Ospedale

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Non appena Felix si svegliò, cercò subito di alzarsi, ma non tenne conto del fatto che era stato appena colpito in pieno da un furgone, e dunque, una dolorosa fitta partí dalle costole e gli pervase tutto il corpo.

"Faccia attenzione." disse una rauca voce stanca che proveniva dalla porta della stanza.

Il giovane alzò lo sguardo e vide un vecchio dottore che si avvicinava a lui.

"Sei stato fortunato." aggiunse il vecchio con un filo di voce "Te la sei cavata con solo tre costole rotte ed una frattura alla gamba, credo ci sia qualcuno che lassù che ti deve volere molto bene.",

Felix si limitò a guardare l'anziano dottore con occhi più tristi del solito, non so che cosa gli passasse per la testa in quel momento, può darsi che desiderava realmente morire o era dispiaciuto per la gamba ingessata o aveva persino pensieri peggiori, ma fu curioso, vedere, come silenziosamente una lacrima solcava il suo volto.

Il medico si preoccupò nel vederlo così triste, così tentò di rallegrarlo "Vedrai figliolo, entro una settimana ti rimetterai in fretta e potrai uscire da qua...".

Mentre il vecchietto continuava a parlare, vidi gli occhi di Felix spalancarsi, come se avesse appena visto un fantasma. Si guardò intorno mettendosi ad ispezionare la stanza con lo sguardo e notò che per terra c'era proprio quello che stava cercando.
Luccicante ai piedi del letto, come un diamante esposto ai raggi solari, vi era l'orologio che gli avevo affidato poco prima; fortunatamente il dottore, che era ancora rimasto là a parlare, si accorse che il ragazzo fissava lo scintillante oggetto e, seppur con qualche acciacco, il medico lo colse per egli e glielo mise sul comodino. per poi andarsene verso casa non appena Felix lo ringraziò.

Era giunto il momento della verità ed inoltre non poteva permettersi di sprecare una settimana standosene rinchiuso in ospedale; anche se con un po' di titubanza aprí l'orologio. Vide che questo segnava anche giorno, mese ed anno; si accorse anche, di una seconda lancetta, che segnava tra quante ore si sarebbe rinnovato il patto secondo la prospettiva temporale dell'orologio e del suo possessore. Dopo averlo studiato attentamente, spostò in avanti di 7 giorni l'apposita lancetta ed il mondo intorno a lui divenne per un attimo una macchia sfocata e distorta; mentre iniziò a provare sempre più una sensazione di sollievo dal dolore che le ferite gli avevano provocato. Arrivò così al giorno indicato dall'orologio; il salto temporale provocò in lui giramenti di testa e nausea, ma finalmente c'era riuscito, adesso aveva la consapevolezza di potersi muovere nel tempo.

La regola di ChronosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora