Au-delà de la barrière

Capitolo 1

Premessa: I Kwami e i miraculous non esistono.
In questa storia tratterò un tema che mi sarà molto a cuore..
Siate clementi,non sono bravissima a scrivere 😂

Detto questo,buona lettura

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"Era un giorno come gli altri e io e mia madre stavamo tornando a casa dopo una cena ad un nuovo ristorante.

Ero felicissima quel giorno,ma quella felicità presto si tramutò in terrore:
Un uomo stava guidando in stato di ebrezza e la sua macchina andava da una parte all'altra della strada,finché,non ci venne incontro facendo un'incidente.

I soccorsi arrivarono e uno di loro mi prese e mi portò fuori dalle macerie dell'auto.
Ero spaventata e impaurita,ma poi,sotto le macerie tirarono fuori il corpo di mia madre senza vita.."

<Mamma!>

Mi svegliai di soprassalto affannata e sudata.

Quell'incubo mi tormentava ogni notte,riportandomi al triste passato

Guardai la sveglia,erano le 6 del mattino.

<Dai Marinette,oggi è il tuo primo giorno di lavoro>

Dissi a me stessa alzandomi e andandomi a preparare.

Oggi inizierò il mio primo giorno di lavoro e ho preparato l'outfit proprio per questo giorno speciale

Una camicietta rosata,sopra di essa ci sarà una giacca nera abbinata al pantalone.

Mentre mi avvicinai alla porta arrivò la mia cagnolina,Tikki.
Un Cooker Spaniel color rossiccio.

Le accarezzai la testa abbassandomi alla sua altezza

<Mi spiace,ma non puoi venire con me oggi.
Però sta sera ti porto a fare una passeggiata,sei d'accordo?>

Tikki mi si avvicinò e mi leccò la guancia facendomi sorridere

"Lo prendo per un sì"

~~~•••~~~

Uscii di casa e presi il primo Taxi che c'era e gli dissi la destinazione.

Di solito non vado mai in auto o in Taxi,ma questa è un'eccezione.
L'agenzia è parecchio lontana da casa mia e di certo non posso farmi la strada a piedi.

Guardai fuori il finestrino,appoggiando la tempia sulla mia mano chiusa a pugno:
La strada era tranquilla
Gli anziani passeggiavano,donne e uomini che andavano al lavoro e i bambini che venivano accompagnati a scuola dalla loro famiglia..

Famiglia:
Una parola così vicina,ma anche così lontana.

<Signorina,siamo arrivati>

Mi svegliai dallo stato di trance in cui ero entrata,pagai il tassista e scesi.

Di fronte a me c'era un grandissimo palazzo grigio e spoglio con solo il nome dell'agenzia scritto sopra.

<Bene..sarà una bellissima giornata>

Dissi con sarcasmo e finta convinzione

Iniziai ad avvicinarmi senza dare conto a quello che avevo intorno e andai a sbattere contro qualcosa o meglio dire,qualcuno

"Magnifico,primo giorno di lavoro prima figuraccia fatta"

<hey! Fa più attenzione>