Capitolo 25: I am...why do you look so strange?

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Capitolo 25: I am... why doyou look so strange?

Eve non indossava spesso vestiti bianchi, il motivo era semplicemente perché si sporcavano facilmente.

-Calme- disse sospirando guardando due streghe iniziare a litigare come solito.

Il numero di persone che bisticciava era normale, nessun odio, solo adoravano litigare.

Erano in piazza quindi stavano dando problemi. Per questo era uscita di casa per calmarle. Indossava una canottiera attillata nera e una gonna scura, ma la camicia della blusa era bianca.

Hunter ridacchiava all'ennesima lite così come altri uomini. Era sempre bello vedere due donne litigare, specie perché le cose tendevano ad essere uno spettacolino niente male se erano due streghe di acqua...

Wolfe era uno dei pochi che non aveva quel gusto per lo show, dopotutto aveva già chi voleva sposare. Molti altri erano altrettanto fedeli alla propria scelta, poi c'era Diamond che pensava solo ai figli che aveva e se ne fregava di tutto il resto.

-Ragazze! –chiamò Eve guardandole iniziare a fluttuare

Poteva fermarle ma le avrebbe ferite.

Schioccò le dita e in un minuto le due precipitarono nell'acqua. L'incantesimo di una di loro finì per colpire Eve che venne completamente inzuppata- fantastico...

-Lady Eve! –dissero le due notando la cosa

Eve sospirò mentre l'acqua aveva reso la sua camicetta trasparente, per fortuna la canottiera bloccava occhi indiscreti o Wolfe avrebbe ucciso- sul serio...siete due bambine o...

Non finì la frase che notò subito una delle cisterne vicine iniziare a pendere.

-Muovetevi! Lontano da lì! –disse Eve ad alta voce notando la velocità di inclinazione

Chi era sotto non sembrava aver capito

-Ah al diavolo...

Un cerchio di evocazione le apparve davanti.

-Per il mio nome, Evanora Belladonna Blacksword, ti richiamo sulla terra...Nightmare!

Nightmare era il famiglio che suo padre Damon usava. Era un grosso cavallo demoniaco con lunghe corna, occhi rossi, manto nero e che dichiarava a vista quanto poco "gentile" fosse. Dopotutto era il famiglio di uno stregone supremo oscuro. Il famiglio fece contratto anche con Eve quando lei era piccola, Damon fece ciò per tenere d'occhio la figlia più facilmente.

-Nightmare ferma la cisterna!

Il cavallo parve confuso ma eseguì l'ordine appena sentì il richiamo del suo contratto. La cisterna venne bloccata e Eve fu veloce a ripararne le fondamenta.

Il cavallo guardò confuso la zona. Dove diamine era finito? E dov'era il suo padrone?

-Grazie Nightmare- disse Eve con un sorriso accarezzandogli la testa

Lui la guardò stralunato. Chi diavolo era questa? Perché era qui?! Sentiva però il contratto con lei...quando aveva firmato contratto con lei?!

-Qualcosa non va? –chiese guardandolo

Lui impresse l'immagine della donna nella propria memoria. Lunghi capelli che sembravano di oro per via dell'acqua e del riflesso del sole, occhi di argento così simili a quelli di Damon da far paura, era molto bella...avrebbe riportato il volto di lei al suo padrone.

Chi diavolo era lei però?

Ma sentendo il contratto...era tutto normale e un vago ricordo di una bambina piccola nelle braccia del suo padrone apparse nella sua mente.

Quello era strano...e dov'era quel luogo? Però...lei era famigliare e dal legame sentiva quanto affetto avesse per sé, inoltre il contratto era ben più di due decenni lungo...

Eve lasciò sparire Nightmare e venne afferrata dalle spalle da Hunter- hey ma cosa...

-Il nome –disse lui in un panico che non aveva mai visto nel cacciatore

-Il mio...nome?

-Si, dove hai sentito quel nome!? –chiese lui

-Dove...è il mio nome –disse lei- Sono Evanora Belladonna Blacksword

-Hai modo di provarlo? –chiese lui

Lei si aprì la camicetta e tirò fuori un medaglione- è l'unica cosa che ho della mia famiglia, per qualche motivo non riuscirono a levarmelo all'orfanotrofio quindi mi rimase...hey...

Hunter aveva il ciondolo in mano, non l'aveva tolto dal collo di lei quindi la cosa la forzò leggermente in una posizione scomoda. Era un medaglione con inciso dietro il nome e la data di nascita, aveva una spada nera sul simbolo dello stemma di famiglia- non può essere...

-Hunter? –chiese Eve

-Sei troppo piccola, non può essere- disse lui

-Piccola? –chiese lei

-Hai sedici anni no? –chiese Wolfe capendo

-Cosa? No! –disse lei

La cosa lasciò di stucco tutti.

-Quindici?

-Non ho quindici anni da parecchio –disse lei

-Quanti anni avresti? –chiese Wolfe

-Ho ventisei anni- disse lei guardando Hunter che si era bloccato- perché...mi guardi così?


Note dell'Autrice:

E siamo tornati. Scusate errori o orrori.

Eve: Hunter è uscito di zucca...

Che succederà?

Lo scoprirete nel prossimo capitolo...

Alla prossima...

Angy

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