Felicità

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"Cosa succede?" Disse la vecchietta con una flebile voce, guardò il nipotino tenere in mano quello strano e complesso orologio e si rese conto che il suo dolore si arrestò non appena il ragazzo utilizzò il contorto meccanismo.
Felix, con ancora le lacrime agli occhi, sorrise nel vedere l'anziana signora ancora in vita e disse: "So che può sembrare assurdo, ma questo orologio mi permette di variare il flusso del tempo." abbracciò la propria nonna ed aggiunse: "Questa volta non concederò al tempo di portarti via da me, non di nuovo.", a quelle parole la vecchia cadde in una breve confusione sgranando gli occhi, ma notando quanto fu vicina dal sfiorare la morte, si rese conto che il giovane non vaneggiava affatto; così gli asciugò le lacrime accarezzandolo dolcemente in volto "Apprezzo il tuo gesto piccolo mio, ma io ho vissuto la mia vita e non ho alcun motivo di allungarla ulteriormente, è giusto che la mia storia finisca così.".
Inutile dire che al sentire quelle parole Felix scoppiò nuovamente in lacrime dicendo: "Sono ormai passati 5 anni dalla tua morte e sei l'ultimo ricordo felice che mi rimane, da quando non ci sei più ho perso un pezzo di me e con quello la speranza di trovare qualcuno che mi faccia rivivere gli splendidi momenti che solo tu mi hai potuto donare.".
L'anziana rimase senza parole per qualche secondo lasciando spazio ad un silenzio surreale, non appena vide il nipote già più calmo disse: "Caro, io ho fatto il mio percorso, ora tocca a te di fare il tuo, non importa dove finirò perché sarò sempre con te e poi non bisogna rivivere un ricordo per essere felici, bensì bisogna continuare a vivere per crearne di nuovi.", il ragazzo la interruppe "E se io non riuscissi a trovare in alcun modo la felicità?";
"Oh, ma piccolo mio!" Esclamò la vecchietta "Tu non devi trovare la felicità, perché tu sei la felicità, questa risiede in te, nei tuoi ricordi più splendenti e non potrà mai abbandonarti, finché tu ne hai memoria, nessuno può rubarti i ricordi che hai già o quelli che ti andrai a costruire nel corso del tempo.",
"E se il tempo non dovesse bastare?" disse il giovane senza tentennamenti e la nonnetta controbbatté subito "È vero che il tempo scorre in fretta, ma proprio per questo non va sprecato, ogni singolo istante ha la sua importanza anche se può risultare sofferente; ricordati sempre caro: gioia e tristezza sono due facce della stessa medaglia, quando ti stancherai di vederne solo un volto ti basterà girare la medaglia stessa.".
La quiete di quella discussione fu interrotta da me medesimo, il quale di certo non stava giocando mentre lo spazio-tempo rischiava il collasso. Tolsi l'orologio dalle mani di Felix, anche se questo (contrariato) ha cercato di porre resistenza, vanamente aggiungerei, pur di non cedere il prezioso oggetto. "Mi dispiace umano, ma non sarà certo per un tuo capriccio che vi sarà un'apocalisse. Hai ancora qualche minuto prima che io faccia tornare tutto a prima che ci incontrassimo" il giovane dispiaciuto, avendo l'ultima lacrima di quella giornata che gli scivolò sul volto, abbracciò la propria nonna, la quale disse: "La felicità è ovunque, devi solo rendertene conto, non dimenticarti della sua esistenza perché è la vera chiave per essere felici.".
"È ora di andare." dissi. Il ragazzo baciò la fronte della vecchietta "Ti voglio bene." furono le uniche parole che riuscì a pronunciare e quest'ultima gli rispose in egual maniera; dopo di che misi una mano sulla spalla del ragazzo, e dato che la sua anima non si era ancora adattata al corpo di quando era giovane, non ebbi problemi a riportarlo nella sale ripristinando il tempo.

La regola di ChronosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora