Capitolo 4 - Esprimi un desiderio

1.8K 34 12
                                    

Da qualche giorno mi sono trasferita da Xavi. Dopo l’altra notte, il solo pensiero di passarla nuovamente con Robert mi procura crampi allo stomaco e conati di vomito, che sinceramente avrei fatto volentieri a meno. Continuare a vivere lì è ormai divenuto sfiancante e sentirmi sempre sull’orlo di un precipizio, non mi aiuta ad andare avanti. Ormai da diverso tempo, il nostro matrimonio era un tale disastro. Fin dal principio lo pensavo, ma a quel tempo, quando hai appena compiuto vent’anni, non ti rendi esattamente conto delle scelte che fai. Agisci senza riflettere e combatti solo spinta da qualcosa che sembra apparentemente bello. L’amore rende cechi e folli, ed è così che ero. Cieca e del tutto folle d’amore: per Robert. Sistemo i vestiti nell’armadio e cerco di non pensare troppo. Voglio cancellare gli ultimi giorni e voglio provare a riprendere in mano la vita che avevo sempre sognato. Prendo il vestito con gli spacchi e accarezzo gli spacchi ai lati è così elegante e sexy. Ripenso all’altra sera e allo sguardo di quel l’uomo così enigmatico e affascinante. Per la prima volta mi ero sentita bella e ormai da tempo avevo dimenticato quanto potesse essere gratificante. “… Sei veramente incantevole. Una delizia per gli occhi.” La sua voce, i suoi occhi smeraldo ed infine la sua mano che si congiunse alla mia, anche se solo per un breve istante. In quei pensieri il mio viso si scaldò e un calore che mai avevo provato, iniziò a scorrere dentro di me. I pensieri di quel meraviglioso uomo, per un breve istante, avevano cancellato il presente burrascoso e ostile che stavo vivendo. Xavi era entrato nella stanza ed io non mi ero nemmeno resa conto del suo arrivo fino a quando: << Allie? Terra chiama Allie? >> 

<< Eh? Si.. Scusa. Dimmi. >> 

<< Tutto apposto, tesoro? >> 

<< Diciamo di sì. >> Sorrido lievemente. Sperando che non si accorga del mio eccessivo rossore che aleggia sulle gote. 

<< Ho pensato di andare a cena fuori questa sera, cosa ne pensi? Io e le ragazze abbiamo pensato di farti svagare un po’. Ne hai bisogno? >> 

<< Non so, Xavi. Io ho bisogno di tempo e per troppo tempo sono rimasta all’oscuro del nuovo mondo. Quindi ti prego di farmi adattare alla nuova vita. Già è difficile così. >> Prendo una maglietta e la ripongo accuratamente nell’armadio. Xavi non aggiunge nulla per qualche secondo, ma torna all’attacco poco dopo. 

<< Ti capisco e lo accetto. Ma hai bisogno solo di ridere e svagarti un po’. Una cena, che male può farti? >> 

Mi volto verso di lui ormai rassegnata e rispondo semplicemente: << Ok, va bene. Ma niente cose strane, stile “Sex and the City”, ti conosco Xavi. >> 

<< Fidati di me. Tesoro tu ricomincerai a vivere >> Strizza l’occhio ed io lo fulmino di rigetto, già pentendomi della decisione presa. Così senza aggiungere altro, esce dalla stanza sorridente e torna in salotto pavoneggiandosi come una gatta in calore. 

Con l’aiuto di Xavi ho optato per un vestito nero metà pizzo e metà stoffa a tinta unita. E’ leggermente ampio, ma comunque corto ed elegante. Mi guardo allo specchio e decido di colorare quel viso spento e quasi vissuto. Finisco per dare un tocco naturale ma leggermente elegante e pulito. L’ombretto rosa opaco glitterato da ai miei occhi uno sguardo alquanto luminoso ed infine concludo con un poco di lucidalabbra. I tacchi risuonano nel salotto mentre Xavi si mette la giacca rosa shocking, si volta e rimane stupito dalla tanta trasformazione. Dopo giorni alla “Bridget Jones”, depressa e a mangiare gelato in pigiama, questa serata mi ci voleva proprio.

<< Tesoro! Sei meravigliosa. >> 

<< Grazie, Xavi. Anche se sembro più una bambola che una donna. >> Dico arricciando il naso. 

<< Fidati. Le bambole sono più sexy e seducenti delle classiche donne stizzose e con la puzza sotto al naso. Sei spettacolare. E adesso andiamo. >> Mi sorride ed usciamo di casa senza aggiungere altro se non parlare di quanto ci divertiremo e sbronzeremo. 

La primavera seppur vicina sembra così lontana. Il vento soffia lieve e pungente sulla città e sulle nostre pelli esposte, procura piccoli brividi. Così per scaldarmi un po', cerco di pensare a quei meravigliosi occhi. Quelle pupille chiare e pressanti, che per poco tempo mi avevano scaldato e mi avevano procurato quel piacere, ormai mi appariva troppo lontano e quasi dimenticato.  Resto fissa a quell’unico attimo così caldo e passionale ed infine arriviamo davanti al bistrot. 

“ Le petit Amie” si affacciava al London Bridge così elegante e maestoso. Ne fui rapita dalla tanta eleganza e quella semplicità moderna e calorosa mi colpì all'istante. Le luci calde del ristorante illuminavano la strada e percepii quello stesso calore, che per tutto il tragitto mi aveva tenuto compagnia, scaldandomi dentro. Restammo in attesa dell’arrivo delle ragazze. Erano amiche di corso di Xavi e anche loro erano in attesa di poter un giorno divenire le più grandi ed eccelse ballerine, esattamente come lui. Erano così pieni di sogni, ed ognuna di esse, avevano obbiettivi da raggiungere.  Per un breve istante, mi sentii lontana da quel mondo. Apparii così sfuggente e distaccata, che quasi ero sul punto di mettermi a piangere. Finalmente arrivarono, sui loro tacchi da dodici centimetri; slanciate e bellissime. Ognuna di loro, furono così gentili e aggraziate, anche se non avevamo niente in comune, mi fecero un ottima impressione. Cercai di non mostrare nessun attacco di totale smarrimento, ma Xavi percepì subito qualcosa e senza indugiare si avvicina a me. << Stasera ragazze baldoria e musica. Per Allie e per noi sarà un nuovo inizio. Siete pronte? >> Tutte si mettono ad urlare e si esaltano sempre di piu. Infine dopo vari commenti e dopo aver indossato cerchietti sulla testa con piccoli peni rosa, entriamo.

Dentro il ristorante mi sono lasciata finalmente alle spalle quel triste dolore, e decisa prometto di godermi quella meravigliosa ed imbarazzante serata.
"Che questo nuovo capitolo, prenda forma." 

Dopo un ora sono finalmente un po' brilla e mi gusto con immenso piacere le capesante e parlavo con Elenoire. Le chiesi del più e del meno e cercai di non soffermarmi su discorsi che mi avrebbero portato a parlare di me. Non ero ancora pronta a parlare della separazione e benché meno del dolore che ancora si ripresentava nel solo sentirlo nominare. 

La cameriera si ripresenta al nostro tavolo afflitta. Dopo tre bottiglie di vino della casa e battute sconce e indecorose, con indosso ancora quei cerchietti rosa, si scusa educatamente e ci comunica la dimenticanza di una torta. Xavi, come al suo solito voleva festeggiare alla grande e aveva deciso in mio onore, di prenotare un dolce, per inaugurare questo mio nuovo iniziò. Non proferii nulla ormai rassegnata e Xavi gentilemente optò con la cameriera una torta fatta sul momento. Lo Chef inoltre ci aveva offerto spumante e biscotti con glassa, alquanto deliziosi. La serata anche se non nel mio stile, si amalgamò perfettamente, ed io cercavo di tranne ogni suo beneficio. Fino a quando non arriva
la torta con le candele, ed infine, lui. Sorridente e spumeggiante come quella sera. La sera esatta, in cui miei occhi hanno visto i suoi.

 La sera esatta, in cui miei occhi hanno visto i suoi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Buon pomeriggio, spero che il capitolo vi sia piaciuto 🌹❤️🌹

Aspetto tante stelline e commenti

Dimmi di sì - Sei la donna della mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora