Il giorno dopo
Pensieri di Ruggero
Erano le 3 del mattino. Ero ancora a Città del Messico nella casa presa in affitto con il mio migliore amico Agustin. Stavamo cercando di mettere a posto visto che dovevamo lasciare la casa la mattina stessa verso le 6, ora che i miei genitori ci venivano a prendere per andare in aeroporto. Candelaria probabilmente avrà visto che sono online, perché io sto contattando i miei, e continua a mandarmi messaggi e chiamate. Ad un certo punto Agus mi dice:
A: Amico, questa mi sta scocciando un po', è vero che stiamo in ritardo a causa della confusione della mini festa che abbiamo fatto ieri sera, ma ti conviene risponderle altrimenti ci toglierà tutte le voglie di andare avanti e personalmente già sono poche.
Io: si hai ragione. Adesso rispondo
Chiamata tra Candelaria e Ruggero
Io: amore buon giorno, suppongo
C: si amore qui buon giorno. Ma da te dovrebbe essere buona notte. Come mai sei sveglio a quest'ora -chiede con tono geloso
Io: ieri sera io e Agus abbiamo fatto una serata film e per sbaglio abbiamo fatto un po' di confusione e a causa dell'arrivo dei miei che abbiamo tra tre ore ci dobbiamo sbrigare e cerco di contattare i miei per dirgli che ci devono venire a prendere per aiutarci con le valigie e per le ultime cose pre-viaggio...
C: a va bene amore, mi stavo preoccupando, pensavo mi stessi tradendo... -avendo il viva voce attivo perché mentre parlavo metto a posto, Agus sente e comincia a sbellicarsi dalle risate...-
Io: amore, non lo farei mai, sei molto speciale per me -dico roteando gli occhi seguito dal imitazione di Agus-
C: Bene amore, ti lascio alle tue cose. Appena parti e arrivi voglio in messaggino. Bacione
Io: Va bene. Ti mando un bacio
Fine chiamata
A: Ti mando un bacio -dice imitandomi per poi ridere a crepapelle
Io gli rispondo lanciandogli uno dei cuscini che mi ritrovo tra le mani
[...]
Sono giusto le 6 e io e Agus abbiamo appena finito di sistemare tutto. I bagagli sono pronti vicino alla porta. Il pavimento è pulito come anche i mobili e tutti gli oggetti di arredamento sono al loro posto. Appena io e Agustín realizziamo che è tutto apposto ci buttiamo sul divano, ma nemmeno il tempo di un sospiro che i miei sono venuti a prenderci per andare in aeroporto. Durante il viaggio per raggiungere la destinazione io e Agus dormiamo beatamente, ma dura poco, secondo noi, alla fine abbiamo impiegato un'ora per arrivare in aeroporto...
Abbiamo superato tutti controlli necessari e poi ci siamo seduti ai nostri posti. Mi ricordo della chiamata di Cande di stanotte e prima che l'aereo possa partire le mando un messaggio "sono sull'aereo" dopo averlo inviato spengo immediatamente il telefono che stimano per decollare. L'arrivo è previsto per le 11:00. Sono vicino ad Agus e il viaggio lo passiamo dormendo, almeno io, poiché devo farmi vedere tranquillo e riposato.
Arriviamo a Buenos Aires. Io e la mia famiglia la conosciamo bene perché hanno lavorato qui per circa due anni. È proprio qui che ho conosciuto Agustín e il suo amico Jorge, la mia ex, Valentina con le sue amiche Malena e Kaja,l'attuale fidanzata di Agus, Carolina, con le sue amiche Ana e Chiara e la vecchia roller band, composta da Lionel e Gaston. Ora cercano un chitarrista. Frequentavano tutti il Blake South College, ma avendo quasi tutti la mia età avranno finito proprio come me quest'anno, tranne Carolina e le sue amiche. Loro ora dovranno frequentare il quarto anno, mi sembra. Di questo grande gruppo ho tenuto contatto solo con Agustín, ci è sempre stato anche quando ero dall'altra parte del modo, anche se solo per chiamata, con gli altri non mi sento da circa 3 anni. Sarà strano rivederli. I programmi sono che i miei si avviano verso la villa, con anche le mie cose, ma io mi dirigo verso casa di Agustín perché dice che i suoi mi vogliono salutare, per loro sono come uno della famiglia e sapendo che dopo che avrò varcato le porte della villa starò impegnato per almeno due giorni, quindi ne approfitto adesso. Ed è così che ci separiamo.
È circa l'ora di pranzo e io mo sono avviato verso la villa per pranzare con tutti come avevo promesso, quando i miei mi hanno detto che visto che loro vanno a pranzo fuori e che sicuramente non ce l'avrei mai fatta e non rientrano prima delle 17 e per questo mi hanno lasciato una copia delle chiavi sotto una pietra apposta per queste cose. Almeno sono da solo a casa, meglio così. Mi hanno lasciato anche una mappa della casa. La mia camera è di fronte ad un'altra camera al primo piano. La loro camera è quella al fianco di quella del signor Alfredo al secondo piano. Dopo essere entrato faccio un giro della casa, finché non trovo un pianoforte e decido di suonare una canzone che composi tempo fa...
Pensieri di Karol
Erano le dieci del quando mi sveglio a causa dei messaggi che arrivavano sul mio cellulare. Lo prendo e vedo che è Carolina. Non leggo i messaggi e vado a vestirmi. Mi vesto per casa, un pantaloncino rosa con una canotta gialla e dei sandali e con i capelli raccolti in due trecce alla francese, lasciando fuori il ciuffo, anche se so che devono venire gli amici del nonno. Dopo essermi vestita non perdo tempo che chiamo subito Carolina. Mi chiede se la voglio raggiungere al Jam & Roller. A quel punto scendo faccio e colazione. Dopo aver finito di mangiare vado in cerca di mio nonno e quando lo trovo gli chiedo il permesso per uscire spiegando la situazione
Io: quindi posso andare nonno? -chiedo speranzosa
NK: Guarda Karol, ti farei pure andare, ma avevo promesso ai miei amici ti presentati perché per tutto il tempo ho parlato della ragazza fantastica che sei e di tutto il tuo talento come compositrice... facciamo così: tra poco arrivano, stiamo insieme a loro fino ad ora di pranzo e tu vai con la tua amica a pranzare in quel locale e noi andiamo a pranzo fuori, che ne dici? Ti sembra una buona idea?
Io: nonno, ti ringrazio tanto, so che tu voglia che stia con voi tutto il tempo, ti ringrazio tanto...
Arrivarono gli amici di mio nonno. Erano una coppia sposata, da come ho notato lo stesso anello di fidanzamento...
È una famiglia di origini italiane e da come immaginavo fossero la maggior parte delle persone italiane, hanno una carnagione rosea con occhi e capelli scuri... Mi presentai e ci accomodammo nel soggiorno. Da come parlavano sembravano avere un figlio o una figlia,anche se non lo/la nominavano. Ne ebbi conferma quando il nonno chiese dove fosse il loro piccolo gioiello. Loro risposero che era da un amico molto stretto e che per fare bella figura era andato a salutare i suoi genitori per non sembrare impertinente perché poi quando sarebbe venuto qui non avrebbe potuto passare a salutarli immediatamente e sembrava brutto. Da come ne parlavano sembrasse essere più piccolo di me, circa 14/15 anni. Fantastico! Ci voleva proprio un ragazzo in piena fase adolescenziale in questa casa! Penso sarcastica nella mia mente. La cosa strana è che non ho mai sentito il suo vero nome, solo nomignoli, e per non sembrare impertinente non chiesi niente. Era ora di pranzo e mio nonno con i suoi amici usciamo, lasciamo una copia della chiave di casa sotto la pietra. Mentre loro avvisavano suo figlio io già ero in direzione Jam & Roller. Quando incontrai Carolina mi resi conto di aver dimenticato il portafoglio e quindi le chiesi di aspettare qui al locale e che avrei fatto subito. Corsi verso casa. Appena misi le chiavi nella serratura entrai... sentii una bellissima melodia al pianoforte e poi anche il testo di una canzone. Immagino sia l'adolescente con cui dovrò convivere. Mi avvicino piano piano alla stanza per non farmi sentire e al posto di un adolescente trovo un ragazzo, quasi un uomo che suona e canta con passione. Mi incanto ad ascoltarlo, voglio che non finisca mai. Quando finisce la canzone nota la mia presenza e si gira, ma quando lo fa non posso credere ai mei occhi. Comincio a sentire i brividi su tutto il corpo quando i nostri sguardi si incontrano ancora una volta...Spazio Autrice
Ciaoooo! Spero vi piaccia questo capitolo se è così lasciate un voto e un commento per sostenere la storia. Questa volta niente anticipazioni....
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Noi come Luna e Sole - Ruggarol
FanficEstate: Karol, finita la scuola, si trasferisce nella villa di suo nonno e lì incontrerà Ruggero, il figlio di alcuni amici di suo nonno, un po' presuntuoso, ma sarà la sua felicità. Storia in corso