capitolo 6 Daniele! *un po pervertito xD*

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Quella mattina mi sveglia senza più un filo di febbre, cosi mi vestii,pettinai e sistemai. Visto che tutte le sante mattine sembravo un pesce lesso , ma vabbè dettagli.

Appena scesi stavano tutti facendo colazione, ho almeno stavano mangiando come animali appena svegliati dal letargo.

"Ciao Mayu-Chan!" Disse  Saito correndo ad abbracciarmi.

"Ciao Saito te scolli perfavore?" Dissi sorridendo.

"No!" Disse con la voce da bambino capriccioso.

"Onii-Channn e dai" dissi con voce cucciolosa.

"Umh...Umh" disse staccandosi da me e ricomponendosi.

"Vado a lavoro" aggiunse.

"Si si ciao" dissi agitando la mano in segno di saluto.

Prima che potesse uscire suonò il campanello.

"Chi diavolo è" disse lui borbottando.

Apri e si trovò davanti Daniel! Rimase inizialmente scoinvolto, ma dopo reagi e si riprese dallo stato di trance.

"Ciao Saito c'è Mayu?" Disse lui.

Io mi trovavo in cucina quindi sentivo tutto c'ho che accadeva, come tutti gli altri in cucina, che, naturalmente mi osservavano straniti.

"Ah si! Entra Daniel" disse con tono leggermente infastidito Saito.

"Grazie!" Disse dolcemente per poi entrare.

"Guarda Mayu è in cucina" disse Saito di tutta risposta.

Sentivo i passi di Daniel avanzare e mi scappò un "tacci tua Saito" sussurrato che fece ghignare Keisuke "tacci amche tua" dissi nuovamente in sussurro a Keisuke.

Presi una mela mi sedetti e feci finta di fare colazione.

"Scusate" disse Daniel sporgendo la testa.

"Oh Daniel che sorpresa!"  Dissi facendo la finta sorpresa.

" come se non l'avessimo già sentito" disse Keisuke in sussurro.

Io gli lanciai una gomitata sullo stomaco, e fece un'espressione di dolore.

"Comunque Mayu vuoi uscire con me come ieri?" Chiese con lieve rossore sulle guance.

"Ah si va bene" dissi sorridendo.

"Grazie t'aspetto fuori" disse sorridendo.

"Certamente" dissi ammiccando.

Usci e dopo aver salutato tutti, anche se contestavano, andai lo stesso con Daniel.

Appena uscita mi fece salire sulla sua moto e sfrecciammo in un bosco sconosciuto, completamente deserto. C'era solo una casetta abbandonata in stile gotico.

"Vieni" mi ordinó.

"Perchè siamo qui?" Dissi spaventata.

"Non fare domande" disse serio.

"O-okay" dissi balbettando.

Entrammo in casa e c'era odore di naftalina, davvero orrendo.

La vernice dalle pareti scrostata metteva ansia, e nel pavimento di legno nero per lo sporco c'erano dei buchi sparsi quà e là.

"Ora siamo soli" fece uno sguardo malizioso.

"E allora?" Dissi neautrale.

"Ora puoi diventare mia" disse ridendo da maniaco.

"Te stai male io me ne vado" feci per andarmene ma mi bloccò per il polso.

"Te non vai da nessuno parte" disse sbottonandomi la camicia nera.

"Ahhhh" gridai mentre mi lasciava una fila di baci su tutto il collo.

"Levati!" Dissi spingendolo all'indietro, ma senza risutato era molto più forte di me.

"Collabbora e andrà tutto bene" disse levandosi la maglietta.………………

Me

Muahaha lo so sono malvagia…… no vabbè se volete continuo subito senno aspettate il prossimo fine settimana ciau

Onee-Chan! ma lo sai che ti amo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora