Finzione O Realtà?

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Katie's pov

La mattina seguente mi svegliai con uno strano senso di curiosità. Se il compito di Peter era cosi importante per la magia perché ora che non c'è più gli eroi non fanno niente? Vuol dire che non c'è più pericolo o che non gliene importa niente senza essere consapevoli di essere in pericolo?

L'unica cosa che so è che difenderò le mie bambine da ogni male, anche se non so di cosa si tratti.

Mi stiracchio, stirando le gambe e le mani ai lati circostanti, per poi riportarle al petto insieme alla coperta.

Una volta per tutte mi alzai, e come sempre di prima mattina andai nella stanza delle gemelle per dare ad entrambe un dolce buongiorno.

Appena entrai le ritrovai sedute con la schiena contro lo schienale del letto, con un libro in mezzo a loro. Erano così concentrate nel guardare il libro che non si accorsero nemmeno della mia presenza, indicavano qualche volta con le loro ditine le immagini.

«che guardate bambine?» chiesi avvicinandomi a loro sorridendo.

«Peter pan, ieri non avevi avuto il tempo di leggerla, così ci siamo messe a guardare le immagini» spiegò Neve, smanettando in aria con le mani mentre spiegava.

«sai mamma io assomiglio molto a Peter Pan, io non voglio crescere, vero Neve?» chiese a sua sorella girandosi nella sua direzione, in tutta risposta Neve annuì con cenno della testa.

«ora Peter dov'è? In paradiso?» chiese Neve, io non sapevo cosa risponderle, insomma anche se loro non  sapevano che loro padre era il loro personaggio preferito delle favole, come potevo dire che era morto e non si trovava sull'isola che non c'è?

«ma che dici Neve! Peter pan è immortale resterà bambino tutta la vita! C'è illustrato qui, anche se Il cattivone Uncino la pugnalato, lui non è morto!» disse tutto d'un fiato mettendosi in piedi sul letto, serrando in due piccoli pugni le sue manine. «vero mamma? Peter non è morto, vero?» piagnucoló, con gli occhi lucidi.

«amore ovvio che Peter non  è morto, è vivo, qui» dissi indicando il mio e il suo cuore. Si buttò tra le mie braccia insieme a Neve.

«Pete-ter è Viv-vivo non solo nel-el nostro cuore» disse tra un singhiozzo e l'altro, tirando su col naso «lui è vivo qui, vive qui non in paradiso» constató, stringendo con le sue manine sul mio petto, abbracciando anche sua sorella.

«sapete gli assomilgiate tanto, tu Belle sei audace, hai coraggio da vendere e hai i capelli come i suoi sempre ondulati, e gli occhi verdignoli quasi smeraldo, mentre tu Neve hai il suo lato comico come anche Belle, hai i capelli più scuretti e gli occhi identici ai suoi, poi hai le lentiggini come me, avete il suo lato impertinente e furbo» affermai con gli occhi lucidi.

«come fai a Conoscerlo così bene?» chiese Neve.

«bhe... Perché lui... È vostro padre» affermai guardando le loro facce. I loro visioni vennero dotati di un sorriso bellissimo a 32 denti, il cui sorriso a Belle fece comparire delle Fossete adorabili.

A interrompere il nostro momento, fu lo sgusciare della porta, da cui poco dopo fece capolino la testa della donna dai capelli corvini a caschetto. Mary Margaret.

M= ciao Katherine, ciao piccoline vi stiamo aspettando per la colazione.

«arriviamo, su bambine andate»
Così come da me richiesto le bambine scesero giù in cucina.

Neve's pov

Stavamo scendendo le scale a tutta velocità. Belle mi stava per raggiungere così salii sulla ringhiera della scala e scesi ancora più veloce di prima.

«Hey così non vale! Sai, gli imbroglioni non vincono mai!» affermò un pò infastidita, in tutta risposta le feci una linguaccia e andai a sedermi su uno degli sgabelli, seguita subito dopo da lei, che si sedette accanto a me.

M= cosa volete per colazione bambine?

«Pancake!» dimmo all'unisono, ci guardammo, e come sempre ci dammo il pugno. Ormai eravamo abituate a queste cose strane, che dicevamo insieme eccetera, così come solito nostro etichettammo questo evento come "il potere delle gemelle".

Mary Margaret, ci mise dinanzi a noi due bicchieri uno di acqua e l'altro di succo d'arancia, con due piatti occupati da una fila da 4 pancake.

Misi le braccia sul tavolo appoggiandoci la testa, mentre guardavo il mio bicchiere di acqua.

D'istinto alzai l'indice in avanti e come per magia una bolla formata d'acqua si sollevò davanti ai nostri occhi.

«phhh! Belle! Phhh» la richiamai sussurrando «guarda!» così come da ordine si girò, nel mentre ingogliava un pezzo di pancake.

«per la miseriaccia che Figo, guarda aspetta!» mi disse anche lei in sussurro. Ero allarmata per quello che stava per fare, però tutte le mie preoccupazioni scomparvero, quando lei mise il dito dentro la bolla ed essa non si dissolse.

Ma invece, prese un colore più verdignolo e rosato, mi girai verso di lei e vidi che i suoi occhi erano luccicanti, varie scintille oltrepassano le sue iridi chiare. Colori tra cui il blu, verde e rosso.

«Belle... I tuoi occhi..» «anche I tuoi Neve... Sono rossi, blu e verdi» affermò, nel mentre dissi la stessa identica cosa a lei.

«Bambine che succede...»

«𝐍𝐞𝐯𝐞𝐫𝐥𝐚𝐧𝐝 𝐏𝐚𝐧» The Ice Eyes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora