Di sicuro un giorno mi ritroveró piú vecchia di Jin, eh?
A quanto pare lui invecchia molto piú lentamente dei normali esseri umani....
Questi erano i pensieri che mi affliggevano quell'estate.
Stesa sul pavimento, un noioso pomeriggio di fine agosto, fissavo immobile il soffitto facendomi aria con un ventaglio.
Eh giá .. Allora è proprio così... Presto io saró adulta... E Jin sará ancora un ragazzo..
Non so per quanto tempo rimasi cosi ferma a guardare il nulla, all'improvviso sentii una voce che mi chiamava.
-Hotaru! Dai, vieni! Ho affettato l'anguria, ne vuoi un pò? -
Era mio zio...
Svogliatamente, mi alzai da terra e posai il ventaglio su un tavolo. Uscii di casa e mi diressi verso il piccolo balconcino che dava sul laghetto presente nella nostra villa.
Osservai il cielo. C'erano poche nuvole, ed un sole cocente che illuminava tutto. Proprio come.. Gli occhi di Jin.
Abbassai lo sguardo. Mio zio era seduto a gambe incrociate per terra e mi stava porgendo una fetta di anguria, sorridendo. Ricambiai il sorriso e presi il frutto, sedendomi accanto a lui. Faceva davvero caldo, quel giorno. Un caldo afoso che si propagava ovunque.
Addentai la mia fetta fresca di anguria e osservai il laghetto.
-Certo che quest'estate fa davvero caldo!- esclamó lo zio.
-giá- risposi io tra un boccone e l'altro.
-molto piú caldo degli altri anni.. Quest'inverno probabilmente il raccolto andrá in rovina...-
Io lo guardai stupita.
-Come mai?- chiesi.
-Vedi, Hotaru...- mi spiegó:- Quando qui in montagna in estate fa così caldo, in inverno succede esattamente l'opposto... Quindi sicuramente quest'anno avremo un inverno freddissimo.. Talmente freddo.. Che anche il Dio della montagna potrebbe beccarsi un bel raffreddore!- Inizió a ridere.
Io rimasi a pensare a quello che mi aveva appena detto e finii di mangiare l'anguria. Dopodichè mi alzai in piedi e rientrai in casa.
-Ehi, Hotaru! Dove vai?- chiese mio zio.
-Devo fare una cosa! Torno subito!- esclamai.
Mi diressi in camera mia a frugare nell'armadio e, una volta trovato quello che cercavo, lo richiusi, mi infilai i sandali, uscii di casa e iniziai a correre in direzione della foresta.
-Una.. Sciarpa?-
Jin osservó con aria interrogativa il pacco che gli avevo appena dato.
-Si! Da quello che ho sentito quest' inverno fará molto freddo! Sai, anche il Dio della montagna potrebbe prendersi il raffreddore!-
Spiegai.
Lui continuó ad osservare prima me, poi il pacco, con un'espressione sempre piú stupita.
-ma cosa...?
-Mi raccomando, vedi di usarla! Ci vediamo l'anno prossimo!- lo salutai con un gran sorriso ed un ampio gesto del braccio e lui ricambió, salutandomi con la mano.
Indietreggiai piano piano e poi mi voltai, correndo felice verso un nuovo anno, ricco di sorprese, di avventure, di cose nuove.. Ma privo di lui, la persona più importante per me.
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Hotarubi no mori e
Romance"verso i boschi della luce delle lucciole" -Lo incontrai lì, in quella foresta. Io, una bambina umana. Lui, uno spirito. Un segreto che ci separa, una voglia incredibile di stare insieme.- Tratta dall'anime "Hotarubi no mori e" di Yuki Midorikawa, d...