Capitolo 20 -So gestirli-

9 4 5
                                    

Capitolo 20                                   

                                                                                        -So gestirli.-

Vincent aveva letteralmente insistito per sedersi vicino a me, dico davvero; non sto esagerando. Quando voleva qualcosa faceva di tutto per ottenerlo: aveva persino litigato con Nathan per questo. Inutile dire che alla fine Vincent aveva vinto guardando Nathan con l'aria vittoriosa. 

Sicuramente per Nathan sarà stato il pranzo peggiore della sua vita: di sempre oserei dire: e lo si capiva anche dalla sua espressione esasperata. Nathan spesso piagnucolava, imprecava e alzava spesso gli occhi al cielo. 

Vincent lo stava riempiendo di dispetti a non finire, ne faceva uno dietro l'altro come se nulla fosse. Il bello che li faceva con una certa soddisfazione, si sentiva così fiero di ciò che faceva. Povero Nathan che li subiva. 

Uno dei dispetti era un classico dei classici ovvero: quando Nathan stava per bere dal bicchiere un pò di Coca-Cola, Vincent gli aveva messo giunto in tempo una caramella a menta nella bocca di Nathan. Per poco non si strozzava per via di tutta quella schiuma!

«Ce l'ha a morte con te!» Esclamai, tra una risata all'altra.
«Vorrei tanto sapere il perché.» Concordò Nathan, tossendo e pulendosi.
«Non è che gli hai fatto qualcosa?» Chiesi, guardandolo.
«Assolutamente no.» Rispose, convinto. 
«E' strano... vabbè, chissenefrega.» Scrollai le spalle.
«Come “chissenefrega”?!» Chiese Nathan, indignato.

Mi misi a ridere di gusto guardando la sua espressione indignata, per non parlare della faccia buffa che aveva fatto. Era un mix tra una rana, cammello e scimmia allo stesso tempo, vabbè, forse adesso sto esagerando: ma ehi, la fantasia non ha limiti. 

Lucy iniziò a togliere i piatti dal tavolo, le chiesi se le servisse una mano ma lei mi guardò semplicemente storto: era un no. Alzai le mani sconfitta, e mi misi un pò sul cellulare: trovando un messaggio di Danielle su WhatsApp.

Chat WhatsApp tra Danielle e Shiver.

Danielle:
Come sta andando?

Me:
Molto bene.

Danielle:
Ti stai divertendo?

Me:
Moltissimo!

Danielle:
Vincent com'è?

Me:
Una pesteeeee!

Danielle:
Tanto o poco?

Me:
Tantissimo

Danielle:
Ha già fatto qualche scherzo a Nathan.

Me:
Sì hahaha.

Danielle:
Racconta!

Me:
Gli ha fatto il tipico scherzo della Coca-Cola e caramella a menta. 

Danielle:
Volevo esserci!

Me:
Ma dai, povero sfigato.

Danielle:
Hahaha.

Me:
Dany ti contatto dopo, così ti racconto tutto nei minimi particolari.

Danielle:
Va bene a dopo xxx.

                                                                                           Let it be

Dopo mangiato io, Nathan e i bambini andammo in giardino che era ampio, pulito e ordinato. Io e Nathan ci sedemmo sull'altalena da giardino e guardammo i bambini mentre giocavano spensierati a pallone. 

Lucy e Andrew erano rimasti dentro casa, guardando la televisione: ma come aveva detto Lucy prima doveva finire di pulire la cucina e fare una lavatrice e poi si sarebbe messa a vedere la tv. Andrew l'avrebbe aspettata a braccia aperte. 

Comunque, era un bel pomeriggio abbastanza soleggiato e caldo, tranquillo e pacifico. Tirava giusto un filo di venticello, che dava una una piacevole sensazione sulla pelle. Gli uccellini cinguettavano creando una bellissima sinfonia. 

Ci mettemmo meglio sull'altalena da giardino, Nathan con il suo piede (visto che era più alto di me) ci fece dondolare entrambi. Era un bel momento di quiete assoluta, mi stavo rilassando molto onestamente. 

Nathan mise dolcemente il suo braccio attorno alle mie spalle, avvicinandomi al suo petto. Potevo sentire il suo cuore battere velocemente, lo abbracciai e lui mi accarezzò i capelli. Sorrisi e chiusi gli occhi, lasciandomi trasportare dalla tranquillità e dal dondolare ritmico di Nathan. 

«Sto per addormentarmi.» Gli feci sapere.
«Veglierò su di te.» Mi disse Nathan, dolcemente.
«E i bambini?» Chiesi.
«Li guarderò io, tranquilla.» Rispose, accarezzandomi i capelli.
«Sicuro?» Domandai.
«So gestirli.» Rispose, continuando a dondolare.
«Ho qualche dubbio su Vincent.» Controbattetti.
«Shh, ora è tranquillo.» Disse sicuro.

Sorrisi leggermente aprendo gli occhi notando che i bambini stavano ancora giocando a pallone. Chiusi di nuovo gli occhi rilassando i muscoli, Nathan mi strinse a se ed io mi lasciai andare nel mondo dei sogni, dove non c'era mai la tristezza.

Let It Be (Sequel of The Missing Part)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora