Dov'ero rimasto? Ah, si!
Se io non avessi agito, la sua vita sarebbe rimasta vuota, perciò: mentre stava andando a lavoro, il nostro "eroe" (si fa per dire), camminava noiosamente a piedi, quando mi stancai di vederlo con quella faccia da zombie che perennemente si ritrovava per volto e feci quello per cui sono nato, ovvero, gestire il tempo; mentre Felix attraversava la strada bloccai il suo tempo e accelerai quello di un furgone che stava passando di lì facendolo investire.
Ehy! Non pensate male di me! In qualche modo lo dovevo convocare in un luogo a cui gli umani non è concesso entrare con il loro corpo.Mentre l'ambulanza trasportava il corpo nell'ospedale più vicino per curarlo, io mi occupai di curargli l'anima, questa si trovò davanti a delle porte di pietra gigantesche. Non appena la sua anima tocco le porte, quest'ultime si aprirono, concedendo a Felix, di giungere davanti al mio trono.
"Sono..." esordì confuso,
"Morto? Non ancora." risposi.
"Ma allora dove mi trovo?" controbatté,
"Sei nelle sale del tempo, qui il tempo viene gestito." diedi un'ulteriore risposta che smosse in lui altre domande e prima che riaprisse bocca aggiunsi: "Io ho tanti nomi, ma puoi chiamarmi Chronos, sono il tempo stesso e dove tu, figlio degli uomini hai confini, io ho soltanto l'eternità. Hai vissuto tutta la tua vita a sprecare tempo, hai dissacrato e disonorato tutto ciò che ti è stato donato fino ad adesso, perciò ora hai due scelte, morire in questo istante o vivere e rispettare il tempo che ti è stato concesso."
"La ringrazio per l'offerta signor Chronos, ma la mia vita non credo che meriti di essere vissuta, quindi, accetterò la morte."
Irritato dalla sua contestazione dissi: "Hai intenzione di farmi imbestialire? Vuoi un motivo per cui vivere? Bene! Allora prendi questo!".
Credo che il ragazzo si stesse aspettando un pugno in faccia perché, istintivamente, ha chiuso gli occhi; si rese conto, solo qualche secondo dopo, che gli stavo porgendo un oggetto.
"Ma, è un orologio da tasca." insinuò,
"Non è un semplice orologio, questo è l'Orologio; con questo potrai muoverti nel tempo, avanti o indietro, come preferisci, così che potrai vivere tutte le opportunità che hai perduto o perderai nel corso della tua esistenza mortale. Ti darò una settimana di tempo e, appena tornerai, tratteremo nuovamente per vedere se tieni ancora alla tua pelle, l'unica cosa che non dovrai mai fare però, è bloccare un istante, può essere pericoloso.".
Il ragazzo annuí e prese delicatamente l'orologio dalla mia mano, "Ora puoi andare." con un gesto delle mie dita scaraventai la sua anima nel suo corpo, il quale si trovava nel letto di un ospedale.
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La regola di Chronos
Non-FictionQuanto è essenziale il tempo per noi? Avere la capacità di variare il flusso del tempo è più che un semplice dono, ma è un privilegio od una condanna? Un libro pieno di domande e disposto a dare delle risposte. Il protagonista di questo libro avrà l...