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Nel carcere ritornarono Crystal e Shine.
Micos si avvicinò all'angelo.
<< Vedi quel poliziotto è uno sbruffone, mi sono presentato che sono un angelo e mi prende pure in giro. Non le vede le ali? >>
Micos parlò con Shine.
<< Vedi solo chi devi aiutare può vederti che sei un angelo, ma gli altri ti vedono come una persona normale >> Shine spiegò.
Micos provò a volare e si lamentò che non ci riusciva o ci riusciva per poco tempo.
Shine spiegò che loro avevano una missione, ma venne interrotto da Micos che era euforico.
<< Una missione ? Di che si tratta, che devo fare? Sono pronto già adesso, però voglio volare! >>
Micos ci provò e riprovò fin quando ci riuscì anche se barcollava.
<< Mi dici la missione, non vedo l'ora. Cosa stiamo aspettando? >>
Shine rise per la vivacità di Micos.
<< Non so quale sia la tua >>
<< Uffa come non lo sai... >>
<< Allora ricapitoliamo, ti sei ritrovato nella cella di Tristan... >>
Micos annuì.
<< Dunque ero anche io un carcerato?>> si fece film mentali su scene poliziesche e il suo fantasticare fu interotto da Shine.
<< No >>
<< Hey non interrompere i miei film mentali >> poi Micos chiese serio.
<< Allora, cos è successo?...ah comunque non mi hai detto come ti chiami >>
<< Shine >>
<< Shine, quindi sei un angelo che brilla >>
Shine si mise le mani in fronte e scosse la testa per l'assurdità detta da Micos.
<< Uh ti posso chiamare piccola luce?>>
<< No >>
<< Va bene piccola luce >>
<< Micos! >>

Crystal rimase fuori la cella a parlare con il carcerato.
<< Hai paura di me? Non devi, ma posso capire. Non mi conosci mi vedi qui dentro le sbarre e di conseguenza credi che sia un criminale.
Posso solo chiederti un favore? >>
Crystal non rispose e aspettò che lui continuasse.
<< Puoi portare un fiore. Una margherita a mio fratello? >>
<< Va bene >>

Crystal andò a prendere la margherita, si diresse verso il cimitero e cercò il nome

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Crystal andò a prendere la
margherita, si diresse verso il cimitero e cercò il nome.
Austin Miller.
Sapeva l'anno di nascita e l'anno di morte. Riuscì a trovarlo grazie alla descrizione fatta da Tristan.
Era un uomo sulla trentina, aveva capelli castani, occhi verdi e un tatuaggio sul braccio sinistro di un ancora.
Crystal posò delicatamente il fiore dentro al vaso pieno di margherite.
Vide dei fogli, erano delle lettere che Tristan aveva scritto al fratello.
Era curiosa, pensò di dare una sbirciatina, ma lasciò perdere.
In fondo lei non c'entrava nulla in quella storia, erano cose che riguardavano i due fratelli.
Tristan e Austin.
Ritornò nel carcere per informare Tristan che aveva fatto come richiesto e le sue labbra sussurrarono.
<< Grazie >>
Tra le sbarre entrò una farfalla che svolazzò e si poggiò sul naso di Micos.

Due bimbi correvano sul
prato. Giocavano insieme con dei aquiloni colorati, uno sfilò via dalle mani del bimbo e si impigliò nei rami di un grande albero.
Il bimbo più grande si arrampicò sull' enorme albero, scese, ma scivolò e si sbucciò il ginocchio e pianse.
La mamma accorse dai bimbi, mise
dell'acqua ossigenata sul ginocchio sbucciato e il bimbo più piccolo gli dava dei baci.
<< Perché non passa la bua? >>
La mamma spiegò che saerbbe guarita presto.
Dopo cinque minuti si alzò da terra e continuò a correre e a giocare.
Una farfalla svolazzava, i due bimbi la seguirono e saltarono per acciuffarla. La farfalla si poggiò su polline di un fiore.

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