Capitolo 51: The WitchKnowledge
Cos'è realmente un'utopia? Era un progetto irrealizzabile nella realtà.
Era utopico pensare che ogni razza avrebbe sempre vissuto in pace.
Era anche utopico che ogni razza si sarebbe sempre fatta guerra.
Era utopico sperare nella distruzione delle streghe.
Era utopico sperare di fermarne la morte ingiusta.
Questo non voleva però dire che non si potevano ottenere piccoli passi verso una realtà del genere.
Evanora Belladonna Blacksword era considerata da millenni la dea e madre della stregoneria per chiunque studiasse la materia. Era un essere supremo, non strega, era un Supreme nel puro senso della parola. Aveva ottenuto ogni conoscenza esistente e creato una società che rispettasse le razze e i loro culti, insegnando come migliorarsi e proteggendo chi ne aveva bisogno.
La più memorabile delle sue imprese?
Beh si racconta di come abbia da sola distrutto un intero regno.
Una che non veniva raccontata? La fine di uno stregone...nessuno ricorda il nome, l'età o il volto...nessuno ha un corpo da presentare come prova ma si dice che il padre di Evanora avesse gusto nel cacciare e uccidere chi infastidiva la figlia...
Cosa sia successo? E chi può saperlo secoli e secoli dopo?
La verità era sempre dal lato del vincitore dopotutto.
Ma la verità che poteva essere vista era quella del mondo moderno.
Streghe, necromanti, licantropi, vampiri, elfi...
Era impossibile non notarne in giro per le strade.
Era impossibile non vedere parecchie coppie miste.
Certamente vi era ancora chi era razzista, sessista e giù di lì.
Ma che le razze fossero libere? Quello era un cambio che Eve aveva sempre voluto vedere.
-Ci sei riuscita- disse Damon sfiorando la testa di una dormiente Eve appena incoronata imperatrice.
La sua bambina era addormentata ora e lui non aveva resistito a provare a vedere che futuro vi era.
Non poteva avere più orgoglio di sua figlia anche chiedendolo.
La sua bambina...
La sua piccola bambina...
-Ci hai reso liberi –sorrise Damon con gratitudine.
Aveva cambiato ciò che lui aveva tentato di fare.
Aveva annullato secoli di dolore con un semplice schiocco di dita.
Era ovvio quale fosse il ruolo di un Supreme ora...era governare per la pace.
Che sua figlia fosse una strega grigia era ovviamente un altro punto positivo.
Non vi era limite a ciò che avrebbe fatto in futuro...
E lui sarebbe rimasto al suo fianco per ogni secondo di quel futuro.
Erano passati gli anni in cui poteva dirle di star buona che ci pensava lui eh?
Ora la sua bambina era chi poteva difenderlo e lui poteva solo guardare.
Ma avrebbe fatto così.
Avrebbe guardato e aiutato se serviva. Un padre a che serviva infondo?
In un'altra vita, se fossero stati insieme come amici, forse avrebbe mosso mano per farla sua moglie, ma in questa era figlia e figlia sempre sarebbe rimasta.
Non vi era amore più forte di ciò che provava lui per lei. Fraterno, paterno...che importava? Avrebbe salvaguardato chi amava incurante del titolo che aveva quell'amore.
In quanto a chi voleva sposarsi il suo angelo...
Non era uno stregone nero di fama solamente dopotutto...
-Papà...- mormorò Eve allungando una mano.
Damon gliela prese- Shh...sono qui piccola, sono qui...
E lì al suo fianco sarebbe sempre rimasto. Nel bene o nel male, nella distruzione di un mondo o nel salvarlo. Se sua figlia voleva qualcosa gliel'avrebbe procurata. Dopotutto quella era la conoscenza di una strega...no?
~The End~
Note dell'Autrice:
E siamo tornati nell'ultimo capitolo. Scusate errori o orrori.
Grazie per aver letto la mia storia.
Due nuove storie domani: In love with the Villainess e The Black Dream Lady
Volete le trame? Le trovate sul mio blog nella pagina "Coming soon..."
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Alla prossima avventura...
Angy
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The Witch's Knowledge
AventuraEve è una strega moderna che è stata accidentalmente trasportata nell'epoca in cui la caccia alle streghe era di moda. Con una conoscenza di millenni e abilità al di sopra di chiunque, Eve ha un piano in mente: mostrare al mondo che le streghe non s...