Capitolo 36 -Ti credo-

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Capitolo 36 

-Ti credo-


Mi alzai il giorno dopo dal letto e avertii un fortissimo dolore lancinante alla schiena dovuto sicuramente alla caduta che avevo avuto. Avuto... semmai subìto da Alexandra... non avevo deciso io di cadere.

Mi tolsi di dosso la maglietta e mi avvicinai allo specchio, avevo un grande livido lungo e largo per la schiena: era orizzontale e sembrava quasi una cicatrice chirurgica fatta malissimo. Dubitavo che sarebbe guarito in tre o quattro giorni.

Potevo benissimamente andare in questura e denunciare Alexandra per questo, per il danno che mi aveva fatto la sera prima. Certo, non avrebbe pagato molto, ma per lo meno avrebbe avuto l'ordine restrittivo.

Ma non lo avrei fatto, non l'avrei denunciata; avrei fatto finta di nulla per non sollevare un polverone. Poi onestamente non volevo far soffrire Nathan; perché se avessi denunciato sua madre lui avrebbe sofferto per la perdita.

Mi misi la maglietta con lentezza, mi presi un antidolorifico e mi applicai da solo un pò di Voltaren... provai delle fitte incredibili. Non riuscivo neanche a tener la schiena dritta perché provavo troppo dolore, così restai leggermente incurvata.

Come se avessi avuto il colpo della strega.

Fatto ciò andai in salone, mi sedetti sul divano accendendo la televisione e Dybala venne ad a coccolarsi vicino a me. Lo accarezzai con una mano, mentre con l'altra afferrai il cellulare per poter contattare Nathan... per vedere se lui stesse bene.


Chat WhatsApp tra Shiver e Nathan.


Me:

We, come stai?

Nathan:

Shiver! Mi dispiace molto per quello che è successo!!

Me:

Tranquillo, tu non centri nulla... no?!

Nathan:

Esatto, non centro nulla. Sono una vittima proprio come te.

Me:

Nathan, sicuro che non mi stai nascondendo nulla?

Nathan:

No Shiver, te lo giuro! Non so cosa le sia preso.

Me:

Ti credo.

Nathan:

Davvero?

Me:

Sì, non dovrei?

Nathan:

Sì Sì. Mi devi credere Shiver, non sto facendo nulla di male.

Me:

Ti credo Nathan, di te mi fido ciecamente.

Nathan:

Non ti farei mai del male.

Me:

Lo so Nathan.

Nathan:

Mi dispiace!

Me:

Tu non centri nulla, tranquillo.

Nathan:

Non so perché lei stia facendo così.

Me:

Let It Be (Sequel of The Missing Part)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora