Capitolo 6

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Ethan, durante il pranzo in una bella caffetteria con piano bar e buffet per l'aperitivo, dopo aver studiato tutta la mattina, mi invitò a cenare quella stessa sera a casa sua, nel quartiere di Brooklyn. La cosa non era poi così negativa, se fosse andata male sarei potuta andare da Cassie, che era una salvezza certa. Perciò accettai. Lui sembrava così felice e a me non sembrava di correre troppo. Era ovvio che voleva qualcosa da me, e qualsiasi cosa lui volesse, io ci sarei stata, perchè mi ero convinta che dovevo vivere il momento. Quella sera andai a casa sua. Abitava in una bella via in un bell'appartamento, con i suoi tre coinquilini, che per una scusa o per un'altra, li aveva allontanati per farci avere più privacy. Era gentile, mi fece accomodare sul suo divano e mi versò del vino in un bicchiere che sembrava costare troppo. Aveva preparato lui la cena, roba troppo sofisticata e tipica colombiana che non avevo mai assaggiato prima di quella sera. Era un ottimo cuoco, dovevo ammetterlo, e mi spiegò che era lui quello addetto a preparare i pasti a tutti, così aveva un mezzo sconto sulla quota mensile per l'affitto. Il proprietario era un tizio che aveva conosciuto al primo anno, con cui aveva incominciato a convivere solo da poco, perchè era l'ultimo anno di università e voleva sperimentare com'era essere autonomi. Si era trovato un lavoro fisso che riusciva a coinciliare con lo studio e le lezioni a cui aveva aderito. La serata andò bene, così fissammo per continuare a sentirci e a vederci per studiare. Era una bellissima serata, Brooklyn era illuminata di tante luci delle insegne dei piccoli negozi hipster di vinili, grill e vestiti vintage. Come sfondo il ponte poco lontano. Ne approfittai per passare la notte a dormire dalla mia amica, che non appena varcai l'uscio di casa mi fece il terzo grado.

« Com'è andata? Bacia bene? È davvero un bel figo, Margot, poi è dell'ultimo anno - »

La interruppi perchè altrimenti non sarei riuscita ad uscirne viva.

« Tutto alla grande; no, niente bacio; e sì, è bello » ridacchiai.

Fortunatamente eravamo stanche entrambe, e ci saremmo dovute svegliare presto per ripassare le ultime cose.
Io e Ethan uscimmo anche un venerdì sera, con Cassie, Nate e Cole, perchè gli stava molto simpatico quest'ultimo, ma anche per conoscergli meglio tutti. E così anche la sera dopo, con la quale avevamo fissato con Gia di rivederci tutti insieme. Le telefonai per chiederle se potevo invitare anche Ethan, e mi disse che non c'erano problemi. Volevo fargli conoscere pure loro, anche se mi disse che probabilmente conosceva di già Brent grazie a una festa che avevano organizzato, prima ancora che io cominciassi l'università. Quel sabato era presente anche Cate, ed era seduta proprio di fronte a me. Quando lo presentai a tutti come "mio amico", Cassie fece la solita rompipalle, ridacchiando e specificando che in realtà era il mio "fidanzatino", e lui sorrise. Brent lo conosceva di già, e parlò molto con lui, quasi per tutta la serata, soprattutto degli anni precedenti e delle feste alle quali avevano partecipato insieme. Gli chiese anche cosa avrebbe fatto appena finiti gli studi, dato che per lui sarebbero stati gli ultimi esami della sua carriera scolastica. Per tutta la conversazione, Cate non disse niente, anzi, sorrideva e annuiva con la testa. Quando a un certo punto andò in bagno, la seguii. Forse volevo solo parlare con lei di quello che era successo a casa sua, oppure perchè volevo solo sapere cosa ne pensasse di Ethan.

« Mi stavo preoccupando, non hai spiccicato parola »

Lei mi guardò, asciugandosi le mani. « Pensavo fosse venuta Gia, le avevo mandato un messaggio prima di entrare dicendole che il bagno sarebbe stata una scusa per dire "S.O.S" e che era l'ora di tornare a casa. E invece sei accorsa tu »

« Perchè te ne vuoi andare? »

« Sono le 23:40, è piuttosto tardi pensando che domani mattina ho una consegna con esposizione »

« Ah, okay... Peccato »

Si avvicinò a me solo per uscire dalla porta. Però la fermai un attimo. Mi guardò con lo sguardo interrogativo, anche se immagino sapesse di già cosa le stavo per dire.

ASH TEARSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora