Capitolo IV

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How to be unfaithful
How to be disgraceful

To lose yourself
To lose control
Fall off the fence
Fire and soul

To lose yourself
To lose control
Fall off the fence
Where is your fire and soul?

«Dov'è il tuo fuoco e la tua anima?»

Quella canzone dei Cranberries, in un momento di crisi esistenziale, gli dava tutte le risposte che cercava.

«Il mio fuoco e la mia anima... sono dentro di me. Devo solo... alimentarli» Daniele doveva solo convincersi di più delle sue immense capacità. Che cosa lo spaventava a tal punto da abbattersi in questo modo?

Si alzò dal letto, assonnato. Non era riuscito ad addormentarsi bene durante le prime ore della notte; tuttavia, aveva dormito quel poco necessario per affrontare la giornata al meglio. Avrebbe sicuramente recuperato il sonno perso nelle ore pomeridiane.

Era il giorno del laboratorio pratico; tre ore seguite da un'ora di lezione frontale. All'una avrebbe terminato tutto quanto e sarebbe quindi potuto tornare a casa per pranzo, per farsi una bella pennichella pomeridiana prima di mettersi sui libri.

«Avrei preferito che le lezioni fossero state i giorni dispari; almeno non avrei iniziato gli allenamenti già esausto» mormorò tra sé e sé, mentre era in coda sulla circonvallazione quella mattina piuttosto trafficata.

Giunse al parcheggio Santa Sofia e, come ogni mattina, attese che passasse la metro shuttle per la sua facoltà. Arrivò piuttosto in anticipo rispetto all'orario di inizio, il che fu un bene. Non voleva certo iniziare la giornata in preda alla paura di non trovare posto entro le nove, e di trovare le porte del laboratorio chiuse a lezione già iniziata. Il professore era molto puntuale e non tollerava alcun ritardo.

«Dato che sono arrivato tre quarti d'ora d'anticipo, potrei chiudere gli occhi per mezz'ora e poi rivedere le ultime cose spiegate un quarto d'ora prima dell'inizio.» Ed è quello che fece. Ma quella mezz'ora sarebbe stata utile per mantenere alta la concentrazione durante quelle intense tre ore di applicazione? In ogni caso, si sarebbe preso un bel cappuccino; quantomeno la caffeina lo avrebbe aiutato.

                                                    * * * * * * *

«Buongiorno a tutti, e benvenuti alla lezione odierna di laboratorio pratico. Vi prego di sistemarvi ai vostri posti, in modo tale da fare l'appello in assoluto ordine.»

Dopo che furono nominati tutti i presenti, il professore andò alla lavagna per introdurre la nuova esercitazione.

«Oggi faremo l'analisi di un campione incognito che abbiamo preparato nella stanza delle bilance. Il vostro compito è quello di trovare la maggior percentuale di purezza possibile.»

Parlò per quindici minuti abbondanti. Tutti gli studenti erano chini sui propri quaderni per scrivere quanti più appunti possibili sul nuovo lavoro. Daniele scrisse più che poteva per non saltare alcun passaggio. La sua voglia di avere una giornata soddisfacente aumentava a ogni minuto.

«Bene, ragazzi. Questo è tutto ciò che faremo in questa mattinata. Avete tre ore da adesso; vi auguro buon lavoro e mi raccomando concentrati.»

Le materie pratiche erano pane per i suoi denti, sebbene purtroppo le ore fossero fin troppo poche per godersele appieno. Era proprio per questo che voleva metterci tutto sé stesso. Nella vita, quando si ha poco tempo per ciò che si farebbe volentieri, non ci si accorge mai dei secondi che passano; si pensa subito a finire nel minor tempo possibile, senza nemmeno assaporare ogni istante di ciò che si sta facendo.

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