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Crystal sognò di trovarsi in un campo di fiori gialli. Camminava sorridente, le mani sfioravano i petali delicati.
Il colore emanava vivacità e solarità, lei parlò con la natura e se ne prese cura. Il sole le riascaldava il viso.
Comparve un violino, lo afferrò, chiuse gli occhi e iniziò a suonarlo.
<<Crystal, hey Crystal vieni a giocare con me!>>
Lei aprì gli occhi e vide il fratello che le tendeva la mano, lei la prese ed entrambi corsero nel campo. Arrivarono in una fattoria, era dei suoi nonni.
I genitori di Crystal erano andati da loro.
<<Crystal vieni a mangiare, la nonna ha preparato le fritelle come piacciono a te>>
<<Arrivo!>> gridò Crystal, si avvicinò al cavallo che aveva rovesciato la ciotola dell'acqua.
Lei accarezzò l'animale, l'abbracciò e gli riempì la ciotola.
Vide una piccola luce filtrare dalla porta della stalla, curiosa si avvicinò, seguí la scia di luce fino a vederla scomparire dietro un albero.
Poi sentì qualcosa solleticarle i piedi.
Vide un fiorellino giallo, lo raccolse e guardò verso l'albero. Non c'era traccia di nessun fiore.
Eppure pensava che fosse caduto da lì.
<<Signorina tutto bene?>>
le chiedeva un poliziotto con occhi azzurri  e cappello calato sulla testa. Avvolse una coperta attorno alla ragazza.
C'erano due macchine ammaccate.
Crystal curiosò dentro l'auto che era vuota, aprì la portiera e vide un fiore giallo sul cruscotto.
Crystal si portò il fiore al petto, una lacrima scese dal suo viso e bagnò il fiore che crebbe e con i suoi petali la coprì, sentì una voce dolce.
<<Hey Crystal sono qui>>

<<Hey Crystal sono qui>> disse Shine.
Crystal aprì gli occhi, aveva lo sguardo triste e il cuscino era bagnato di lacrime.
Davanti a lei, sul comodino con lo specchio vide un vaso con dei fiori gialli.
<<Hai fatto un brutto sogno?>>
chiese Shine, lei annuì.
<<Ti va di raccontarlo? Però prima riempiamo questo pancino>>
Raccontò il sogno e spiegò che i suoi genitori e il fratello avevano perso la vita in un incidente.
Era stata chiamata e accorsa sul posto vide le macchine in pessime condizioni, il parabrezza e i finestrini erano rotti e qualche pezzo sparpagliato qua e là.
Lo scontro era stato fatale per tutti. C'erano ambulanze e poliziotti sul luogo.
Avevano portato in ospedale tutti e i medici avevano dato la brutta notizia.
Shine le stette accanto e la consolò o  almeno ci provò.
<<Non hai toccato nulla>>
indicò il piatto.
<<Non avevo fame e poi si è fatto anche freddo>>
<<Che problema c'è, vado in cucina e si riscalda>>
<<Se invece utilizzassi i tuoi poteri per riscaldare il cibo? Dai so che hai i poteri, è cosi vero? Dimmelo!>>
<<Non sono un mago>>
Shine prese i piatti e si diresse verso la porta della stanza quando gli arrivò un cuscino addosso, si voltò e vide Crystal che sorrise coprendosi la bocca con le mani.
<<Ops volevo vedere se avevi poteri e afferravi il cuscino>>
<<Va bene hai vinto. In realtà ho dei poteri, posso far scomparire o spostare gli oggetti e prevedere le cose...>> Shine  elencò.
<<Davvero?>>
<<...sì, come il cuscino che magicamente ti arriverà adosso>>
le lanciò il cuscino e rise.
<<Eddai...ti hanno mai detto che non si prendono in giro le fanciulle?>>
Shine rise a crepapelle e lei gli fece la linguaccia.
L'angelo andò in cucina e riscaldò i piatti, aveva messo gli ingredienti formando occhi e bocca sorridente.
Crystal sorrise.
<<Uh cosa vedo qui? Il secondo sorriso della giornata!>>
Lei lo abbracciò, lui era perplesso per il dolce e improvviso gesto di Crystal.
Crystal corse nell'altra stanza e ritornò da Shine, aveva un barattolo pieno di conchiglie che aveva raccolto.
<<Ti ricordi quando ti avevo detto che avevo trovato quella conchiglia che dovevo farti vedere? Eccola!>>

<<Ti ricordi quando ti avevo detto che avevo trovato quella conchiglia che dovevo farti vedere? Eccola!>>

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