Pensieri di Karol
X: Ciao, stai bene ? Come ti senti? Ti ha fatto male? - dice il ragazzo che mi ha salvato con una voce dolce e profonda.
Io ero lì con la testa bassa con la paura che saliva ancora ogni secondo che passava. Ad un certo punto si intravedono due dita che vanno verso la fine del mio volto. Erano dirette verso il mento ed è così che mi alza il volto per poi incrociare il mio squadro. Aveva degli occhi color nocciola, semplicissimi, ma magnetici. Restiamo lì a fissarci per qualche secondo quando un ragazzo, presuppongo suo amico, si avvicina a noi:
Y: Hey Ruggero tutto bene? Come stai? -dice rivolgendosi al suo amico, ma ad un certo punto quando mi vede riprende- Hey, ciao spero che tu stia bene visto ciò che è appena successo.
Io e Ruggero, suppongo si chiami, ci stavamo guardando ancora negli occhi quando lui toglie il contatto visivo, anche se per la sua espressione sembra dispiaciuto, e quindi sono costretta a staccarmi anche io. Lui risponde al suo amico:
R: Hey Agus. Grazie io sto benissimo e tu come stai? -dice rivolgendosi a me
Io: Bene grazie. Comunque grazie. Ti ringrazio davvero tanto. Senza il tuo aiuto non oso solo immaginare cosa mi potrebbe essere successo. Veramente grazie!
R: scusami potr... - incomincia a squillarmi il telefono e appena lo prendo vedo in sovrimpressione il numero di mia madre e decido di staccare perché sicuramente vuole farmi la ramanzina
Io: scusami ma ora devo andare, prima che mia madre chiami la polizia per cercarmi - dico incamminandomi frettolosamente e alzando la mano in segno di saluto ai due ragazzi.
Arrivata casa mia madre si avvicina a me con atteggiamenti che mi fanno capire che arrabbiata, e non poco
Io: mamma scusami per il ritardo, ma come di ho detto non ho visto l'orario - dico con aria affannosa
MK (Madre Karol): Karol anche se non hai visto l'orario, mi devi avvisare che farai tardi, altrimenti mi preoccupo
Io: lo so mamma, ti chiedo scusa, stavo venendo quando mi hai chiamata, ma...
MK: Ma cosa, dimmi Karol -dice con tono preoccupato
Io: ok, sono uscita da casa di Mike quando un ragazzo, molto più grande, si avvicina a me è mi afferra il poso, quando mi sono liberata dalla presa, lui si avvicinava sempre più a me per poi trovarmi al muro, in trappola, ma un ragazzo è venuto in mio soccorso e si può dire così che mi ha salvata.
MK: Karol! Oddio, perché non me lo hai detto prima, la prossima volta ti accompagno e ti vengo a prendere io a casa di Mike. Non si potrà mai sapere se può accadere di nuovo.
Io: mamma non c'è ne sarà bisogno, non ti preoccupare e poi sono abbastanza grande da girare da sola.
MK: ma non ci sarà di nuovo quel ragazzo lì a salvarti in caso possa succedere di nuovo
Io: lo so ma non ti devi preoccupare così tanto, se ci sarà una prossima volta me la posso vedere anche da sola.
Mk: va bene. E ora va a lavarti le mani che è ora di cena...
[...]
Io: mamma la cena è stata ottima. Tu va, metto a posto io i piatti e il resto
Ma: grazie Karol e non dimenticarti di chiamare tuo nonno appena hai finito
Io: si mamma, lo faccio stesso ora
Chiamata tra Karol e suo nonno
Io: Ciao nonno! Come stai? Mi manchi tantoooo!
NK (nonno Karol): Karol, nipotina mia, non sai come mi manchi anche tu, anche se in realtà avrei una proposta da farti molto importante che potrebbe ridurre il nostro periodo di lontananza...
Io: dai nonno dici, prima che possa impazzire -dico con tono euforico e interrogativo allo stesso tempo-
NK: Il mio viaggio di affari si è ormai concluso e come immaginavo nei meglio dei modi. Ho raggiunto ormai un età abbastanza elevata e tu e tuo fratello state crescendo, non posso restare a vivere ancora con voi. Ho raggiunto anche cifre esorbitanti durante questo viaggio, abbastanza per comprarmi una villa come abbiamo sempre sognato, ma c'è un problema. Non si trova a Città del Messico, ma qui, a Buenos Aires e quindi volevo chiederti di passare l'estate con me. Ne ho già parlato con tua madre e per lei va bene.
Io: Nonno ma è una fantastica idea e non ti dico che rifiuto perché verrò sicuramente. Una sola domanda: quando parto?!
NK: Karol puoi venire quando vuoi, questa non sarà solo casa mia, ma anche la tua !
Io : va bene nonno, facciamo che ci vediamo tra due giorni. Il tempo di preparare tutto e salutare tutti.
Nk: va bene, sarò qui ad aspettarti. Buona notte nipotina mia
Io : notte nonnino
Fine chiamata
Appena ho attaccato ho incominciato ad urlare per tutta casa e sono andata ad avvisare mia madre che tra due giorni sarei partita per andare sul nonno. Dopo aver messo apposto tutto sono andata a dormire, anche se ero troppo euforica.Spazio autrice
Ciao a tutti! Spero vi sia piaciuto questo capitolo.
Piccolo anticipo: nel prossimo ci saranno anche i pensieri di Ruggero
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Noi come Luna e Sole - Ruggarol
FanfictionEstate: Karol, finita la scuola, si trasferisce nella villa di suo nonno e lì incontrerà Ruggero, il figlio di alcuni amici di suo nonno, un po' presuntuoso, ma sarà la sua felicità. Storia in corso