Capitolo 1.4 - Un tuono improvviso

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Con l'inizio dell'alba, Zen'itsu e Ayaka potevano finalmente riposarsi.

<Vado a cercare un po' di frutti, o comunque cerco qualche animale. Vieni con me?>, chiese Zen'itsu.

<No, grazie. Io sto qua, a riposarmi. Anche se buona fortuna a trovare degli animali in questo posto. I demoni probabilmente se li sono mangiati tutti da un bel po'.>, disse Ayaka sdraiandosi per prepararsi a dormire.

<Due giorni fa ho trovato uno scoiattolo, direi che c'è ancora vita in questo posto oltre a quelle cose...>, rispose Zen'itsu ridendo.

<Hai controllato almeno che non fosse un demone?>, le chiese guardandolo con uno sguardo sospettoso. A Zen'itsu venne un colpo, non sapeva che anche gli animali potessero anche loro trasformarsi.

<Da quando gli animali possono diventare demoni!?>, chiese terrificato.

<Da sempre, scemo. Lasciami un po' in pace adesso.> Ayaka era seccata, voleva dormire, e voleva che Zen'itsu se ne andasse per poterla lasciare un po' in tranquillità, almeno il tempo di farla riposare senza disturbi.

Zen'itsu uscì dalla grotta, in cerca di cibo. La sua ricerca proseguì per gran parte delle ore mattutine, che si inoltrarono verso le ore pomeridiane. La ricerca però non ebbe alcun successo. Frutta secca e animali, oltre a casi rarissimi, sembravano non esistere in quella foresta.

Era ormai pieno pomeriggio, e Zen'itsu decise di tornare indietro.

Durante la stanca camminata di ritorno verso la caverna voleva soltanto dormire. Tornò a mani vuote, deluso e stremato, Ayaka era seduta, con la schiena appoggiata sulla parte rocciosa. Sembrava sveglia e riposata, stava giocando col suo tanto facendolo girare e ruotandolo sulle mani.

<Bentornato.> le disse senza neanche guardarlo, <Hai trovato qualcosa?>, chiese a lui.

<No, niente. Voglio soltanto dormire.> rispose distrutto.

<Ce la fai a sopravvivere un'altra notte, almeno?>, le chiese volgendole lo sguardo. Zen'itsu non si aspettava questa domanda. Da come era intonata la domanda, per un attimo ebbe l'impressione che Ayaka ci tenesse un minimo a lui.

<Sì, la fame e la sete non sono solitamente un problema per me.>, gli rispose.

Zen'itsu si sedette di nuovo vicino a lei, appoggiando la sua testa sulla spalla di Ayaka per riposarsi. Lei, gentilmente, spinse la testa in modo tale da fargliela appoggiare sulla parte opposta, sul freddo e duro pavimento roccioso.

Per Zen'itsu quella azione era una piccola sconfitta personale.

<Ehi, Ayaka-chan...>, chiese mentre era sdraiato per terra, cercando di creare una piccola conversazione per conoscerla meglio. <...Come vivi te? Fuori da qua, intendo.>, gli chiese. Ayaka smise all'improvviso di giocare con il tanto. Lo posò nel suo fodero, e sospirò.

Un'altra volta, Zen'itsu aveva l'impressione di aver toccato un'altra nota dolente.

<Là fuori c'ho un marito ed un figlio. Io sono l'unica ammazzademoni. Mio marito, Kenzo, lavora nei campi agricoli della famiglia mentre mio figlio, Minoru, ha solo tre anni. Io ho lo scopo di proteggerli, dato che ho una maggiore esperienza nel combattimento. Prima vivevo con mio zio, che mi ha insegnato la respirazione della tempesta. Poi mi sono fatta una famiglia, ed ero preoccupata da quanto fossimo esposti in zone ricche di demoni in piena campagna, ed eccomi qua, a 24 anni ancora ad affrontare esami.>, le rispose.

<Quindi, cosa fai normalmente? Come vivi la giornata di solito?>, chiese Zen'itsu.

<Mi sveglio, e mi metto al lavoro quasi subito. A volte do' un'occhiata al campo, altre volte mi prendo cura del bestiame. Periodicamente però devo rimanere allenata, quindi torno da mio zio ad allenarmi per evitare che la mia respirazione arrugginisca.>

Prima di Demon Slayer: Il preludio di Zenitsu [Kimetsu no yaiba Fanfiction]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora