Noia

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Avete mai pensato a quanto la vita possa essere breve? Quanto si darebbe via solo per bloccare un instante?
Se avessimo la capacità di fermare il tempo in un momento preciso, penseremmo di farlo in momenti gioiosi perché in essi vi troviamo un sollievo ad una vita che scorre troppo in fretta, che ci porta a consumare le nostre menti, la nostra vitalità e la nostra allegria, conducendoci all'inesorabile baratro della morte.

Ciò che andrete a leggere sarà la storia di colui che riuscì a bloccare il tempo, magari in questo racconto vi troverete una speranza o magari una risposta e (forse) tante altre domande.
Di certo è difficile incominciare un racconto se il nostro protagonista è in un luogo dove il tempo ha cessato di esistere, perciò partirò da prima che il tempo si blocchi.

Felix era un ragazzo qualunque, non ha mai avuto grandi capacità intellettive o un'atleticità da far paura o una creatività da renderlo invidiabile agli occhi degli altri; era mediocre, come tutta la sua vita fino ad allora, lo si poteva notare da i suoi capelli castani costantemente scompigliati, dagli occhi (anch'essi) castani, per niente attrattivi e caratterizzati solo da delle grosse occhiaie. Non era né troppo basso, né troppo alto, ma era particolarmente magro e con una carnagione alquanto pallida.

Un ventenne, trasandato, che lavora in un call center ed ha ancora il sostentamento dei propri genitori, non poteva mai essere la persona più felice del mondo; bastava guardare quei suoi occhi privi di interesse ed il suo modo svogliato di fare qualsiasi cosa.
Si stava lasciando scivolare la vita tra le mani e ne era consapevole, ma gli andava bene così perché non si aspettava di meglio dalla vita. Persino la speranza, che di norma ha lunga vita, è morta prematuramente quando l'ha incontrato. Non c'è che dire, è disperato ed ha bisogno di aiuto, perciò è qua che entro in scena io.
Beh che cosa pensate? La sua vita non cambierà magicamente perché qualcosa di fantastico gli accadrà causalmente in maniera fantasticamente casuale. Non ho agito perché lui fosse speciale o chissà cosa, sono stato spinto dalla noia e dalla pena che provo nel guardare un figlio degli uomini, così giovane, intento buttare la propria vita, ma adesso è meglio ritornare alla storia.

La regola di ChronosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora