Ero in una stanza buia, in un angolo, e guardavo un gruppo di persone. Una, la più piccola, era seduta su una sedia in mezzo, una candela levitava sulla sua testa. Un uomo camminava avanti e indietro davanti a lei, e di fronte al muro c'erano altre due o tre persone, ma non le vedevo chiaramente.
Mi mossi più vicino, provando a vedere chi fosse la ragazzina sulla sedia. Nessuno poteva vedermi, e apparentemente nessuno poteva percepirmi dato che calpestai il piede di un uomo e lui neanche sbatté gli occhi.
Attraversai la stanza, in modo da guardare la sua faccia. Quella faccia mi sorprese. Era quel volto che ora odiavo. Quel volto di cui fino a poco tempo fa mi fidavo più di qualunque altro. Il volto di Wren. E sembrava terrorizzata.
L'uomo che camminava di fronte a lei si fermò all'improvviso. "Quindi non l'hai trovata? Hai fallito?"
Deglutì, e annuì, abbassando la testa.
"Non solo, ma avevi quel mantello in tuo possesso, ma non lo hai preso?" L'uomo ringhiò, camminando in avanti fino a che la sua faccia non fosse a pochi centimetri da quella di Wren.
Lei lo fissò, tremante, poi annuì una volta. "Non sapevo che lo volessi!" Mentre lo diceva, iniziò a piangere.
Per quanto la odiassi ora, non potei non provare pietà per lei. Aveva solo undici anni, dopotutto. Non si meritava questo...qualunque cosa fosse questo...
L'uomo sospirò, e si alzò, accigliandosi di fronte alla ragazzina piangente come se fosse un puzzle che stava per completare, ma ancora non ci era arrivato.
"E cosa hai scoperto della ragazza?"
Wren alzò lo sguardo. "C-Chi?"
"Chi può mai essere?" Lui sogghignò.
Lei lo fissò per un momento, poi scosse la testa ostinatamente. "Niente."
"Niente? Non credo proprio. Sei stata con lei tutto l'anno," disse in tono paternale.
"Non eravamo amiche."
"Eravate nella stessa Casa, nello stesso anno," disse l'uomo, nello stesso tono di voce.
"Non eravamo amiche! Tutto ciò che so è che lei non sa chi è!"
Spalancai la bocca. Stava parlando di me? Non poteva essere Rose, o Lacy, o Iris. Perché stava mentendo? Sapeva tutto ciò che c'era da sapere su di me. Cosa ci guadagnava a mentire?
L'uomo socchiuse gli occhi e si avvicinò a grandi passi verso di lei. Le afferrò i capelli e le tirò la testa all'indietro. Wren urlò, poi si morse il labbro.
"Dimmi quello che sai," l'uomo sussurrò minaccioso.
"Non so niente..." Wren disse piano, guardando il soffitto.
All'improvviso, la scena collassò in una nebbia nera, avvisandomi del fatto che stessi sognando. La nebbia mi attirò a sé come se fossi in una specie di vuoto. Vorticò attorno, sempre più veloce, sempre più veloce...
Mi svegliai all'improvviso. Ero un sogno. Ero al sicuro, nel mio letto, nella Torre di Grifondoro. Era un sogno. Era solo ciò che il mio cervello voleva pensare...che Wren si potesse redimere...
Rose si sedette assonnata. "Tutto bene?" Sussurrò, togliendosi i capelli dalla faccia.
"Sogno. Sto bene," Sussurrai, stendendomi di nuovo. Dopo un minuto, sentii il tonfo di Rose che affondava di nuovo nei cuscini. Prima che me ne accorgessi, dormivo di nuovo.
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Star of Gryffindor - Libro 1 - TRADUZIONE ITALIANA
FanfictionAstra Lewis non è normale. In effetti, qualcuno potrebbe spingersi a dire che è un mostro. Strane cose accadono attorno a lei, cose che nessuno può spiegare. Ma forse lei non è un mostro, forse è solo diversa. Quando una donna dai capelli rosso fuo...