutti noi." Questa volta sentì la voce di Abby e continuò a sfregare più forte sul braccio. Le passarono davanti agli occhi immagini di coltelli, di flebo, di gas e del suo sangue.

"Il tuo sangue è diverso." Rivide Marcus Kane dirle quelle parole.
Iniziò a sentire dolore al braccio, ma non le importava.

"Pensa al lato positivo, il nero è un bel colore." La voce di Connor nella sua testa le fece capire che doveva reagire.

Aprí gli occhi di scatto, e senza guardarsi il braccio si tolse i vestiti rimanendo in intimo, e senza pensarci due volte si tuffò.

L'acqua era fredda, ma alla ragazza non importava.
Dopo pochi secondi tutti i suoi muscoli si rilassarono e lei chiuse gli occhi beandosi di quel momento di pace. Sarebbe rimasta lì tutta la vita, ma sulla terra non c'era molto tempo per riposare.

"Alexa." Si sentì chiamare dopo un paio di minuti da una voce conosciuta.

Aprí gli occhi e girò la testa verso destra.
Octavia era sul bordo del lago con una mano tesa per aiutare l'amica ad uscire dall'acqua, la minore dei Blake appena aveva visto l'altra ragazza uscire dall'accampamento l'aveva seguita, mantenendo una debita distanza.

"Vestiti e seguimi." Le disse con voce tranquilla dopo che Alexa era uscita dall'acqua.

Nel mentre che si rimetteva la maglietta sentì lo sguardo di Octavia sulla sua schiena percorrendo con gli occhi le sue cicatrici, e fu grata alla ragazza perché non le fece domande.

"Alexa." Iniziò Octavia guardando l'altra ragazza dritta negli occhi. "Lo so che probabilmente è una frase banale, ma io ci sono se ne hai bisogno. Capisco il tuo problema, perché io ho sempre pensato di essere un errore, e capisco che a causa del tuo sangue anche tu lo abbia pensato alcune volte, ma non lo siamo. Quelli che ci reputano tale sbagliano, perché io ho semplicemente un fratello e tu hai semplicemente il sangue di colore diverso, non è una cosa di cui vergognarsi."
Dopo quelle parole Octavia si girò per tornare al campo, con Alexa dietro di lei che la seguiva ripensando alle parole che le aveva detto.

*****

"Allora tu e Bellamy?" Chiese Octavia dal nulla nel mentre che stavano tornando all'accampamento.

"Io e Bellamy cosa?" Chiese Alexa confusa.

"Non fare la finta tonta, c'è qualcosa fra te e mio fratello."

"Ti assicuro che non c'è assolutamente nulla fra me e Bellamy." Rispose Alexa convinta.

"Tu potrai anche negarlo a te stessa Alexa, ma gli occhi non mentono. Ho visto come vi guardate, come vi preoccupate l'uno dell'altro. Conosco mio fratello e non l'ho mai visto guardare qualcuno come guarda te." Octavia spiegò la sua idea con un tono di voce assolutamente serio.

The criminals || The 100Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora