Pensieri di Karol
Mi chiamo Karol Sevilla e ho 16 anni, quasi 17 e ho appena finito il terzo anno di liceo. Vivo a Città del Messico con mia madre, mio padre e mio fratello. Amo pattinare, cantare e suonare i miei due strumenti preferiti: la chitarra e il pianoforte. A volte compongo canzoni, ma non le ascolta nessuno, a parte il mio migliore amico, Micheal. Lui è il mio migliore amico fin da piccola, si era trasferito da poco e non riusciva a stringere amicizia, e per questo motivo ho fatto il primo passo, ed è da allora che siamo più inseparabili che mai. In questo momento sto uscendo da scuola e sono felicissima perché è il mio ultimo giorno. Sto andando a casa di Micheal a pranzare e lui a quanto pare è più felice di me, poiché sta gioendo da questa mattina, ed è proprio uno dei sui urli di gioia a farmi tornare alla realtà.
M(Micheal): Ahhhh Karollll! Non vedo l'ora di andare al mare e stare lì tutta la giornata!
Io: ....
M: Hey Karol, mi senti?
Io: si scusami, che dicevi?
M: che finalmente è finita la scuola e che passeremo tutte le giornate in riva al mare a cantare, suonare e magari fare nuove amicizie, e chissà, magari anche un fidanzato per te
Io: Mike, sono d'accordo con te su tutto, tranne l'ultimo punto. Adesso voglio solo godermi la mia estate e ora che ci penso quello che ha bisogno di una fidanzata penso che sia proprio tu.
M: io! Ma fammi il piacere! E meglio se adesso ci muoviamo e andiamo a casa mia!
Io: ok ok, qui qualcuno non vuole affrontare l'argomento -dico scherzando.
Arrivammo a casa di Mike e ad accoglierci c'era sua madre, che come al solito, aveva un sorriso bellissimo sul suo volto.
M: Ciao mamma -dice dandogli un bacio sulla guancia- come stai? Che si mangia?
Io: Buon giorno signora Ronda,come sta?
MM (Madre Mike): Salve ragazzi! Ben tornati da scuola. Questo anno è volato, come gli altri del resto. Io sto benissimo, grazie e suppongo dai vostri sorrisi che anche voi stiate bene. Comunque per pranzo ho deciso di sperimentare uno dei pranzi estivi più mangiati in Italia: pasta al pomodoro. Fatemi sapere com'è. Il padre di Mike mi stava supplicando, poiché gli manca la cucina del suo paese!
Io: signora, sicuramente sarà buonissimo, poiché Lei è una cuoca a dir poco eccellente!
[...]
Io: come previsto il pranzo era eccellente!
MM: Grazie Karol!
M: Mamma ora e io e Karol andiamo in camera. Grazie per il pranzo
MM: Grazie ragazzi. A dopo.
Io e Mike ci allontaniamo e ci dirigiamo in camera sua.
M: Hey Karol, che hai? Ti vedo pensierosa, non solo ora, ma anche durante il pranzo.
Io:No ho niente, non ti preoccupare.
M: sicura?
Io: ok, in realtà pensavo a mio nonno
M: il signor Alfredo?
Io: si. Orami sono 3 anni che non lo vedo più, è in viaggio di affari, aveva detto che molto probabilmente che questa potrebbe essere una grande opportunità per lui e di fare grandi affari. Io ho un bellissimo rapporto con lui, ci chiamiamo tutti i giorni e vuole sapere sempre come sto! Da piccola ogni cosa, anche la più noiosa, diventava la cosa più bella e la più divertente. Con lui sognavo una villa con tanto di piscina e lui diceva che un giorno si sarebbe avverato, anche se sappiamo entrambi che è impossibile. E ora mi manca tanto e lo voglio rivedere !
M: Karol non ti preoccupare.C'è l'estate, sicuramente lo vedrei, magari verrà a farti visita!
Io: speriamo, ma ora non voglio pensarci perché altrimenti mi viene ancor di più nostalgia.
[...]
Io: Mike, scusami, sai dirmi l'ora?
M: si, certo - dice prendendo il telefono- sono le 19:47
Io: no no no no! È tardissimo, devo tornare a casa altrimenti mia madre fa la paranoica -dico prendendo lo zaino e il telefono che erano poggiati sulla scrivania di Mike
M: Hey Karol! Non dimentichi qualcosa?! Io: si, la testa! M: A parte, ti dimentichi di darmi un bacio!
Io: Si scusami - dico tornando indietro e dandogli un bacio sulla guancia per poi scapparePensieri di Ruggero
Mi chiamo Ruggero Pasquarelli, ho 19 anni e ho finito quest'anno il liceo a pieni voti, anche se un po' in anticipo. Sono italiano, ma per il lavoro dei miei genitori ho girato molto il mondo e ora mi ritrovo qui a Città del Messico per una vacanza con il mio migliore amico Agustín. Mi piace cantare e suonare la chitarra. Ho composto molte canzoni, ne ho pubblicate qualcuna su you tube ma ho avuto solo qualche centinaia di visualizzazioni. In questo momento sono sul porticato della casa presa in affitto con Agus. Stiamo parlando del più e del meno, quando dalla casa alla strada opposta alla nostra esce una ragazza. Si gira verso di noi perché sicuramente avrà sentito le nostre voci e poi con aria frettolosa comincia a camminare. Mentre cammina gli squilla il telefono:
X: Si mamma scusami, non ho visto l'orario, ora vengo. -Suppongo che la madre è un po' arrabbiata del fatto che abbia fatto tardi. Mentre parla con la madre si avvicina pericolosamente un ragazzo, abbastanza più grande e appena lei finisce la chiamata le afferra il polso, lei cerca di liberarsi dalla presa e mentre ci riesce lui si avvicina pericolosamente a lei mettere lei indietreggia finendo al muro e quindi in trappola. Appena vedo quella scena qualcosa dentro di me si accende, non sopporto cose così, e quindi scatto per difenderla. Lo colpisco nello stomaco e si accascia a terra. Appena si alza se ne va e io mi volto verso la ragazza:
Io: Ciao, stai bene ? Come ti senti? Ti ha fatto male? -Dico mentre lei è ancora con la testa abbassata e allora gliela alzo mettendo due dita sotto il mento per fargli alzare la testa e appena la alza vedo degli occhi verdi smeraldo che mi incantano rimango lì a fissarla per perdermi ancora di più....Spazio autrice
Ciao a tutti! Sono Aurora questa è la mia prima storia. Se vi piace mettete un voto e commentate!
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Noi come Luna e Sole - Ruggarol
FanficEstate: Karol, finita la scuola, si trasferisce nella villa di suo nonno e lì incontrerà Ruggero, il figlio di alcuni amici di suo nonno, un po' presuntuoso, ma sarà la sua felicità. Storia in corso