Era il primo giorno di Giugno, la scuola stava per finire e io come ogni anno sarei andata da mio padre, i miei genitori sono divorziati e io vivo con mia madre, ma ogni anno per le vacanze estive andavo da mio padre. Sono delle brave persone, mia madre è una dottoressa e mio padre un professore di filosofia, non vedo l'ora di arrivare da mio padre per poterlo abbracciare, la felicità era immensa.
Ero ormai da più di due ore sull'auto, e mi aspettavano ancora due ore di tragitto da casa mia a quella di mio padre <<Mamma, hai preso tutto vero?>> le dissi con un tono di voce un po' preoccupato <<Si non preoccuparti, è tutto nella valigia>> mi rispose tranquillamente, <<Papà quindi ha cambiato casa?>> le domandai con un sorriso in volto <<Si, a quanto pare ha cambiato casa, mi ha detto che si trova nello stesso quartiere quindi non sarà complicato trovarla>> rispose. Mio padre e mia madre andavano d'accordo, almeno questo era quello che vedevano i miei occhi, due persone mature che avevano affrontato il divorzio insieme, non come alcune coppie che si azzuffano, onestamente non avevo ancora capito perchè avessero divorziato, ero piccola avevo cinque o forse sei anni, non ricordo bene. <<Nancy siamo arrivati!>> mia madre con quel piccolo urlo mi riportò alla vita vera, allontanandomi dai miei pensieri <<Finalmente! Dov'è papà?>> le chiesi <<Ha già portato la tua valigia dentro, scendi così parcheggio>> scesi dall'auto e mi diressi davanti la porta <<Papà? Posso entrare?>> domandai entusiasta <<Certo che puoi entrare Nancy!>> Lo ammetto la mia domanda era stata un po' stupida ma io sono fatta così, domando per qualsiasi cosa. <<Papii, che bello rivederti!>> corsi verso di lui per abbracciarlo e lui ricambiò con un bacio sulla fronte << La mia...Oddio non posso più chiamarti bambina sei una signorina ormai!>> mi disse lui ridacchiando <<Finiscila! Ho 16 anni mica 20!>> risposi ridendo <<Lo so ma sei cresciuta parecchio dall'anno scorso! Comunque se vuoi iniziare a sistemarti le tue cose sono al piano di sopra, la tua stanza è l'ultima a destra>> mi disse pacatamente. Guardai la lunga scala e gli feci un segno con la testa per fargli capire che stavo salendo, attraversai il corridoio e mi fermai davanti quella che doveva essere la mia stanza, entrai e la osservai, era abbastanza grande con una bellissima finestra con un davanzale, c'era un letto a una piazza e mezza un armadio e una scrivania con una sedia d'ufficio. Dopo un osservazione generale scesi al piano di sotto per salutare la mamma <<Ti ricordi le regole?>> mi chiese la mamma con una faccia poco convinta <<Si, le ricordo>> le risposi con un espressione scocciata, mi salutò e si diresse verso l'auto.
<<Allora Nancy, cosa vuoi fare?>> mi chiese mio padre <<Intanto volevo ringraziarti per la camera, è stupenda!>> gli dissi con un espressione felice <<Di nulla, dopo tutto sei la mia bambina!>> mi disse lui scherzosamente <<Papà!>> gli risposi ridendo <<Comunque, per oggi preferirei sistemare le mie cose, magari domani possiamo andare a fare una passeggiata nel bosco se ti va>> gli domandai pacatamente <<Il bosco...non so>> strano di solito lui amava andare nel bosco con me <<Perchè quell'espressione?>> domandai un po' preoccupata <<In questi giorni ci sono state diverse sparizioni nel bosco...>> mi rispose nervosamente <<Oh, capisco allora facciamo una passeggiata al parco?>> gli domandai <<Va bene>> mi rispose già più tranquillo.
Andai in camera mia, sistemai i miei indumenti le scarpe e tutto quello che avevo portato, avevo anche appiccicato qualche foto sulle pareti color bordeaux ci impiegai meno di quanto mi aspettassi quindi scesi per chiedere a mio padre se volesse fare qualcosa <<Papà ho sistemato tutto vuoi...>> era davanti la TV aveva le mani dietro la testa e sembrava spaventato, mi avvicinai per chiedergli cosa stava accadendo ma non ebbi risposta. <<Papà vuoi dirmi cosa succede?>> nessuna risposta da parte di mio padre ma la TV parlava chiaramente, era stata trovata una ragazza morta nel bosco, la cosa si faceva sempre più inquietante <<Papà conoscevi quella ragazza?...>> domandai sottovoce <<Si chiamava Giorgia, era una mia studentessa...>> cosa le è successo? Cosa stava accadendo? Mille domande e poche risposte <<Com'è morta?...>> domandai << Dicono di un animale, ma io non gli credo...c'è qualcosa che non quadra>> mi disse continuando a guardare la TV <<Secondo te stanno mentendo?>> chiesi spaventata <<Si, troppe sparizioni, non può essere stato un solo animale, forse un branco, oppure qualcuno...un pazzo... un killer>> lo guardai inquieta mi tremavano le gambe <<Domani io devo andare a scuola, dobbiamo far fare gli esami ai ragazzi dell'ultimo anno>> mi disse <<Ok, per quanto starai fuori?>> domandai ancora con il corpo tremante <<Penso due orette...>> non mi piaceva il fatto di rimanere a casa sola, mattina o sera che fosse.
Andai in camera mia e mi sedetti sul letto, cercai di trovare una spiegazione a tutto quello che stava succedendo ma le uniche che ero riuscita a trovare erano inquietanti, mi stavo seriamente spaventando capì che quella sarebbe stata l'estate peggiore della mia vita.
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Ti amerò sempre - Eyeless Jack [COMPLETA]
FanfictionNancy, una semplice ragazza di 16 anni voleva passare un'estate in tranquillità insieme a suo padre, ma già dal suo primo giorno si ritroverà ad affrontare esperienze assurde. Mille sentimenti cercheranno di affogarla: tristezza, paura, felicità, co...