*✿❀ 2~Sardegna~ ❀✿*

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Ho appena preso su internet i biglietti per l'aereo, preferisco prendere solo un mezzo più tosto che prendere il treno e poi il traghetto per la Sardegna.
Ora devo solo vedere che vestiti portare!
"Mhhh allora...almeno 7 cambi visto che ci stiamo per una settimana, poi 7 pigiami credo sia sufficiente in caso succedesse qualcosa, pooooi beh siamo in Sardegna ed è estate credo che dei costumi da bagno farò bene a portali! OH! Come potevo dimenticarmene!! Non mi bastano 7 cambi! In caso succede qualcosa!! Poi i prodotti per capelli!" e continuai con i miei pensieri a voce alta per circa un ora mentre preparavo la valigia che come mio solito, da che dovevo portare una valigia alla fine ne portai quattro.
Domani è lunedì, il giorno della partenza, mi chiedo ancora come abbia fatto a trovare dei biglietti per l'aereo il giorno prima.
Andai in salotto dove posai le mie valigie per poi dirigermi nella mia stanza e soffermarmi sulla mia figura allo specchio.
Mi passai una mano tra i miei capelli, che nonostante rovinati dalla tinta riuscivano a rimanere voluminosi e morbidi, guardai le mie piccole e leggere lentiggini sul piccolo naso sovrastate dai miei grandi occhi verde chiaro e pensai al me nei video e al me fuori, non ero poi così diverso solo nei video nascondevo sempre la mia bassa autostima con battute narcisiste...
Sospirai per poi prendere il telefono e guardare l'ora, le 21:36, la mattina dopo mi sarei dovuto alzare alle 6:00 così decisi di andarmi a cambiare e andare a dormire.

.....

La mattina dopo mi svegliai con il suono della sveglia che riecheggiava per tutta la stanza color viola pastello, mi alza dal letto e spensi quel suono sgradevole per poi andare in bagno, mi feci una doccia cercando di non metterci un eternità come mio solito e tornai in camera con l'accappatoio, scelsi un outfit sobrio ma sempre rispettato il mio stile:
Una camicia leggera a maniche corte bianca, un giacchetto anch'esso leggero color rosa pesca, dei jeans neri e delle adidas bianche e rosa.
Mi sistemai i capelli con un pettine che misi in uno zainetto insieme alle auricolari, carica batterie, computer, occhiali da sole e un libro che avevo iniziato qualche giorno prima.
Me lo misi in spalla, misi il telefono in tasca insieme alle chiavi di casa, salutai i miei gatti e con le quattro valigie, due in una mano e due nell'altra andai dalla mia vicina, suo marito mi avrebbe accompagnato all'aeroporto, poiché nonostante avessi 18 anni non avevo ancora la patente, in più dovevo passare per darle le chiavi di casa visto che si sarebbe occupata lei di prendersi cura dei miei gatti.
Scesi dalla macchina "Allora buon viaggio!" disse sorridendomi il mio vicino una volta arrivati all'aeroporto "Grazie mille, e scusi ancora per il disturbo" "Non preoccuparti caro, ci vediamo quando torni per prendere le chiavi di casa, mia moglie vorrà offrirti sicuramente una tazza di thè" io annuii sorridendo e dopo esserci salutati io entrai nell'aeroporto.

....

Dopo 4 ore di viaggio arrivai in Sardegna, erano le 11:03 di mattina così guardai il telefono per vedere l'indirizzo che Ettore aveva mandato sul gruppo, dopo aver controllato rimisi il telefono in tasca e mi incamminai, non era la prima volta che andavo in Sardegna, ma a quel tempo ancora non conoscevo ne Anna e ne Ettore, ma all'incirca la zona la conoscevo.
Arrivai davanti alla casa ed ero davvero molto in ansia...cosa avrei detto una volta entrato? Cioè salutarli e basta? Ma salutarli come? Con un abbraccio? O un semplice "ciao"?
Dopo vari minuti mi resi conto di essere rimasto a fissare quel cancello per ormai troppo tempo, così suonai il citofono e abbassai lo sguardo al suolo sempre più nervoso.
Sentii la porta dietro il cancello aprirsi e vidi Anna che appena mi vide apri il cancello
"Non so perché ma dai capelli mi sempre Stre" e rise con quella sua solita risata che mi contagió "Si sei Stre" sorrise riconoscendo la mia risata imbarazzata e mi abbracciò "Lo sai che sei un sacco carino? Con questo nasino sembri davvero un gatto!" commentò lei facendomi sorridere "Beh lo prendo come un complimento" risposi sempre abbastanza imbarazzato "Lo era infatti!" sorrise e poi si soffermò sulle valigie dietro di me "Ti porti più cose di me! È solo una settimana eh! Aspetta chiamo Ettore per aiutarti" stava per andare a chiamare il suo compagno ma io la fermai "Nono non ce ne è bisogno tranquilla" risposi prendendo le valigie e facendomi portare dentro casa da Anna.
Dentro l'abitazione c'erano due ragazzi che non avevo mai visto parlare con Ettore, il quale era seduto sul divano accanto a d'uno dei due ragazzi, era un ragazzo dai capelli neri e lisci con le punte di un blu scuro che si vedeva a pena e con due occhi celesti con dei riflessi verdognoli, seduto a gambe aperte vicino all'altro ragazzo che al suo opposto era seduto in una maniera più composta, aveva dei capelli marroni e occhi color nocciola contornate da lunghe ciglia.
Ettore si accorse della mia presenta e poi si girò verso Anna, la ragazza a quel contatto visivo si schiarí la voce "Ecco a voi Strecatto!" io mi feci rossissimo dall'imbarazzo e iniziai a gesticolare nervosamente mentre dicevo parole indecifrabili
Il ragazzo corvino iniziò a ridere e dalla risata io capí subito chi era
"Alex?" dissi ad un certo punto, il castano iniziò a ridere dicendo "Ti ha riconosciuto solo dalla risata!" disse il ragazzo che si rivelò essere Giorgio
"Sisi topo, più tosto...ma quante valigie ti sei portato? Era solo una settimana"
Io guardai altrove facendo una risatina imbarazzata "E lascialo perdere gattaccio!" commentò Ettore ridendo "Approposito! Dove le posso posare?"
Ettore mi indico un angolo della stanza dove portai le miei cose
"Sai Stre" disse Alex attirando la mia attenzione "La tua voce dal vivo è molto più da bambino" e rise di nuovo "Ha. Ha. Ha. sei così simpatico ladro di skin" risposi io sedendomi su una sedia.
Ad un certo punto si senti il citofono e Anna andò ad aprire facendo entrare Mario e Stefano, loro li riconobbi subito visto che il loro viso era molto conosciuto.
Dopo circa un ora di chiacchierata si senti di nuovo il suono del citofono "Ora lo smonto sto citofono" rispose Ettore andando ad aprire
"We ritardatario!!" urlò Ettore facendo entrare un ragazzo.
Aveva dei capelli ricci castano scuro quasi nero con un ciuffo rosso, due occhi smeraldo e delle labbra carnose quasi quanto le mie.
Era il ragazzo più bello che avessi mai visto...
"Scusatemi! Mi sono svegliato tardi e ho perso il treno!!" rispose il ragazzo rammaricato, e dalla voce capi che era...CICO!? Io a-avevo ammesso c-che Cico era bello!?
"Sempre il solito! Ora ti presento tutti prima che fate caciara." disse Ettore ed inizio a presentare tutti indicando ognuno di noi quando pronunciava il nostro nome
Cico mi guardò a lungo quasi sorpreso?

Cico's POV

Cazzo...non pensavo Stre fosse così bello! Era fottutamente adorabile...
Dopo che Ettore mi presentò tutti io mi sedetti vicino a lui dalla parte opposta a quella di Alex e Giorgio, affianco alla sedia su cui era seduto Stre.
Iniziammo a parlare del più e del meno ed Ettore ci parlò di alcune idee per i video, ma non feci caso alle sue parole troppo impegnato ad ammirare quel viso angelico che ascoltava attentamente il nostro leader.

....

"Cico, Alex, aiutatemi a prendere i materassi in cantina almeno fate anche un po di muscoli, Anna, Stre e Giorgio scendete con noi e prendete dei cuscini mentre Stefano e Mario spostate il tavolo in giardino"
"Hey! Io non sono grasso!" Disse Alex facendo il fino offeso mentre noi altri ridevamo e ci dirigemmo in cantina.

Sοℓο ѕє ϲι ѕєι τυDove le storie prendono vita. Scoprilo ora