Strange Things Did Happen Here

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Era una sera d'estate a Hawkins, piuttosto silenziosa per essere una sera d'estate. Di solito c'era sempre tanta gente da quando accadde quello strano incidente al Mall.
Era silenziosa si, ma non ovunque.
Vicino ai binari del treno che passavano per la foresta, un gruppo di ragazzi correva urlando, in preda al panico.
"Ci sta raggiungendo!"
"Dobbiamo continuare a correre!"
"Undici ti prego fa qualcosa!"
"Dustin piantala! Lo sai che non ha ancora riacquistato del tutto i poteri!"
"Ragazzi qui!" - disse Will indicando una zona piena di alberi.
Gli amici lo seguirono e poco dopo si fermarono tutti nello stesso punto, poco distante dai binari, per prendere fiato.
"Dite che ci troverà qui?"-disse quasi ansimando Steve.
"Se non urli magari" - ribatté a bassa voce Dustin, quasi seccato.
Il moro alzò le mani in segno di scuse facendo una smorfia verso il giovane amico.
"El tu stai bene?"- disse Max guardando l'amica che perdeva sangue dal naso. Si nascondevano dietro a grandi tronchi tagliati e intorno a loro solo la natura.
Undici la guardò e annuì, si pulì il sangue con il dorso della mano e si girò verso Mike, che le stava tenendo la mano.
"Mike che facciamo ora?" - chiese Nancy appoggiata ai tronchi.
Tutti si girarono verso di lui.
"Ora aspettiamo, magari ci ha persi"
Rimasero in silenzio e per qualche minuto tutto tacque. Poi un grande tonfo a pochi metri di distanza li fece sobbalzare.
Una creatura simile a un grande ragno sovrastava gli alberi alla ricerca del gruppo di ragazzi.
"Will senti nulla?"
"Luke non sono più collegato a lui, non lo sento più ormai da un anno"
Poi di nuovo quel tonfo. La creatura, simile a un'ombra si avvicinava lentamente.
"Undici sei sicura che puoi batterti?"- disse sottovoce Jonathan.
La ragazza annuì, ma sul suo volto c'era paura. Non era più come un tempo. Ora quando usava i suoi poteri, da poco tornati alla luce, ogni parte del suo corpo faceva male.
"El non sei costretta a farlo"- disse Mike, preoccupato di poter perdere la sua amata.
"Ce la faccio Mike. Devi fidarti di me" - lei lo guardò, facendo un sorriso per cercare di tranquillizzarlo.
I passi di quella bestia ormai erano vicini al gruppo, diventavano assordanti più si avvicinava.
"Non voglio morire, non voglio morire!" - la voce  di Dustin era terrorizzata.
"Ehi Henderson, piantala. Come mi hai detto l'anno scorso se muori tu muoio anche io e vorrei evitare. Quindi per favore fa silenzio"- ringhió a bassa voce Steve.
Un arto del mostro si piazzó esattamente a qualche centimetro di distanza dai piedi di Nancy che cercò di urlare, ma Jonathan le tappó la bocca con la mano prima che potesse farsi sentire dalla creatura.
"Forse dovremmo andarcene"-bisbiglio Max, ma nessuno le rispose. Erano tutti immobili, terrorizzati da cosa sarebbe potuto succedere se quella cosa lì avesse sentiti.
La zampa di quel mostruoso essere si spostò in avanti, lasciando un grande solco sul terreno.
"Tra quanto passa il prossimo treno?"- chiese Mike.
"Non ne ho idea, ma non è un buon piano aggrapparsi a un treno in corsa"-disse Luke guardando l'amico.
"No idiota. El può batterlo, ma non da sola. Magari se lo facciamo posizionare sui binari subirà qualche danno"-disse il moro.
"Così non dovrà fare tutto lei. Può funzionare"-disse Steve. Si alzò dal nascondiglio e furtivo si spostò verso i binari.
"Che diavolo fai Steve!" - bisbiglió Jonathan alzandosi di scatto e smuovendo le foglie.
Steve si bloccò e si girò verso la cosa, che si era bloccata e si guardava intorno.
Si voltò verso il giovane e con un dito sulla bocca e gli occhi duri gli disse di fare silenzio.
Guardó ancora la creatura, ma questa si stava allontanando piano.
Con un cenno della testa disse al gruppo di seguirlo. Si spostarono sull'altro capo dei binari.
"Ok il treno arriverà da quella direzione e quel coso è troppo grosso per stare tutto sui binari. A meno che non si abbassi o non si sposti su un lato dei binari. Mi seguite?"-disse Steve guardando il gruppo.
Quasi tutti annuirono.
"Quindi vuoi fare rumore da questa parte così da fargli mettere le zampe, o qualsiasi cosa siano quei così, sui binari?"-chiese Nancy confusa.
Lui annuì.
"E poi quando il treno lo prenderà Undici gli darà il colpo finale" - concluse Dustin.
Mike afferrò il braccio della ragazza e lo tirò leggermente. Lei lo guardò e capì che voleva parlargli. Si allontanarono piano tornando dall'altra parte dei binari.
"Dove diavolo vanno"-disse Will.
Il gruppó borbottó un attimo, prima di vedere Mike alzare una mano e rassicurare tutti.
"Che c'è Mike"-lo guardò in cerca di una risposta.
Mike aveva la testa china, guardava le loro mani intrecciate.
"Non voglio che tu lo faccia"
Il volto sbalordito della ragazza fece preoccupare tutti.
"Non puoi chiedermelo, lo sai"-cercò di lasciare la mano di Mike, ma la stretta era troppo forte.
Il ragazzo alzò la testa, una lacrima solca a il suo viso quasi dolorante.
"Mi avevi promesso che non ti avrei persa"
"Mike"-Undici gli mise una mano sul volto e lo costrinse a guardarla. Sorrise verso di lui -"Non mi perderai"
"Promesso?" - chiese lui.
"Promesso"
Si guardarono per un istante, sorrisero entrambi e in quel momento regnò il silenzio. Ci fu un bacio tra i due giovani amanti, pieno di paura, speranza e fiducia.
Sarebbe stato troppo bello da poter interrompere.
"Ehi.. Pss.. Ragazzi"-disbiglió Dustin -" troverete una camera più tardi, ora dovremmo salvare il mondo. Di nuovo"
Max lo guardò male.
"Amico ti ricordo che l'ultima volta ti sei messo a cantare" - disse Luke alzando un sopracciglio.
Una risata soffocata partì dal resto del gruppo.
I passi del mostro stavano tornando a essere pesanti.
"Cazzo sta tornando"-disse Dustin vedendo i gigante in lontananza.
Ci fu un lungo fischio poco più in là.
"In perfetto orario come sempre"-esclamò Nancy.
"OK dobbiamo correre.."-Steve cercò lo sguardo di tutti. Contó con le dita fino a tre e urlò-"Adesso!"
Partirono tutti verso la creatura facendo rumore sulle foglie. Il mostro era più veloce, ma c'era qualcosa che non funzionava. La creatura si era addentrato nel bosco, allontanandosi dai binari.
Mike stava per raggiungere il gruppo passando i binari, ma El si fermò di colpo.
"El che fai. Di qua!"
"No! È troppo veloce. Tornate indietro! Adesso!"-urlò agli amici che si fermarono di botto e la guardarono.
"Fidatevi di me! Muovetevi"- disse iniziando a correre dall'altra parte.
Mike era vicino ai binari e invitava gli altri a muoversi.
"Ragazzi non le mette le fottute zampe sui binari!" - si guardò alle spalle Dustin.
"Tu corri!" - disse Jonathan infondo al gruppo.
"Non funzionerà mai. È dalla parte sbagliata"-sussurrò Undici. Si fermò e inizio a urlare contro il mostro per attirare la sua attenzione. Funzionò e la creatura mise una delle ultime zampe sui binari, ma era troppo vicino.
"Undici corri!"-urlò Mike.
La creatura stava alzando uno degli arti anteriori per colpire la ragazza.
Undici fece qualche passo indietro e inciampó su una radice.
"Alzati alzati!" - il gruppo si era fermato dalla corsa e stava guardando l'amica alzare il braccio e cercare di fermarlo con i suoi poteri. Il naso iniziò a sanguinare.
'Forza El' pensò tra sé e sé Mike.
La zampa era sospesa in aria, ma continuava a scendere lentamente. Il treno prese in pieno l'ultimo arto, facendo sbilanciare la creatura che abbassò la zampa davanti per potersi reggere in piedi.
"Non c'è la farà mai"-bisbiglió Mike.
El era sfinita e senza fiato. Non si accorse che la creatura stava per riattaccare.
Il treno era a pochi metri dal gruppi ormai.
"Cazzo cazzo cazzo"
Mike corse sui binari mentre la zampa del mostro si abbassava velocemente. Il treno gli passò a pochi centimetri.
"Merda ragazzino"-disse Steve correndo verso i binari.
"Mike!" - lo seguì Nancy terrorizzata.
Tutto il resto del gruppo li segui.
Mike e Undici stavano arrettrando lentamente, mentre la creatura affondava la zampa nel terreno.
Poi sparirono dietro a qualche vagone del treno merci.
Si sentì un urlo ma i vagoni coprivano la visuale. Il mostro attaccò di nuovo.
Ci fu un grande silenzio.
"Che succede!"
"Non lo so"
"Non vede nessuno?"
Il mostro era fermo. Il treno passò ma il gruppo non ebbe il tempo di vedere cosa era successo che un urlo lì fece volare a qualche metro di distanze, contro i tronchi degli alberi.
Era un urlo straziante e pieno di dolore.
La creatura iniziò a sbriciolarsi ed esplose.
La ragazza stava piangendo.
"No! Mike, Mike"
Le lacrime le rigavano il volto e si mischiavano al sangue che le scendeva dal naso, finendo sul corpo del ragazzo che tremava.
"Cristo santo ma che.."- Steve si lamentò del dolore causato dall'impatto.
"Mm.. Cosa.. Mike?" - Nancy cercò di alzarsi.
"Merda" - sussurrò Dustin
"Mike!" - Will si era appena alzato.
"Mike ti prego, Mike"-I singhiozzi della ragazza erano pieni di strazio.
Il gruppo riuscì ad alzarsi, Will fu il primo a raggiungerli.
"Che è successo! Undici cosa.." - la voce del ragazzo si spezzò in gola alla vista dell'amico.
"Siamo caduti, non riuscivo a camminare.." - singhiozzó lei- "Mike, Mike va tutto bene.. Mi ha fatto da scudo.. Quel coso.. Mike ti prego guardami"
Nancy cacciò un urlo appena lo vide.
Gli occhi le si appannarno.
Il gruppo era in cerchio intorno a Mike.
"È come Billy"-sussurrò Max mettendo una mano davanti alla bocca e con le lacrime agli occhi.
Mike si mosse. Respirava ancora. Aveva un grosso buco nello stomaco. L'arto del mostro lo aveva attraversato.
"Mike. Mike"- Undici lo guardò in lacrime.
"El.." - disse senza voce Mike. La guardò.
"Mike andrà tutto bene. Te lo prometto"-disse sorridendo. Era un sorriso triste. La mano della ragazza gli teneva la testa.
Lei guardò in basso e posizionó l'altra poco sopra la ferita. Chiuse gli occhi e  cercò di smettere di piangere.
"El.."
"Undici che fai?" - chiese Luke
"Sto provando a.."
"Lo hai mai fatto" - disse Nancy disperata, aggrappata a Jonathan.
"No, ma devo provare" - singhiozzó di nuovo.
Si sentirono solo i pianto e Steve che chiamava un ambulanza.
Il buco si chiuse, ma non di molto.
"El.."- ripeté Mike.
"Sono qui, sono qui. Mike stanno arrivando i soccorsi , posso dare una mano.. Posso.."
"El fermati, ti farai del male"-disse lui guardandola.
Lei si voltò stupita-"non puoi chiedermelo"
"El c'è una cosa.." - faceva fatica a respirare.
"Mike non ti sforzare"- ora Undici stava tenendo Mike in grembo. Le gambe sotto al busto e il braccio che reggeva schiena e collo.
"El c'è una cosa che non ti ho mai detto" - continuò lui.
"Cosa" - singhiozzó lei guardandolo.
"Almeno non direttamente" - respiró pesantemente.
"Mike" - la ragazza non smetteva di piangere.
"Ti.." - prese un altro respiro- "..amo"
Undici sorrise tra le lacrime.
"Ti amo anche io"- singhiozzó.
Mike alzò una mano e l'appoggió sul viso di Undici. Con il pollice le accarezzò la guancia. El si avvicinò e lo baciò.
I singhiozzi del gruppo erano forti.
Max si voltò e iniziò a correre, Luke la seguì.
"Ehi!" - la fermò e la girò per guardarla.
"È come Billy, ha le stesse ferite. È come.." - la voce le si spezzò in gola. Abbracciò Luke, anche lui in lacrime.
"È come Billy" - continuava a ripetere.
Luke le accarezzò la testa, ma non disse nulla.
Quando El si staccò dal bacio, Mike era immobile, con gli occhi chiusi. Non respirava.
"No. No. No! Noo!" - lei lo strinse a sé urlando e piangendo.
"Me lo avevi promesso! No Mike!"
Il ragazzo era inerme.

Ai funerali Nancy tenne un bel discorso su quanto fosse valoroso suo fratello e su quanto tutti gli volessero bene.
"Era troppo giovane.."-singhiozzó - " non glio ho mai detto ti voglio bene" e scoppiò in lacrime.

Undici rimase in camera per settimane, Hopper le portava da mangiare, ma lei non toccava nulla. Fissava il vuoto, con uno sguardo spento.
"Ehi .." - disse Hopper entrando in camera - "Ne vuoi parlare"
El scosse la testa e delle grosse lacrime iniziarono a scesere sul viso.
Hopper si sedette di fianco a lei e le mise un braccio intorno alle spalle.
"Ho provato a salvarlo" - singhiozzó-"non sapevo se ci sarei riuscita"
Hopper non rispose e la strinse di più.
"Ci ho provato ma.."
"Non hai fallito Undici"- la interruppe Hopper - "il dolore è naturale e con il passare del tempo non cambierà,ma lui non ti ha abbandonato. Vive qui"
La strinse più forte mentre la ragazza piangeva. Le indicò il cuore.
"Era un bravo ragazzo"-fece una grande pausa, poi riprese-" avevi dimenticato il telefono quel giorno. Credo ti abbia lasciato un messaggio"
Le porse il telefono e la guardò.
Undici prese il telefono, lo sbloccó e trovò un paio di notifiche e un messaggio vocale. Hopper si alzò.
"Grazie.. papà" - disse lei guardandolo.
Lui sorrise e una lacrima gli scese lungo il viso. Chiuse la porta alle sue spalle.
El aprì il messaggio vocale, era di Mike. Lo fece partire. La voce di Mike era felice.
"Ciao El. Ehm ti sto aspettando e, si ehm dovremmo uscire oggi. Magari hai dimenticato il telefono o te lo ha preso lo sceriffo" - Undici sorrise sentendo la risata nervosa di Mike attraverso l'apparecchio, le lacrime le rigavamo il volto e bagnavano il lenzuolo.
"In ogni caso volevo sapere se stai bene e di richiamarmi se senti il messaggio" - fece una lunga pausa prima di ricominciare a parlare - "volevo anche dirti ehm una Cora che non ti ho mai detto. Ci ho provato molte volte e non sono mai riuscito a risponderti. So che lo sai, ma vorrei riuscire a dirtelo prima o poi e.. Oh stai arrivando. Wow sei.. Sei bellissima."
El sentì la sua voce-"Mike con chi parli?"
"Arrivo El. Un secondo. Comunque ehm sei qui, magari riuscirò a dirtelo di persona. Sei bellissima, ora devo andare. Ciao Undici"
Il messaggio finì, la ragazza guardò lo schermo piangendo, avvicinò il telefono alla fronte e poi lo strinse a sé, vicino al cuore.
"Ci sei riuscito Mike"- singhiozzó sorridendo.
Guardò la foto appesa al muro del ragazzo più importante della sua vita.
"Addio Mike"

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