Destino? • Capitolo 4

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Taemin POV

Non mi aspettavo avesse una tale forza...
Era visibilmente arrossita.
Le ero caduto addosso accidentalmente e il suo vestito bianco si era alzato lasciandole scoperte le cosce.
Le guardai d'istinto le gambe e finii per tenere gli occhi fissi su di esse...
Avevo visto bene:
c'erano dei lividi sulle sue cosce.
Aveva poi abbassato il vestito in tutta fretta ma ciò non mi aveva impedito di vederli...
Da dove veniva questa ragazza?
Provai un certo senso di colpa passato alla vista di quei segni...
Forse era destino che mi ritrovassi ad aiutarla, magari mi avrebbe aiutato a superare ciò che avevo fatto.
La presi in braccio senza esitazione stringendola proprio dalle gambe e lei non aveva nemmeno il coraggio di fissarmi:
In quel momento mi resi conto che quella ragazza aveva lo sguardo di chi era stata forte per troppo tempo e che adesso non riusciva più a farcela da sola.
Chi lo sa...
Destino?


Sen POV
La macchina partì ed io chiusi finalmente gli occhi distendendo la schiena sul sedile posteriore dell'auto dove Taemin mi aveva adagiata con una disarmante delicatezza...
Inspirai ed espirai a fondo più volte finché non sentii una fitta al ginocchio, alchè ansimai sommessamente.
Taemin, seduto vicino a me, poggiò leggermente la mano sul mio ginocchio e mi guardò con occhi preoccupati:
"Ti fa molto male il ginocchio?"
Mi disse a bassa voce, come se non volesse disturbare l'autista alzando la voce.
Benché non fosse stato evidente ad un primo approccio, dovevo ammettere che i suoi modi di fare erano prova di una certa educazione...
Era stato rude all'inizio ma, chi non lo sarebbe con uno sconosciuto che ti ricatta?
Sospirai guardandolo.
"Non fa molto male, sento solo delle lancinanti fitte ogni tanto..."
Feci per toccarmi il ginocchio e sfiorai per sbaglio la sua calda mano ancora appoggiata alla mia gamba.
Abbassai lo sguardo e lui con disinvoltura tolse semplicemente la mano dalla mia gamba come nulla fosse...
Certo, come avrebbe dovuto reagire infondo? L'ho solo sfiorato...
"Sei molto timida vedo...
Credo... Credo di averti giudicata troppo in fretta.
Non mi sembri affatto una criminale ora che ti ho inquadrata meglio."

Inquadrata meglio eh?
Beh sicuramente le mie gambe le aveva inquadrate benissimo...
Certe attenzioni infondo,
non mi sono nuove...
"Grazie... Anche tu, sembri un tipo... Apposto."
Lui girò la testa verso il finestrino e sembrò ridacchiare sommessamente.
Dopodiché si girò e mi guardò negli occhi:
"Che ne diresti di ric-"

"Signor Lee, siamo arrivati."
L'autista lo interruppe ed io lo guardai interrompendo il contatto visivo con Taemin, che giró lievemente la testa verso l'autista senza però togliermi gli occhi di dosso
"Grazie Signor Kim."
Taemin scese e mi aprì la portiera.
"Grazie, ma ora riesco a camminare da sola... Dove siamo?"
Mi misi a sedere con le gambe fuori dall'auto e mi alzai piano piano a fatica poggiandomi sulla portiera della macchina...
Lui mi scrutò quasi divertito e vidi un mezzo sorrisino increspargli le labbra, mi stava urtando.
"Hahaha, almeno appoggiati, vieni."
"NON NE HO BISOGNO."
"Dammi il braccio."
Mi guardò serio in volto e mi prese il braccio mettendolo intorno al suo collo, con l'altro braccio mi sosteneva dal fianco.
Un brivido mi percorse la schiena al tocco della sua mano, ma mi accontentai: almeno camminavo sulle mie gambe, con qualche aiuto...
"Questa è casa mia, so che i patti erano differenti, avrei dovuto trovarti un posto dove stare e mandarti via da qui... In completo anonimato immagino... Ma sento di dovermi sdebitare con te, voglio davvero aiutarti, se tu mi racconterai cosa ti è successo..."
Non risposi.
Il suo tono di voce lasciava intendere che fosse sincero, ma ero pur sempre in casa di uno sconosciuto, celebrità o meno.
Arrivammo all'entrata della residenza, era una tenuta a due piani meravigliosa.
Taemin mi fece sedere sul divano, poi camminò verso il frigo prendendo una bottiglia di succo d'arancia e versandomelo in un bicchiere.
Si sedette poi accanto a me offrendomi il succo e sorseggiando il suo, poggiando un braccio sullo schienale del divano.
Stava bevendo anche lui il suo ma non potevo far a meno di pensare che poteva averci messo qualcosa dentro, così lo posai educatamente sul tavolino: forse era sciocco da parte mia, ma non riuscivo a fidarmi completamente di lui.
"Non è di tuo gradimento forse?"
"No ecco... Non mi va adesso, grazie."
"Se ti va qualcos'altro puoi chiedermelo."
Guardai altrove dopo quell'affermazione... Perché mi ritrovavo a pensare tutt'altro ogni volta che diceva frasi di quel tipo?
Ok era carino... Molto carino ecco...
Ma non era il momento.
"Credi che non me ne sia accorto?"
Mi girai di scatto verso di lui, arrossendo.
"Sei tu che dici frasi facilmente fraintendibili e- "
Taemin mi guardò leggermente sorpreso e inarcò un sopracciglio.
"Veramente non mi riferivo a quello..."
Il suo sguardo percorse il mio corpo dalle labbra fino alle mie gambe.
Fece un cenno con la testa e ritornò a guardarmi negli occhi, con uno sguardo glaciale.
"Come te li sei fatta quelli?"
"Io sono... Scusami ho frainteso."
"Non cambiare discorso, chi ti ha fatto quei segni."
Deglutì in silenzio. Il suo sguardo era difficile da sostenere...
"Non posso dirti il suo nome, se lo facessi finirei nei guai e anche tu...
Si tratta di un'accusa troppo pesante, inoltre non posso accusarlo finché..."
"Finché?"
Mi interruppe lui.
"Davvero voglio solo andare a casa, non ti chiedo altro, non voglio giustizia, voglio solo...
Rivederlo..."
"Quindi ti sta ricattando... Che ne diresti di dirmi almeno il tuo vero nome?"
"... Credo sia meglio per te non saperlo."
Taemin si alzò dal divano visibilmente infastidito.
So che gli stavo nascondendo troppe cose ma era sicuramente meglio per lui non sapere, non volevo davvero rovinare la sua carriera, lo avevo detto solo per avere una garanzia che mi aiutasse.
"Ho capito che non sei una persona cattiva, ti si legge in volto... Ma non posso aiutarti se non mi dici nulla di te."
"Ti dirò tutto quando sarò sicura di non metterti nei guai."
Lui sorrise sommessamente.
"Pensavo che il tuo piano fosse proprio mettermi nei guai, mhm, sei una pessima bugiarda..."
Mi guardò e sorrise.
Un sorriso sincero che mi scaldò il cuore.
"Scusa..."
Sussurrai...
Sentii i miei occhi inumidirsi e una lacrima calda solcò il mio volto.
Lui si avvicinò subito, chinandosi in ginocchio davanti a me, poi mi prese il volto tra le mani dolcemente e mi asciugò quelle lacrime con la sua mano.
Il suo tocco era così caldo, non riuscivo a trattenere le lacrime.
"È la prima volta, che mi sento a casa dopo tanto tempo..."
Dissi singhiozzando.
Mi sorrise dolcemente continuando ad accarezzarmi il volto con la mano.
"Bentornata a casa, allora."
Il suo sorriso mi rincuorò.
Si avvicinò a me e mi abbracciò con tale intensità da farmi perdere la cognizione del tempo.
Mi avvolse completamente in quel caldo abbraccio con una dolcezza infinita e nonostante lo stupore iniziale, ricambia subito anche io, continuando a singhiozzare in silenzio, lo strinsi a me.
Dopo un lasso di tempo che mi sembrò durare un'eternità mi prese in braccio e mi portò di sopra, in una delle numerose camere della casa.
Mi adagiò sul letto, coprendomi.
"Sei fredda... Ti scalderai molto meglio con questa."
Si sedette accanto a me, ma nel mio cuore avrei preferito che continuasse a scaldarmi lui...
Per la prima volta mi ero sentita protetta, pensai...
Non come con lui...
Un brivido mi percorse la schiena ed istintivamente così presi la mano di Taemin.
"Potresti... Potresti dormire accanto a me?"
Mi sorrise dolcemente, accarezzandomi la mano.
"Se è questo quello che vuoi."
Fece il giro del letto, si sfilò le scarpe e la maglietta lasciando scoperto il suo petto scolpito, le sue spalle larghe.
Arrossii visibilmente.
Lui mi guardò a sua volta con un mezzo sorriso.
"Dormo sempre senza maglia, sento molto caldo la notte, spero non ti sia di disturbo..."
Esitante feci cenno di no col capo e lui si mise sotto le coperte, riavviandosi poi i capelli.
Mi girai dal lato opposto per non dare a vedere il mio evidente disagio.
Si avvicinò a me e mi abbracciò delicatamente da dietro, sentivo il suo respiro sul mio collo, il battito del suo cuore... Sgranai gli occhi ma...
Era tutto così rassicurante...
"Buonanotte."
Mi diede poi un bacio leggero sulla tempia.
Mi addormentai tra le sue braccia, prima che potessi rendermene conto.



??? POV
L'infermiera mi indirizzò dal dottore, il quale mi fece strada verso la camera di lei... Non stavo nemmeno sentendo ciò che diceva, la mia testa era concentrata solo sul riprendermela.
Aprii la porta della sua stanza frettolosamente ma quando entrai mi resi conto che lei non era più lì.
Il dottore non sapeva come spiegarlo.
Andai di corsa a controllare il bagno ed il balcone della stanza, ma lei non c'era...
Una rabbia mai provata prima percorse il mio corpo,avrei solo voluto rompere tutto lì dentro ma dovevo essere paziente.
Sicuramente Taemin non c'entrava, lo avevo visto uscire poco fa e chiamare il suo autista, anche se...
E se l'avesse aiutata a scappare?
Nah lui non è il tipo...
E se non lo conoscessi così tanto come credevo?
Strinsi i denti, dovevo scoprire se si trovava con lui.
Uscii dall'ospedale intimando al medico che se avesse scoperto qualcosa, avrebbe dovuto contattarmi all'istante, lo stesso per l'infermiera che sembrava avere un debole per me... Potevo sfruttate la cosa a mio vantaggio all'occorrenza.
Sorrisi cinicamente a tale pensiero e uscii dall'ospedale.
Salii sulla mia macchina e mi avviai verso casa.
Era solo questione di tempo prima che la trovassi...
E questa volta, non l'avrei lasciata scappare tanto facilmente.






Tu sei mia • {Taemin X Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora