Saida🍭

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Dahyun pov's

N-Piante acquatiche, cinque lettere con prima lettera N.

-Ninfee

N-Corretto, Dahyun senti questa, forme di governo con G terza lettera.

-Regimi, credo.

N-Esatto, grazie, l'ultima, 4 lettere, acronimo dell'Unione Repubbliche Socialiste Sovietiche.

-URSS.
Dissi bevendo il the al limone sul divano.

Eravamo sole in casa io e Nayeon, Momo era dal dentista, Tzuyu e Jihyo erano al centro commerciale con Jeongyeon, Mina e Chae erano uscite presto per comprare delle cose, non ho ben capito e Sana era andata alla posta.

N-Cavolo sei una vera forza, ho completato tutto grazie al tuo aiuto.
Più tosto, cosa si mangia oggi?

-Jihyo ha preparato lo spezzatino di carne e piselli.

N-Perfetto ora vado a lavarmi, dato che subito dopo pranzo devo scappare in agenzia per finire un set fotografico.

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-Jihyo è stata davvero gentile a cucinare per noi due visto che oggi doveva uscire.

N-Ei l'ho sempre detto, quella ragazza è una forza.
Disse con la bocca piena agitando la mano.

N-Bene, io ora devo scappare, sono quasi in ritardo, ci pensi tu a riordinare qui?

-Certamente va. Tanto ci metterò meno di cinque minuti.

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Avevo appena finito di riordinare tutto, acceso il condizionatore dato che l'estate stava arrivando e sdraiata sul divano pronta a guardare ristoranti da incubo.

D'un tratto la porta venne spalancata, facendomi alzare dalla paura.

-O mio dio.

S-Dahyuniee, eccomi qui.
Urló con i capelli scompinati dal vento esotivo e un pacco molto grande in mano.

-Voi mi farete morire, cosa vi costa aprire piano la porta.

S-Scusa hai ragione, ma sono troppo curiosa di aprire questo pacco.
Disse avvicinandosi, lanció la borsa e le chiavi sulla poltrona e posó per terra la scatola sedendosi vicina ad essa.

-Posso sapere cosa c'è qui dentro?
Dissi scivolando dal divano sul tappeto per sedermi difronte a lei.

S-Il fatto è che non lo so nemmeno io, so solo che me lo ha spedito mia nonna dal Giappone, ha detto che è una tradizione di famiglia.

-Uhh, qualche origamo o dei fiori di pesco!!

S- Non penso, apriamo.

Mi alzai per prendere un coltello dal cassetto e tornai a sedermi difronte a lei.

-A te l'onore.

S-Vado.
Cominciò a rompere lo scotch e appena aprimmo la scatola trovammo un biglietto che sembrava molto vecchio, era ingiallito e presentava svariate macchie, dovute all'umidità.

Sotto era tutto imballato da piccoli pezzi di polistirolo e cellofan, era difficile capire cosa ci fosse.

-Sana leggi questo biglietto.

Afferrò il foglio che uscì dalla busta, era scritto in giapponese probabilmente anche antico e non avrei potuto capire.

S-Allora, è... è molto, contorta la scrittura peró si capisce.
Dice: Piccola di nonna, finalmente il giorno di passare la Geisha a te è arrivato, quindicesima fanciulla della generazione della nostra famiglia, sarà tuo dovere averne cura e ricorda, ora è tua fino alla prossima generazione.

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