Capitolo 4 - Sotto La Maschera

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Mi svegliai ansimando, avevo la fronte sudata tutto il mio corpo stava sudando, mio padre arrivo correndo in camera <<Nancy?! Cosa succede stai bene?! Ti ho sentita urlare!>> mi disse preoccupato e spaventato <<Si papà...sto bene, ho fatto un incubo...>> risposi con voce fiacca <<Cosa hai sognato?>> mi domando sedendosi accanto a me <<Ero nel bosco e un tizio mi stava inseguendo continuando a dire il mio nome>> non volevo andare nei dettagli, avevo ancora troppa paura per dire qualcosa a qualcuno <<Andiamo, ho preparato la colazione>> andammo a fare colazione e poi andai a fare una doccia rinfrescante, entrai nella mia stanza per prendere dei vestiti e sbirciai dalla finestra per vedere se Jack era lì, fortunatamente no. Mi avvicinai allo specchio per vedere com'ero, avevo messo dei pantaloncini di jeans, una maglia bianca e delle ballerine rosse, avevo messo il mio choker preferito che si abbinava coi miei orecchini, presi lo zaino e andavi velocemente al piano di sotto <<Perchè non fai crescere i capelli?>> mi chiese mio padre guardandomi scendere le scale <<L'ultima volta mi avevi detto di tagliarli! Secondo me sono perfetti, mi arrivano sopra le spalle>> dissi annoiata <<Potresti farli allungare solo un po'...>> mi disse lui <<Forse...>>. Andammo al parco, c'erano molte persone molti bambini e ragazzini, sembrava tutto così...normale. Erano ancora piccoli, magari non erano a conoscenza della situazione ma alcuni di loro avevano 13-15 anni, mi sembravano abbastanza grandi...Non ci feci troppo caso e continuai la mia passeggiata. Mi fermai davanti una fontana, mio padre era andato a parlare con un suo amico, avevo la tavoletta grafica, quella era un' ottima occasione per fare un bel disegno, iniziai a disegnare, lo sfondo, la fontana, le panchine, un ragazzo... aspetta quel ragazzo... era Jack, mi stava fissando era fottutamente inquietante ma non badai troppo a lui, lo guardai ma feci finta di non vederlo, per un attimo pensai <<Ma nessuno fa davvero caso a sto tizio?>> ma dovevo ammettere che Jack sembrava un ragazzo normale aveva la pelle grigiastra e non aveva gli occhi...ma col cappuccio della felpa davanti non si notava. Onestamente provavo curiosità, volevo vedere quello che c'era realmente sotto la maschera, qualcosa di lui mi attirava, non capivo cosa, ma... quel ragazzo aveva un non so che di particolare... forse la sua storia, forse il demone in lui. Mi continuava a guardare, poggiato contro un albero, mi sorrideva ma non mi sembrava il caso di ricambiare il sorriso, dopo tutto non sapevo quello che voleva fare... mi alzai appena finì il disegno e andai da mio padre <<Papà...>> chiesi con tono sottile <<Si Nancy?>> rispose lui sorridendo <<Io sto andando a casa ok?...>> gli dissi <<Va bene>> rispose lui tranquillamente. Mi diressi verso casa, mi sentivo osservata e avevo una vaga idea di chi mi stesse guardando, entrai velocemente e chiusi subito la porta, andai in camera mia, e mi ritrovai Jack <<Mossa prevedibile Jack...>> gli dissi <<Non volevo lasciarti sola piccola>> mi disse avvicinandosi <<Non chiamarmi così...>> gli dissi allontanandomi ogni volta che si avvicinava <<Stai finendo con le spalle al muro>> mi avvisò <<Ti prego allontanati...>> gli chiesi quasi con le lacrime agli occhi <<Perchè dovrei farlo?>> mi domandò con un piccolo sorriso <<C-cosa vuoi farmi?>> chiesi tra le lacrime e i singhiozzi <<Non devi avere paura di me, devi avere paura degli altri>> mi rispose guardandomi seriamente <<I-in che s-senso degli altri?>> domandai sempre più inquieta <<Ho visto il tuo bellissimo libro, parla di alcune creepypasta giusto?>> mi chiese prendendomi per i fianchi <<Jack lasciami...>> dissi con un leggero urlo <<No>> mi disse con un ghigno in volto <<Jack lasciami ho detto>> replicai, ma lui non mi lasciava quindi fui costretta a dargli una ginocchiata <<NON TOCCARMI>> gli urlai <<Va bene piccola, calmati, ti ho detto che non ti farò nulla, solo che... sei così bella, hai due occhi stupendi...castani, come quelli di mia madre, povera donna...>> mi disse quasi piangendo <<Jack? stai bene?>> chiesi con un filo di voce <<Si, sto benissimo quando sto con te...>> arrossii, ma contemporaneamente sentivo l'ansia, ne dovevo essere felice o spaventata? <<Jack, dimmi cosa vuoi da me... ti prego>> chiesi guardando il pavimento <<Te l'ho detto, sto benissimo quando sto con te, non posso allontanarmi, ormai sono tre anni che... ti spio ecco...>> disse imbarazzato <<Cosa?!>> urlai spalancando gli occhi <<Si, ora penserai che sono un pazzo, forse lo pensavi anche prima, ma ora ne hai la certezza...>> ero turbata dal fatto che mi spiasse da tre anni non dal fatto che mi spiava e basta... <<Tre anni...TRE ANNI E IO NON HO VISTO NULLA?!>> dissi stupita, Jack scoppiò a ridere <<Seriamente sei preoccupata solo per questo?>> chiese tra una risata e l'altra <<Sto parlando con Eyeless Jack cosa dovrei fare secondo te? Cercare di scappate per poi morire istantaneamente?>> forse non avrei dovuto dirlo <<Quindi tu scapperesti?...>> domando con voce fioca <<Mi hai detto che mi spii, che non riesci a stare lontano da me, non vorrei offenderti ma io ho paura, io ho paura di quello che c'è dentro, ho paura delle emozioni cattive, io non ho paura di Jack Nichols>> cercai di spiegare <<Quindi hai letto...>> chiese lui incredulo <<Si>> risposi <<Oh, mi fa piacere...>> disse piano <<Jack cos'hai?>> si vedeva chiaramente che qualcosa lo turbava <<Scusa devo andare...>> disse avvicinandosi alla finestra <<Sta sera sono sola...>> scema, scema, scema! Perchè gli ho detto che sarò sola sta sera?! <<Oh, va bene piccola, forse vengo, così non ti sentirai sola>>.

Si lanciò dalla finestra e sparì subito <<Sempre più veloce...>> disse <<Chi sempre più veloce?>> cazzo, mio padre mi aveva sentita <<Un tizio, gira spesso da queste parti con l'auto, guida davvero veloce, è pericoloso...>> dissi cercando di non dare sospetto <<Qui è pieno di idioti>> lo presi come un avvertimento <<Sta sera a che ora vai?>> gli domandai <<Verso le otto>> disse fissando la finestra <<A che ora torni?>> si potevo sembrare un po' ficcanaso, ma non volevo che magari tornando vedesse Jack, sempre se aveva voglio di tornare... <<Mezza notte, non lo so...>> perfetto, non lo sapeva nemmeno lui <<Non lo sai nemmeno tu!>> dissi ridendo.

La giornata proseguì normalmente, verso le sette di sera vidi Jack dalla finestra, mi stava osservando come al solito, presi un po' di coraggio e... lo salutai con la mano, ricambiò il saluto. Non so perchè ma Jack aveva qualcosa che gli altri non avevano secondo me, lui provava dispiacere, lui non voleva uccidere...era umano, magari non del tutto, ma lo era, e lo voleva restare...

Ti amerò sempre - Eyeless Jack [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora