2.

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La mattina seguente si svegliò con calma, stiracchiandosi un pochino.

Si alzò e cambiò la medicazione, per poi scendere in cucina e fare colazione.

Erano le 11 e, siccome la madre era a lavoro, la casa era vuota.
Sul frigo il solito bigliettino che recitava;

" amore sono a lavoro fino alle 20, ti ho preparato il pranzo... e ricordati della visita alle 12.00 con il dottore.
                     - mamma♡"

Fece ugualmente colazione con calma nonostante l'orario e poi si andò a preparare.
Non aveva la minima voglia di uscire di casa e lo dimostrava anche la sua faccia costantemente apatica.

Mise una t-shirt bianca e dei jeans neri aderenti, oltre alla felpa del medesimo colore per coprire i tagli fasciati.

Prese la bicicletta e pedalò velocemente per le strade di Seul.
Nonostante non avesse voglia non amava fare tardi, così aumentò la velocità.

Erano le 11.55 quando arrivò davanti l'edificio.
Entrò dentro e si diresse verso la ragazza seduta dietro a un bancone.

Era giovane, con i capelli legati in una coda di cavallo e i vestiti scollati a causa della temperatura elevata di quell'estate.
Era veramente sexy, ma questo a Taehyung non importava minimamente.

Le passò dei documenti e poi la ragazza gli passò un piccolo beg con il suo nome.

- questo ti servirà per entrare senza dover passare da me ogni volta, ora accomodati lì. il tuo turno è tra poco -
Gli spiegò svogliatamente.

Lui fece come detto;
si mise seduto su una sedia e prese il telefono per passare il tempo.

2 minuti dopo da una delle porte uscì un ragazzo con gli occhi inondati dalle lacrime.
Era basso, con i capelli rosa e con delle mani davvero piccole per uno della sua età.

Non riuscì a leggere il nome sul suo beg, ma giurò di aver intravisto una J.

Poco dopo la ragazza del bancone lo chiamò e gli indicò la stanza in cui sarebbe dovuto entrare. La stessa del rosa.

Prese un bel respiro e bussò;
Una voce non troppo bassa, apparentemente giovane, gli diede il permesso di entrare ed aprì la porta.

Si guardò intorno e notò quando quello studio fosse luminoso e tranquillizzante.

Il dottore si alzò dalla poltrona e si diresse verso il giovane.
- Salve - iniziò quest'ultimo
- ciao tu sei..Taehyung, giusto?- chiese fissando il suo quaderno degli appuntamenti.
-Kim Taehyung- si presentò provando ad essere il più normale possibile.

Lo fece accomodare sulla poltrona difronte la sua e mise un paio di occhiali con una montatura leggera rendendo suo viso ancora più innocente.

Aveva la pelle chiara, le labbra sottili, i capelli castani e un outfit completamente aderente.
Come aveva intuito prima il medico era giovane, molto giovane per i suo gusti.

- piacere mio Taehyung, io sono il dottor Jeon. Ma chiamami Jungkook e diamoci del tu -

La seduta || TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora