La seduta || Taekook

4.

-ma che cosa...-
Era sinceramente scioccato.
Aveva studiato tutti casi possibili di autolesionismo essendo il suo argomenti preferito, ma non aveva mai letto o sentito di tagli come se fossero disegni.

Taehyung era orgoglioso, si sentiva un pittore che mostrava i suoi quadri in una galleria di Parigi.
Ora che il dottore le aveva viste non aveva motivo di nasconderle così, facendo attenzione a non scontrare il cotone con la pelle, si tolse la felpa mostrando la maglia bianca leggermente sudata che si era aderita ancora di più al suo corpo.

Jungkook mentalmente stava facendo dei respiri profondi per togliere dai suoi pensieri il ragazzo davanti a lui.
Ma era impossibile visto che quando riaprì gli occhi vide che il giovane sudato era ancora lì.

- Si sente bene? È tutto pallido-
Chiese preoccupato Taehyung ricevendo un pollice in su e un sorriso dal signor Jeon.

- Perché ti tagli con l'intenzione di fare dei disegni? Sembra molto doloroso -
Si bagnò le labbra con la lingua ed attese una sua risposta
- io...- nemmeno il tempo di iniziare la frase che una specie di campana suonò facendo sussultare Taehyung
-cos'è quel suono?- chiese poi.

Jungkook sospirò irritato
-È la campana che indica che la seduta è finita -
Gli occhi del paziente si illuminarono leggermente e si alzò prendendo la felpa
-quindi posso andare? Bene-
non riuscì nemmeno a rispondergli che Taehyung era già fuori.

Chiuse la porta senza sbattere e prese la bici per tornare a casa e pranzare.

Intanto Jungkook rimase sulla poltrona e dopo qualche secondo di silenzio si scompigliò i capelli irritato
-CHE DIAVOLO STO FACENDO!-
si gridò a se stesso.

Durante tutta la seduta non gli staccava gli occhi di dosso e quando si tolse la felpa iniziò ad avere pensieri poco casti, forse quella mano sul cavallo del pantalone non era poi un gesto così innocente.

Si prese una camomilla e poi uscì dall'ufficio per la tanto attesa pausa pranzo.
Non vedeva l'ora che tornasse il lunedì per poterlo rivedere, voleva quelle risposte.